carmen.unimarconi, 13/11/2017 18.55:
alla primaria non si boccia più da molti anni...comunque la bocciatura non è la soluzione miracolosa. Purtroppo ci sono molte famiglie alla deriva, con tantissimi problemi che ricadono sui bambini e di conseguenza i problemi nell'apprendimento sono la valvola di sfogo di tutte le situazioni problematiche che vivono a casa. La soluzione, al giorno d'oggi, sarebbe una maggiore assistenza alla famiglia come istituzione e un ripensamento del sistema scolastico nei confronti degli alunni difficili o che non vogliono saperne di studiare, con scuole di avviamento professionale SERIE. Ci sono situazioni socio-culturali davvero pesanti e chi vive in quei contesti pensa che la scuola sia una perdita di tempo, raramente si riesce a "convertirli", quindi inutile portare l'obbligo scolastico sino a 18 anni e fare della scuola un parcheggio sociale, a meno che non sia riorganizzata in toto per quelle situazioni particolari.
Si bocciava ancora, soprattutto per assenze.
Non sono molto d'accordo con ciò che scrivi perchè il diritto allo studio è costituzionalmente garantito (artt. 3, 4 e 34 Cost.) oltre che essere sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell'ONU. Si può tranquillamente studiare gratis, il problema sono i libri e le mense che comunque sono facilmente aggirabili con borse di studio e facendo economia (invece di prendersela con lo Stato che non fa mangiare i bambini bisognerebbe chiedersi come mai i genitori non li mandano a scuola nemmeno con una schiacciatina che costa meno di 10 centesimi).
Per le situazioni molto disagiate ci sono sussidi (reddito di inclusione) e assistenza sociale.
Quello che intendo è che studiare si può e si deve fare e con la mentalità della rinuncia non si va da nessuna parte ma piuttosto come nazione siamo destinati a spegnerci molto lentamente o a diventare un paese di artigiani a basso costo come la Romania.