| | | OFFLINE | | Post: 4.476 | Città: TERZIGNO | Età: 47 | Sesso: Maschile | |
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14/12/2015 14:02 | |
Davide bisogna vedere in che modo verrebbe strutturato il test: forse per i primi anni sarà fattibile e come dici tu, basterebbe un mese di studio per essere in grado di superarlo, ma credo che col tempo, diventerà difficile, al pari del test di medicina superarlo. Ci sono molti studenti che aspirano a diventare medici e iniziano la preparazione già un anno prima, ma nonostante ciò, spesso, per una o due domande "Strane" non riescono a superarlo. Non vorrei che se venisse approvato il numero chiuso, la facoltà di Giurisprudenza diventasse un sogno per molti ma una realtà per pochi eletti.
Per me, bisognerebbe ritornare alla quadriennale basata non solo su esami preparati sui libri come accade ancora oggi, ma occorrerebbe inserire anche un po' di pratica. Oppure rimanere le cose come stanno, ma inserendo comunque una sorta di tirocinio obbligatorio presso studi legali o notarili prima del conseguimento della laurea.
Ed inoltre, in riferimento al numero chiuso a Giurisprudenza c'è anche un'altra questione: il lato economico. Infatti, se fosse approvato, ci sarebbero molte meno "Entrate" per lo Stato, non credi? Pertanto credo, che difficilmente, Giurisprudenza diventerà a numero chiuso. Giurisprudenza non è una facoltà con cui si può intraprendere soltanto la strada di avvocato, magistrato o notaio, ma è possibile fare anche molte altre cose: concorsi pubblici, carriera nella U.E., rappresentante sindacale, giurista d'impresa e così via. Ed è anche questo che mi spinge ad affermare che il numero chiuso a Giurisprudenza è totalmente ingiusto.
Sul fatto che il Miur dovrebbe controllare di più gli atenei sono d'accordo con te. |