Giusto il termine "femminicidio"? Si moltiplicano i flame in internet fra chi lo usa da sempre e i sostenitori del "no"

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, [2], 3
S@yaka
00giovedì 1 marzo 2018 14:05
Bruttissimo episodio su cui è intervenuto addirittura il Ministro Minniti.
La donna aveva fatto due esposti perchè con la denuncia probabilmente avrebbe fatto perdere il lavoro al suo ex compagno.
Lui per ringraziarla ha provato a ucciderla e ha massacrato le due bambine.
Sul profilo Facebook dell'assassino (che aveva stipendio assicurato e vitto e alloggio in caserma) si possono vedere frasi deliranti e foto di alcolici, ma per i carabinieri era idoneo.
Penso che questa vicenda passerà alla storia come esempio per dimostrare che l'evitare l'incontro chiarificatore non basta: lei aveva evitato addirittura di vederlo al bar e aveva cambiato la serratura.
Iuzzolino
00martedì 6 marzo 2018 21:59
Di sti casi ce ne sono fin troppi e tutti fotocopia.
BCarlo
00mercoledì 7 marzo 2018 01:13
Con Luigi Capasso i media hanno avuto il loro mostro sbattere in copertina.
E tutto sembra così semplice, così terribilmente normale: la solita storia dell'uomo violento, geloso ed altro ancora che mette in atto la solita scena di efferata violenza.
Non lo conoscevo e magari è tutto vero quello che hanno scritto.
Però sono vicende che purtroppo conosco e di cui mi sono occupato.
Mi rendo conto che certe tematiche siano poco conosciute, ma per chi conosce certe dinamiche, non c'è nulla di strano. La vicenda è la solita. La narrazione sempre la stessa. La solita "rassicurante" vicenda dell'uomo violento. I tribuni vogliono vedere scorrere il sangue nell'arena. Solo che a differenza di 2000 anni fa, dopo il sangue oggi ci si indigna di fronte a certi gesti efferati. Si perché il tutto ovviamente deve essere il parto, il frutto di un essere violento, di un pazzo, di un folle.
Il crimine è stato servito. Lo spettacolo è andato in scena.
Peccato solamente che le figlie, le uniche cui nessuno presumo possa imputare alcuna colpa, abbiano pagato un prezzo troppo alto.

E' tutto così "rassicurante" avere "il mostro" da sbattere in copertina. Mette tutti al riparo dall'assumersi le proprie responsabilità, ci rende tutti assolti da eventuali colpe.

Non ho nessun elemento di assoluta certezza, ma in questa vicenda ci vedo molti aspetti che conosco, di cui ho esperienza, di cui purtroppo ho visto e vedo tantissime persone caderci dentro. Se ne parla anche nei convegni specializzati ma purtroppo sembra che la gente voglia solamente vedere una sola faccia della moneta. L'altra è troppo scomoda da raccontare ed i tempi non sono maturi per affrontare seriamente la situazione. Meglio credere alla versione del mostro per natura. IPOCRISIA assoluta. FALSITA' giocata sulla pelle dei nostri figli. E tra un po' pure dei vostri se mai vi capiterete per vostra sfortuna ad incrociare certe persone ...

Capasso non vedeva le figlie da settembre.
Non ha potuto vederle nemmeno a Natale.
Viveva in caserma, non poteva più vedere le sue figlie. Non mi pare vi fossero ordinanze restrittive in tal senso.
Ho sentito una intervista dell'avvocato della moglie e mi sono venuti i brividi ascoltandola. Se non ho capito male, sembra che abbia incontrato le figlie. Ha poi parlato, se non ricordo male, di un malore della signora che si è recata al pronto soccorso in forte stato di agitazione e che ha avuto una prognosi di un giorno proprio per indicare il malore accusato. Sfido chiunque di voi domani ad andare al pronto soccorso e dichiarare un dolore da qualche parte del corpo e 3 giorni come minimo non si negano a nessuno.
Signori, non è che per rendersi conto di certe situazioni si debba per forza esserci passati dentro altrimenti ben pochi si potrebbero occupare di curare gli infarti, ma conoscere la materia aiuta a comprenderli.
Esiste purtroppo una realtà che porta all'esasperazione e dove molti perdono la testa ed agiscono di conseguenza. L'esasperazione è una tattica che viene usata molte volte. Se poi sfugge di mano non c'è poi però da rimanerne stupiti.
Non sto dicendo che sono tutti così i casi, ce ne saranno anche pochi ma per pochi che siano, sono pure troppi. Ma se io da solo ne conosco diversi, allora il dubbio che ve ne siano tanti altri non è poi così infondato.

Tutto questo vuole forse dire che non esistono persone violente? Uomini violenti? Donne Violente?
Certo che esistono anche uomini violenti ma non solo uomini violenti. Ma avete una vaga idea del numero di false denunce che vengono fatte ? Una valanga!
E quale effetto sortisce il fatto che oltre il 90% delle denunce sia falso ? La conosciamo tutti la favola del pastorello che gridava al lupo al lupo. Dopo la 3° volta nessuno gli credeva più. Ed è lo stesso che purtroppo accade da anni. La falsa denuncia, strumentale ai fini processuali, non la si nega a nessuno e chi la fa non rischia nulla nelle aule dei tribunali.

Per lungo che sia quello che ho scritto, sappiate comunque è solo una infinitesima parte di quello che cova sotto certe vicende.

Anziché stupirci di certe vicende, ci dovremmo stupire che nel 2018 si possano mettere in atto certe situazioni dove portare all'esasperazione una persona è considerato "quasi" la norma.

E se credete che sia impossibile giungere a tali livelli, vi invito tutti ad approfondire tali tematiche andandovi a leggere l'esperimento di Zimbardo del cosiddetto effetto lucifero e di sentire l'esperienza di Erin Pizzey sui centri antiviolenza femminili.
Ma andate veramente a leggerveli se volete comprendere queste dinamiche.

Se davvero si vuole disinnescare la violenza domestica, quella cosiddetta "di genere", del "femminicidio", è necessario smantellare tutte quelle pratiche che ad oggi sono costantemente messe in atto in molti ambiti della nostra società.
Iniziamo a sgomberare il tavolo da simili questioni, facciamo in modo che certe pratiche non si possano più mettere in atto e vedrete come sarà tutto molto più facile andare ad agire sulle situazioni realmente violente. Oggi invece molti fanno un gioco al massacro: creiamo la situazione violenta per ottenere poi una situazione di vantaggio processuale. E si sa che quando ci sono in mezzo dei minori, sono tutti estremamente attenti ...

... e gli squali ci sguazzano ... se poi qualcuno ci lascia la pelle, beh, la colpa è del mostro !

Davide
00mercoledì 7 marzo 2018 02:46
È una disamina interessante, però non sono d'accordo su due punti.

BCarlo, 07/03/2018 01.13:

Esiste purtroppo una realtà che porta all'esasperazione e dove molti perdono la testa ed agiscono di conseguenza. L'esasperazione è una tattica che viene usata molte volte. Se poi sfugge di mano non c'è poi però da rimanerne stupiti.
Non sto dicendo che sono tutti così i casi, ce ne saranno anche pochi ma per pochi che siano, sono pure troppi. Ma se io da solo ne conosco diversi, allora il dubbio che ve ne siano tanti altri non è poi così infondato.


Col secondo capoverso ti sei "salvato", perché il primo mi aveva seriamente fatto preoccupare.
Il concetto di "agire di conseguenza" implica una risposta pari all'offesa e l'omicidio non può essere paragonato a nessun torto subito.

BCarlo, 07/03/2018 01.13:

Oggi invece molti fanno un gioco al massacro: creiamo la situazione violenta per ottenere poi una situazione di vantaggio processuale.


Sulla base di ciò che sostieni si potrebbe desumere che alcune donne creerebbero tensione nella coppia e all'interno della famiglia per ottenere vantaggi per esempio durante una separazione.
Diciamo che la questione va scissa in due parti... la prima, spiegata in modo papale senza tanti tecnicismi: recenti sentenze di Cassazione hanno decretato (diciamo così) che durante la separazione e il divorzio la donna non deve necessariamente ottenere soldi solo perché era sposata o perché ci sono in ballo dei figli; in pratica deve dimostrare di saper provvedere a se stessa.
In secondo luogo io non penso che tutte queste donne vogliamo portare all'esasperazione certe situazioni, anche perché in alcuni contesti sarebbe come firmare la propria condanna a morte e quindi avere una volontà suicida: seguo casi di cronaca nera per lavoro e ricerca da quando ero adolescente e ti assicuro che la maggior parte delle volte inizia tutto dalla gelosia, dalla volontà di possesso e dalla violenza dell'uomo.
Le donne quando colpiscono in tal senso agiscono più da burattinaie e istigatrici, per cui è raro vedere una signora che impianta un coltello nella giugulare del partner, ecco quindi spiegato in soldoni il fenomeno del femmincidio: a nessuno interessa se un uomo si fa fregare, contrariamente un omicidio di una donna farà sempre scalpore.

Riguardo Luigi Capasso, come giustamente dici non possiamo sapere nulla di particolare, però ti assicuro che la vicenda è stata trattata in modo molto deontologico da parte di "Chi l'ha visto?", non si può dire lo stesso di "Quarto Grado" che ha fatto vedere i video delle figlie.
Direi che il signore in questione non è molto difendibile visto che ha picchiato la moglie di fronte a testimoni e le metteva pure le corna (con tanto di 5.000 € lasciati all'amante dopo la strage, della serie "10.000 € per la sepoltura di tutti, 5.000 alla mia bella", andiamo bene!).

Iuzzolino, 06/03/2018 21.59:

Di sti casi ce ne sono fin troppi e tutti fotocopia.


La casistica è impressionante e a volte anche interessante:

www.dirittoecronaca.it/la-strage-di-cornigliano-2016-non-vi-voglio-lasciare-senza-padre-e-senza-marito-per-questo-vi-porto...

Come puoi vedere... tutore dell'ordine come Capasso e due bambine di quasi la stessa età di cui una addirittura si chiamava Martina.
S@yaka
00mercoledì 7 marzo 2018 10:28
Ci sono casi di alienazione parentale ma secondo me il femminicidio è un'altra cosa.
Che colpa hanno per esempio Denise Morello, Vanessa Scialfa, Federica Mangiapelo, Carmela Rea, Claudia Ornesi, Veronica Abbate e le altre?
Ogni due giorni una donna muore ammazzata dal compagno o dall'ex, è un dato di fatto.
BCarlo
00mercoledì 7 marzo 2018 13:52
Nei convegni sul tema, quasi tutti gli avvocati parlano della deprecabile pratica messa in atto da certi colleghi delle cosiddette false denunce, del voler esasperare gli animi etc. etc. Non c'è convegno dove non si ribadisca tale concetto. BENISSIMO. Anzi, vorrei aggiungere: E CI MANCHEREBBE ALTRO !!!

Ora però, dato che il fenomeno è noto a tutti gli addetti ai lavori, magistrati compresi, come mail l'ordine degli avvocati non ha mai fatto nessun esposto in tal senso ?

Per quanto riguarda la giurisprudenza e la sentenza di Cassazione che hai menzionato, presumo si tratti della storica 11504/2017, purtroppo nelle aule dei tribunali di 1° grado si pratica un altra regola. La sentenza di cui parli, riguarda solamente il divorzio mentre nella prima fase, ovvero quella della separazione, essa non trova applicazione. E la musica che si suona in certe aule te la lascio immaginare.

In ultimo, ci tengo a dire che non è affatto mia intenzione avvalorare la tesi che non esiste violenza da parte di uomini. Ce ne è eccome, mica sono un pazzo. Dico solamente che attenzione a come vengono raccontate le vicende, perché ci sono purtroppo ambiti MOLTO VIOLENTI, violentissimi, che purtroppo non vengono narrati per una miriade di ragioni.

Sto solo descrivendo una parte della realtà che purtroppo nessuno ha il coraggio di raccontare perché certe cose non si possono dire. Le dico qui unicamente perché penso che le persone che occupano di diritto, debbano conoscere anche verità che non vengono raccontate.
Non ho nessun interesse personale a riguardo.

Questa è comunque solo la punta dell'iceberg, perché queste vicende, unite alle pratiche messe in atto negli ambiti diritto di famiglia sono una vera piaga sociale di cui purtroppo nessuno parla.

Un esempio: il bilancio del mio comune è per il 10% impiegato sui spese che il tribunale impone per l'affidamento dei minori a strutture protette. Il 10% è una cifra enorme: pari ad una vera e propria emergenza nazionale. Ma non posso di certo parlare di certe questioni all'opinione pubblica con l'ari che tira ...
S@yaka
00giovedì 8 marzo 2018 11:07
Dico la mia evitando la retorica della festa della donna.
Secondo me bisogna valutare caso per caso e cercare di capire dove serpeggia veramente il male.
Nel caso di Capasso abbiamo un uomo che cornifica la moglie, che la picchia brutalmente davanti a testimoni così tanto da gonfiarla e strapparle i capelli e che la sera della strage si trova la figlia 14enne davanti che lo implora di smettere il massacro.
Dopo averle inveito contro le spara senza troppi complimenti.
Non difendiamo Capasso per cortesia, grazie.
BCarlo
00giovedì 8 marzo 2018 15:48
Signori & Signore,
vediamo di intenderci. Capisco che è uso comune voler fare di tutta l'erba un fascio e che questa è la tendenza generale. Tuttavia c'è anche chi come il sottoscritto decide di non seguire la via maestra dell'opinione pubblica e va dove lo porta il ragionamento ed i fatti di cui si ha evidenza. Qui nessuno vuole difendere Capasso o chicchessia.
Tuttavia faccio notare che il fatto del tradimento è irrilevante ai fini del gesto compiuto a meno che si intenda addentrarsi in considerazioni etiche.

Per tutto il resto della vicenda, non vedo la televisione ma sento la radio e leggo il giornali.

Questa affermazione: "Nel caso di Capasso abbiamo un uomo che cornifica la moglie, che la picchia brutalmente davanti a testimoni così tanto da gonfiarla e strapparle i capelli e che la sera della strage si trova la figlia 14enne davanti che lo implora di smettere il massacro." è una affermazione che da per scontato che quanto viene raccontato della vicenda, sia una verità data per acquisita.

Io non difendo Capasso, primo perché non conosco i fatti, secondo perché uno che spara alla moglie ed alle figlie non vedo come possa essere difeso. Non penso che qualcuno possa o voglia giustificare il gesto. Penso che invece si possa cercare di capire e comprendere come una persona possa arrivare a compiere simili gesti.

Poi ci sono persone alle quali interessa unicamente condannare il gesto e schierarsi dalla parte predominante dell'opinione comune e c'è chi invece come il sottoscritto cercare di capire se vi è una chiave di lettura del gesto, una sorta di gestazione, di genesi del delitto. Forse sto sbagliando il luogo dove scrivere le mie considerazioni. Penso sia un forum di studiosi del diritto a cui interessa capire e comprendere ambiti poco comuni o approcci nuovi.

Anni or sono ho ascoltato una conferenza alla facoltà di psicologia dove parlava un docente di psicologia forense in ambito di abusi sui minori. Mi si è aperto un mondo, un nuovo modo di affrontare le questioni, di verificare, di valutare di come recepire le informazioni. Qui scusate ma diamo per scontato tutto quello che viene raccontato dai media come se fosse una verità incontrovertibile mentre abbiamo solo delle dichiarazioni di parte.
Voglio difendere Capasso ? Ma quando mai!

Francamente mi da fastidio che mi si identifichi come uno che vuole difendere Capasso perché non è ciò che intendo. Il fatto che secondo il mio parere la situazione non sia quella che i media ci rappresentano non significa che io lo voglia difendere. Secondo me fanno molto più danno tutti quelli che tentano di dare la rappresentazione dei fatti così come ci sono stati propinati, senza valutare una marea di aspetti, di considerazioni, di situazioni che si danno per acquisite e pacifiche ma che non lo sono affatto. Nessuno si fa le domande giuste "cosa ha portato un uomo a sparare alla propria moglie, ad uccidere le proprie figlie per poi togliersi la vita?".
Pare che ai più non interessi. A me invece si. Magari domani eviteremo il ripetersi di certe tragedie perché dall'aria che tira, spero di sbagliarmi, ma penso che aumenteranno simili episodi.
S@yaka
00giovedì 8 marzo 2018 17:54
Il tradimento c'entra perchè è da inquadrare in una situazione di violenza e soprusi.
Tu studi giurisprudenza? A che anno sei?
Davide
00giovedì 8 marzo 2018 18:34
BCarlo, 07/03/2018 13.52:

Sto solo descrivendo una parte della realtà che purtroppo nessuno ha il coraggio di raccontare perché certe cose non si possono dire. Le dico qui unicamente perché penso che le persone che occupano di diritto, debbano conoscere anche verità che non vengono raccontate.


E infatti ti ho letto con attenzione, comunque vorrei precisare che il 25 novembre è la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne ed è stata istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Giusto cercare di fare "l'altra campana", ma, come ti ho già detto prima, il fenomeno della violenza nei confronti delle donne è talmente palese che avrà sempre la priorità.
Concludo: io come uomo non mi preoccupo... il femminismo è una tigre di carta, le donne sono troppo competitive fra loro per formare un movimento omogeneo, eradicare il maschilismo e forse fare più danni di quanti ne ha fatti il maschilismo stesso.
Questo è un mondo molto iniquo sia per l'uomo che per la donna e bisognerebbe essere più empatici al di là del sesso.
Fatascalza
00lunedì 12 marzo 2018 20:39
Premesso che non ho letto tutti i romanzi scritti da carlo.tengoa puntualizzare che Il femminicidio esiste è un dato di fatto ogni due giorni abbiamo una donna morta per mano dell'uomo che non ha più voluto. Non abbiamo questi dati su uomini uccisi da donne.
Molti uomini non vogliono sentirsi dire di no nonostante abbiano altre donne (vedi capasso)
Molte donne non riescono a denunciare per paura perché se l'uomo lo scopre ne prendono il doppio. Quindi oltre a violenza fisica anche quella psicologica. Non sono protette da nessuno.
Tutto questo è un enorme problema della nostra società.
A mio modesto parere bisognerebbe cominciare ad iniziare ai bambini i valori il rispetto ...
BCarlo
00martedì 13 marzo 2018 17:51
Re:
S@yaka, 08/03/2018 17.54:

Il tradimento c'entra perchè è da inquadrare in una situazione di violenza e soprusi.


Si ha per certo l'epilogo della vicenda. Il resto viene riferito dagli organi di stampa il cui fine, specie in Italia, non mi pare sia quello di fare informazione. I processi si fanno nelle aule dei tribunali e non in TV.

S@yaka, 08/03/2018 17.54:

Tu studi giurisprudenza? A che anno sei?


Studio scienze giuridiche e mi manca 1 esame per finire il 1° anno.

Il "femminicidio" è solo la punta dell'iceberg. Sotto c'è un fenomeno di una violenza inenarrabile. Purtroppo, siccome la dialettica che la società attualmente esprime è quasi esclusivamente dualistica, se uno dice che è contrario al nero, viene bollato come favorevole al bianco. Senza considerare che magari, oltre al bianco ed il nero, vi è una infinita gamma di colori. Io poi sono contrario sia al bianco che al nero! Studio diritto non per necessità ma per passione, per interesse personale. Dove mi porterà questo non lo so, il bello del viaggio non è la meta ma la strada che uno percorre e per il momento mi sto proprio godendo il viaggio perché riesco a comprendere il paesaggio che ho difronte.
S@yaka
00martedì 13 marzo 2018 23:49
Sono d'accordo sul pensiero dualistico, meno sul concetto di fondo per cui se esiste una violenza nei confronti delle donne sicuramente questa nasce da un contesto diverso.
La violenza fine a se stessa che parte solo dall'uomo purtroppo esiste e non lo dico per fare la vittima, ma perchè mi dispiace per tutte le donne che soffrono.
Per avere una prova di quello che dico cerca su Google "maltrattamenti in famiglia" che è un reato ex art. 572 c.p. che studierai fra qualche anno e poi clicca su notizie, vedrai che dietro c'è sempre un uomo.
Ti risparmio la ricerca e ti copiaincllo qui i titoli.

Maltrattamenti in famiglia. Un uomo picchia la moglie e viene fermato

Maltrattamenti in famiglia: uomo denunciato in Valsugana

Maltrattamenti in famiglia. Arrestato 33enne

Maltrattamenti in famiglia, arrestato stalker 50enne

Calci e pugni alla compagna davanti al figlio piccolo

Polizia salva donna e figli dai maltrattamenti

Puoi fare la stessa ricerca anche fra un anno, il risultato non cambierà.
Scusa se sono molto diretta, ma ho capito che hai letto molti libri e sei stato a tanti convegni, però rimani una matricola, io sono tirocinante avvocato abilitato al patrocinio e ho curato personalmente cause di separazione e di violenza domestica e ti dico

1) non c'è un complotto massonico contro il genere maschile ordito da chissà quali poteri: dobbiamo metterci in testa come giustamente hai scritto che ci sono uomini violenti che non diventano violenti perchè la loro moglie è zoccola. Sono violenti e basta;

2) Il tradimento ha gravi conseguenze in sede civile ed è inserito nel libero convincimento del giudice in campo penale. Molto spesso è all'interno di un contesto di violenza ed è un punto che viene valutato per arrivare alla sentenza.

Ho visto moltissime donne andare davanti al giudice e negare quello che avevano denunciato per paura di altre botte, in un caso che ho curato personalmente una donna ha ritrattato senza che ne sapessi niente fra lo sgomento generale col marito che le faceva vedere le chiavi della macchina come per dire "fai in fretta".
Il mio dominus è anche stato seguito a casa e minacciato da un marito violento.
Detto questo tu dici che c'è un'infinita gamma di colori, se ancora non sei d'accordo che ognuno si tenga le sue ragioni e amici come prima.
Davide
00giovedì 3 maggio 2018 21:40
BCarlo
00venerdì 4 maggio 2018 12:34
L'unico elemento nuovo, è che si continua ad insistere sul termine "femminicidio" che pare tanto caro ai media ed all'opinione pubblica.

E' certo che la violenza domestica esista, ed ogni società l'ha espressa con la sensibilità del contesto sociale in cui vive.

Oggi se ne parla come di violenza di genere, come violenza di uomini sulle donne.

Se questa è la chiave di lettura che si da al fenomeno, beh che dire se non AUGURI ! Vorrà dire che aumenterà anziché diminuire è molto semplice.

Io ho messo diversi spunti di riflessione nei post precedenti che sono stati saltati a piè pari.

Per quanto riguarda la magistratura, ritengo possa essere spunto di riflessione per chi è interessato alla materia, che sulle violenze domestiche o maltrattamenti in famiglia etc etc oltre il 90% delle denunce fatte risultano essere false ovvero pretestuose ovvero archiviate. Non lo dico io, ma un magistrato, anzi una donna magistrato (fonte quindi non di parte interessata a sminuire il fenomeno), la dr.ssa Carmen Pugliese e lo disse circa una decina di anni fa dove parlò di tale fenomeno (false denunce). Onestà vuole poi che si dica che la quasi totalità di tali denunce avviene in fase di separazione e quindi se una persona è dotata di buon senso si deve chiedere come mai la quasi totalità di tali denunce risulti infondata ed avanzata da persone in corso di altri procedimenti giudiziari. Il contesto quindi, come si vede, è rilevante e non è affatto secondario.

Qualche lacrima nel vino non lo rovina. Ma quando invece il vino scompare e si ha solo l'acqua, beh dire che si è esagerato, è dire poco.
Perché la magistratura e le forze dell'ordine non intervengono quando c'è una denuncia del genere ? Ma scusate se oltre il 90% delle denunce sono false non vi pare che sia già chiaro come stanno le cose ?

Purtroppo, fare una denuncia falsa, in questi ambiti non ha nessuna conseguenza negativa per il delatore ... ma ha effetto negativo per chi invece queste non sortiscono alcun effetto in caso questa sia VERA !

Per quanto riguarda Sayaka, scusami ma le tue considerazioni sul mio percorso di studi e sulla tua esperienza di tirocinante sono davvero disarmanti.
Trai conseguenze sul tuo interlocutore, ovvero me, basandoti su tue supposizioni. Sono al secondo anno, quindi ne so poco perché ho studiato poco. Questo quello che scrivi nel tuo post. Queste sono conoscenze che non si apprendono sui libri ma dalla vita, dalla passione, dal reale interesse su certi temi. Lo studio semplice del diritto come si può fare da studenti universitari seguendo il percorso che tutti gli studenti fanno non può di certo fornire una vera conoscenza di tale fenomeno. Quello è ben altra cosa. E non lo si può di certo acquisire in qualche anno come avvocato tirocinante.
Questa scusami ma è mera presunzione di chi pensa di essere arrivato quando invece è appena partito.

La conoscenza è un'altra cosa a cui non può mancare l'esperienza.

Spero che in aula tu ci vada un pelino più preparata...

Ti auguro un futuro da brillante avvocato e mi auguro tu possa essere un ottimo avvocato per difendere i tuoi clienti, senza fare alcuna discriminazione di genere o di altro tipo.

Lo so che tutta, l'opinione pubblica è ora convinta al 99,9% sul tema del "femminicidio" ma anche il fascismo in Germania, il fascismo in Italia ed il comunismo in Russia divennero l'ideologia dominante negli anni '20 del secolo scorso.

Bisogna portare avanti quello in cui si crede a prescindere dal consenso o del sentir comune e pensare con la propria testa e non accettare supinamente l'opinione prevalente. Analizzare, essere critici e vedere se ci sono altri punti di vista o prospettive cui nessuno (o pochi) ha fatto presente...

Violenza di genere: si dovrà riscrivere l'art. 3 della Costituzione giusto per iniziare.
S@yaka
00venerdì 4 maggio 2018 12:55
Carlo, l'unica cosa disarmante in tutto il topic è il tuo velato rancore nei confronti del genere femminile che cerchi invano di nascondere con ragionamenti lunghi e tediosi.
Mi pare di capire che tu abbia delle questioni legali pendenti con una donna o comunque una situazione difficile non ancora sfociata in un iter legale e voglio darti un consiglio: non presentarti mai davanti a un giudice con lo stesso atteggiamento che hai mantenuto nella discussione perchè verrai inquadrato alla velocità della luce e in un secondo momento stangato.
Cerca di moderarti e di non palesare così tanto il tuo rancore perchè si nota.
E tanto anche.
BCarlo
00venerdì 4 maggio 2018 13:43
Re:
S@yaka, 04/05/2018 12.55:

Carlo, l'unica cosa disarmante in tutto il topic è il tuo velato rancore nei confronti del genere femminile che cerchi invano di nascondere con ragionamenti lunghi e tediosi.
Mi pare di capire che tu abbia delle questioni legali pendenti con una donna o comunque una situazione difficile non ancora sfociata in un iter legale e voglio darti un consiglio: non presentarti mai davanti a un giudice con lo stesso atteggiamento che hai mantenuto nella discussione perchè verrai inquadrato alla velocità della luce e in un secondo momento stangato.
Cerca di moderarti e di non palesare così tanto il tuo rancore perchè si nota.
E tanto anche.



Complimenti, Sayaka, visto che non riesci ad argomentare sul tema dell'abuso di denunce, provi a giocarti la carta del rancore, dei carichi pendenti o di qualcos'altro ancora la tua fantasia ti suggerisce.

E' proprio questo il metodo che vedo e sento praticato nelle aule dei tribunali. Un tono violento volto a provocare ed a prevaricare.

E poi si parla di violenza di genere, di quella maschile ovviamente.
La violenza verbale non esiste, ovviamente...

I giudizi che dai, i toni che usi, sono sorprendenti. Sono senza parole ... da scrivere ovviamente.

Dare consigli quando poi nessuno te li ha chiesti fa capire di che pasta sei fatta: non sai nulla di me eppure pensi di sapere tutto o di capire tutto. Presunzione.

Un bacio avvocato tirocinante, o un caro abbraccio, senza rancore ovviamente



S@yaka
00venerdì 4 maggio 2018 15:07
Innanzitutto è bene specificare che Carmen Pugliese è un sostituto Procuratore di Bergamo dal 1989, è chiaro che ne avrà le scatole piene delle querele e delle denunce temerarie. Mi metto nei suoi panni e credo che direi la stessa cosa.
Però non sono d'accordo sul far entrare questo discorso nel femminicidio, ecco perchè non ho risposto: è un ragionamento talmente off topic e usato per sviare l'attenzione dal problema principale (la violenza di alcuni uomini) che non mi trovo assolutamente d'accordo.
Ti ricordo anche che ci sono state delle polemiche da parte di associazioni che si occupano di violenza nei confronti delle donne che hanno fatto notare come molte di loro non denuncino nemmeno ma chiedano ascolto e accoglienza.
Per me non sono un unico problema ma due problemi distinti: vogliamo parlare delle denunce delle donne? Apriamo un altro topic con dati alla mano e dimostriamolo. Per me avrebbe perfettamente senso visto che anche nella pratica vedo querele e denunce temerarie quotidiane.
Vogliamo parlare del femminicidio? Questa è la discussione giusta e ce n'è abbastanza per dimostrare che il fenomeno esiste. Più che altro mi preoccupa questo discutere sulla sua esistenza e non su come prevenirlo.
Comunque sottoscrivo il mio consiglio di prima: il fare il finto scandalizzato è un comportamento che non sarà mai visto bene da nessun giudice e da qualsiasi altra persona. Se ti perdi in discorsi prolissi (citando orgogliosamente sostituti Procuratori che magari vogliono dire tutt'altro) e poi appena l'interlocutore dice qualcosa fai la vittima lanci un messaggio a chi hai davanti, in pratica fai capire che vuoi prevalere a tutti i costi.
Provo a riassumere il ragionamento: non puoi censurare una persona col finto sdegno, è ridicolo. Impara piuttosto a confrontarti più tranquillamente.
Con me va bene perchè come giustamente dici non sono nessuno, ma se un giorno dovessi stare davanti a un giudice visto che continui a dire che "hai esperienze" fa più attenzione.
BCarlo
00venerdì 4 maggio 2018 19:20
Le parole hanno molta importanza tanto è che la violenza viene prima veicolata attraverso le parole violente. Femminicidio è una parola violenta. La violenza genera violenza tanto è vero che ora si parla di violenza di genere. Tu hai capito cosa significa violenza di genere? Ti ricordi l'ex presidente del senato Grasso che ha detto che tutti gli uomini dovrebbero chiedere scusa alle donne ? Beh io non penso che tutti i napoletani, i romani, i milanesi, i torinesi dovrebbero chiedere scusa agli svizzeri per aver fatto dei furti a casa loro. Dovrebbero chiedere scusa i ladri !

Le leggi o i pdl che circolano in materia vorrebbero che alla mera querela scattino le misure preventive da parte del presunto colpevole con buona pace del contraddittorio, del giusto processo e della presunzione di non colpevolezza: buttati via tutti insieme senza battere ciglio.

Per quanto riguarda invece le false denunce la mancanza di intervento da parte delle forze dell'ordine, mi pare chiarissimo il nesso causale che poi porta all'omicidio.

Il patologico uso strumentale della querela di cui agli art. 572, 581, 582, 590, 610 c.p. etc etc etc porta purtroppo a quello che è sotto gli occhi di tutti ovvero il mancato intervento quando le circostanze invece richiederebbero il pronto intervento delle forze dell'ordine.

Non penso nemmeno che tutti gli uomini siano dei violenti. Penso che la violenza ognuno la usi come meglio gli riesca: chi ha solo la forza bruta usa quella, chi invece ha l'uso della dialettica usa quella e chi invece ha scarsa personalità ed un pessimo avvocato allora fa una marea di denunce tanto non succede nulla. O così pensa. Vallo a dire ai parenti di tutte le persone che poi sono state ammazzate dai partner violenti che avevano denunciato.

Che poi tu non ci abbia visto nessun nesso, non ti autorizza a buttarla sul piano personale primo perché non mi conosci e poi non ti ho dato di certo una simile confidenza di parlare di certi argomenti così delicati.

Quello che tu hai scambiato come velato rancore è invece una profonda tristezza per quello che ho visto, che vedo e che continuo a vedere sia in un senso che in un altro.

Se un giorno tu dovessi subire uno stupro e poi magari qualche "esperto" principe del foro dovesse dirti in qualche forum che si vede un tuo velato rancore nei confronti degli uomini come ti sentiresti?

Cosa e se qualcosa è capitato a me, non è proprio affare che ti debba riguardare. Ti invito invece a riflettere su quello che ho scritto al capoverso precedente e mi auguro ti possa venire qualche dubbio.

Non ho scritto che non sei nessuno, ho scritto che non hai esperienza e che anzi credi di averne perché fai l'avv tirocinante il che scusami ma è proprio tutto dire. Credere di conoscere una certa questione perché hai visto qualche caso (10, 20, 50, 100 ???) è presunzione. Secondo il mio punto di vista uno può conoscere una certa questione se la studia e si confronta con esperti del settore e non unicamente per esperienza diretta.

Voglio contraccambiare tutti quei preziosi consigli che gratuitamente e così gentilmente mi stai dando: prima di metterla sul piano personale con la controparte davanti al giudice, sii certa di essere in perfetta sintonia con il magistrato perché se si accorge del tuo giochetto e la pensa in modo contrario al tuo, alla prossima causa in cui te lo troverai davanti, la vedo assai dura per il tuo cliente!
S@yaka
00venerdì 4 maggio 2018 19:53
Premetto che su alcune cose sono d'accordo con te (la sparata di Grasso è inaccettabile, non tutti gli uomini sono violenti, ci mancherebbe, ecc.).
Io penso che tu non stia discutendo serenamente perchè troppo preso a livello personale e non dire che sono stata io a passare sul personale perchè hai continuato a parlare delle tue esperienze fin dai primissimi messaggi.
Tralasciando la provocazione (imbarazzante) dello stupro, per non confrontarti con gli argomenti della discussione hai spaziato dalle mamme omicide alle querele temerarie delle donne, non sai a cosa aggrapparti e alla fine hai perso il bandolo della matassa.


Per quanto riguarda invece le false denunce la mancanza di intervento da parte delle forze dell'ordine, mi pare chiarissimo il nesso causale che poi porta all'omicidio.



Ecco questa è proprio una sparata che volevo evitarti.
In pratica, se non ho capito male (come ti è già stato detto i tuoi messaggi sono ambigui e si fa fatica a risponderti), stai dicendo che la causa di alcuni femminicidi sono le querele temerarie delle donne perchè i giudici e la polizia non intervengono adeguatamente.
Se è così ti invito a rivedere le tue posizioni.
Mi citi il nesso di causalità, articoli del codice penale... ma tu l'hai studiato il diritto penale? E ce l'hai nel piano di studi?
Perchè il nesso di causalità non è semplicemente "la causa" come sostieni, ma il rapporto logico e/o materiale tra il comportamento e la conseguenza per cui la seconda è effetto del primo, per esempio la morte di una persona (conseguenza) per una coltellata del soggetto attivo (comportamento).
Sul serio stai dicendo pubblicamente che una querela temeraria di una donna è un nesso di causalità di un femminicidio?
Oltre che sbagliato nell'ambito del diritto è sbagliato a livello concettuale.
BCarlo
00venerdì 4 maggio 2018 23:03
S@yaka, questo post è verte su termine "femminicidio" e sui significati che sta assumendo mentre a te piace alzare polvere. Parli di provocazione imbarazzante, ma faresti meglio a guardare a quello che scrivi tu per prima e non ti sorprendere se ti si risponde per le rime.

Il lemma nesso di causalità non l'ho utilizzato nella sua accezione giuridica ma discorsiva, colloquiale, non sto facendo un trattato, non ne sarei di certo in grado. Porta pazienza...

Sono fortemente convinto del nesso che vi è tra l'uso strumentale del diritto, anzi sull'abuso, sulla deriva che ha assunto ed è per questo che mi sono messo a studiarlo, per capire meglio il fenomeno e molte cose mi si stanno chiarendo. Molte altre mi si dovranno chiarire ma sono davvero contento di tutto quello che sto imparando. A saperlo avrei iniziato prima ma la vita è imprevedibile. Spero solo che i miei impegni mi permettano di continuare perché è davvero interessante.

Ora scusami, non te la prendere, spero tu non ti offenda, ma preferisco chiudere qui il nostro scambio epistolare perché non è più uno scambio. Da quando sei salita in cattedra, è diventata una zuffa e si è andati anche tropo oltre per quanto mi riguarda. Se ti ho messo in imbarazzo mi spiace, non era mia intenzione e nel caso ti porgo le mie più sincere scuse, volevo solo farti capire, inutilmente a quanto pare, che passare sopra le persone come dei rulli compressori anche se ti fa vincere sul momento, poi forse ripensi a quello che hai fatto e magari ti rendi conto di aver sbagliato. Ma ogn'uno ha la sua sensibilità.

Vedo che comunque stai migliorando: hai smesso di darmi consigli sulle vicende giudiziarie che tu presupponi io abbia [SM=g1944740]
S@yaka
00venerdì 4 maggio 2018 23:21
Per me la questione è chiusa, anche perchè vedo che sei bello fisso sulle tue posizioni e non c'è niente da fare.
Chiedo scusa agli amministratori per l'inconveniente.
Davide
00lunedì 7 maggio 2018 23:50
Noi admin abbiamo continuato a monitorare la discussione post dopo post in tempo reale.
Vi chiedo la cortesia di non fare più flame perché ne risentono l'ambiente e di conseguenza la partecipazione di tutti.
Se avete qualche dubbio, qui potete leggere il regolamento del forum:

unimarconi.freeforumzone.com/d/11468193/Regolamento/discussi...

Grazie mille. [SM=g2566930]
Iuzzolino
00mercoledì 9 maggio 2018 21:05
Comunque c'è stato un fraintendimento sul topic: Davide aveva chiesto se era corretto USARE il termine femmincidio, non se era corretto genericamente tanto da creare una discussione sociologica.
Secondo la Treccani è un neologismo.

www.treccani.it/vocabolario/femminicidio_%28Neologismi%29

Quindi ognuno è libero di usarlo oppure no.
Lo citano anche l'Accademia della Crusca e la vituperata ma comunque importante Wikipedia.
La voce di Wikipedia comunque puzza un pò: cita il femminismo senza una vera e propria fonte (quella che hanno messo è andata down) ed è stata modificata dopo flame pazzeschi.
Davide
00martedì 16 ottobre 2018 22:58
Femminicidio: ok Senato a commissione

Approvato all'unanimità ddl per istituirla


L'Aula del Senato ha detto sì praticamente all'unanimità al disegno di legge che istituisce la commissione d'inchiesta monocamerale contro il femminicidio. I voti a favore sono stati 257.

www.ansa.it
Davide
00giovedì 8 novembre 2018 18:42
Ieri durante la discussione dei master in scienze criminologiche a cui ero presente (più tardi apro un topic a parte nella cartella sul post lauream) è stato detto chiaro e tondo dal nostro docente di criminologia (prof. Peluso) che i femminicidi non sono aumentati, smentendo ciò che una dottoressa stava sostenendo (beninteso: la presentazione della ragazza è stata comunque ottima).
Erano anche presenti il prof. Ludovici di diritto penale e una docente della facoltà di scienze della formazione-psicologia: si è molto discusso sul termine "femminicidio" e alla fine quest'ultima ha fatto notare che si usa in ambito giornalistico, ma non è utilizzato in campo scientifico.
Visto che il topic è incentrato sull'argomento ho preferito specificare cosa sostengono i professori della nostra università: ovviamente bisognerebbe sentirli meglio, ma per quanto riguarda ieri non è stato detto altro.
BCarlo
00sabato 10 novembre 2018 16:28
Che il fenomeno del femminicidio sia prettamente mediatico non v'è dubbio alcuno. Questo ovviamente non significa che non vi siano donne che subiscano violenza.

E' un po come la parola terrorista.
Quando si definisce qualcuno come terrorista, la discussione è già chiusa. Quando una notizia parla di un attentato terroristico andiamo forse a domandarci chi abbia torto o ragione? Abbiamo anche il solo minimo dubbio?
Lo aveva ben capito un certo Joseph Goebbels.
Dopo l'8 settembre del 1943, i tedeschi in italia definivano come terroristi gli italiani che compivano azioni contro i loro soldati. In nome della caccia ai terroristi italiani si poteva compiere qualsiasi azione.
In America dopo l'11 settembre 2001, in nome alla lotta al terrorismo, con il Patriot Act, si sono fortemente limitate le libertà di tutti i cittadini.
La paola magica è terrorista. Apre quasi tutte le porte.

La parola femminicidio è molto simile: fa molta presa sull'opinione pubblica. Se tu sei contro il femminicidio, significa che sei contro la violenza sulle donne. E' questo il messaggio che è passato.
Non c'è dubbio che tra gli addetti ai lavori e gli studiosi seri la situazione sia chiara e ben delineata, ma quello che purtroppo incide sulla società, sull'opinione pubblica è invece l'informazione (propaganda purtroppo), la narrazione, i like su feisbuk 😉
S@yaka
00sabato 10 novembre 2018 23:17
Vorrei specificare, se non si era già capito, che il fenomeno della violenza di genere esiste: il 25 novembre è la giornata contro la violenza sulle donne non perchè l'ha scritto qualche giornalista, ma per decisione dell'ONU (risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999).
Non so se questa ragazza ha discusso una tesi sul femminicidio o se la tesi aveva una parte che parlava dei femminicidi, ma se è stata accettata vuol dire che per il relatore il fenomeno della violenza sulle donne esiste e merita una tesi intera o una parte di tesi, comunque concordo con Carlo sul sensazionalismo inutile che tra l'altro ci rappresenta come persone incapaci che non si possono difendere in alcun modo.
Concludo segnalandovi che l'università Bicocca di Milano ha aperto un corso di perfezionamento che si chiama "la violenza contro le donne e i minori: conoscere e contrastare il fenomeno" che durerà mezzo anno accademico (da novembre 2018 a maggio 2019) con tanto di graduatoria ammessi e graduatoria uditori (link).
Questo per dire che nelle scienze sociali e in campo accademico il femminicidio non esiste ma esiste la violenza di genere, tuttavia non bisogna cadere nel vittimismo e nel sensazionalismo giornalistico, è bene precisarlo.
S@yaka
00sabato 10 novembre 2018 23:37
Allego la risoluzione adottata dall'Assemblea Generale dell'ONU.
Da leggere bene il secondo paragrafo della seconda pagina.

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:57.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com