Così cambia giurisprudenza: in arrivo una 3+2 e una 4+1 solo per avvocati e notai a "numero chiuso"

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Davide
00martedì 6 ottobre 2015 22:12
Spinta alla specializzazione per i futuri corsi in Giurisprudenza. Dall'attuale modello formativo generalistico e blindato negli insegnamenti e nei saperi, a un nuovo sistema più flessibile, personalizzato e professionalizzante.

Sarà un decreto del ministero dell'Istruzione, che prende il via da una bozza preparata e condivisa dall'intera comunità scientifica sotto la guida del Consiglio universitario nazionale, a effettuare un deciso restyling al corso di laurea in Giurisprudenza, fermo dal 2005 al ciclo unico di cinque anni.

D'ora in poi si cambierà, con due strade chiamate a disegnare la futura formazione. Da una parte con un tradizionale modello del 3+2 (a Giurisprudenza praticamente mai attuato), in cui scenderà il numero dei crediti formativi vincolati dalle previsioni nazionali e si creeranno ambiti più ampi all'interno dei quali lo studente potrà costruire il proprio percorso di studi. Sarà in particolare il biennio a diventare più specialistico e a poter essere usato dai dipartimenti universitari tenendo conto delle nuove discipline, ma anche degli scambi internazionali. Nello spazio aperto dai crediti formativi liberi potranno entrare nuove materie e soprattutto si permetterà agli atenei di aprirsi alle vocazioni dei territori adattandosi così, con una formazione specifica, a quelle che sono le reali esigenze di quel mercato.

Parallelamente, e non in alternativa, sarà costruito un modello del 4+1 finalizzato all'iscrizione agli albi professionali, degli avvocati e dei notai, con un numero programmato previsto per l'ultimo anno. In sostanza, dopo quattro anni di formazione, lo studente in giurisprudenza potrà scegliere fra i diversi percorsi di specializzazione e contestualmente avrà la possibilità di svolgere 6 dei 18 mesi di praticantato durante il corso di studi, attuando quanto previsto dalla riforma forense (legge 247/12).

Il provvedimento che sarà oggetto del tavolo di lavoro presso il Miur il prossimo 8 ottobre, dovrà essere condiviso anche dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che poco prima della pausa estiva era intervenuto sulla materia, sottolineando l'urgenza di modificare il percorso di laurea in giurisprudenza soprattutto in relazione all'accesso alle professioni.

Benedetta Pacelli

www.ilsole24ore.com

Si potrebbe scrivere una collana di libri su queste novità e sull'articolo. [SM=g1944742]
UniMarconcino
00giovedì 8 ottobre 2015 22:38
Poco interessante e forse anche dannoso il ritorno della 3+2 proprio perchè non finalizzata all'avvocatura e alla magistratura. E allora a cosa servirebbe di grazia? Ricreiamo una scienze politiche 2 che non serve a nessuno? Creiamo giuristi d'impresa per imprese che non assumono? Io non ho parole, davvero.
Molto bene per il numero chiuso della 4+1 anche se alcuni giornalisti stanno provando a spacciare come novità il tirocinio a metà del quinto anno che in alcune università già c'è. Aggiungo che il 4+1 non garantirebbe il doppio titolo come la 3+2, basterebbe dire "quinquennale con mezzo tirocinio".
salvatore @
00venerdì 9 ottobre 2015 12:19
Per me invece, il numero chiuso non va proprio bene: perchè togliere la possibilità ad alcuni di diventare avvocati o notai? E' una discriminazione. per il tirocinio sono d'accordo.
Davide
00sabato 10 ottobre 2015 14:20
UniMarconcino, 08/10/2015 22:38:

Poco interessante e forse anche dannoso il ritorno della 3+2 proprio perchè non finalizzata all'avvocatura e alla magistratura. E allora a cosa servirebbe di grazia?


Infatti io non capisco cosa sarebbe questa nuova 3+2: non garantirebbe l'accesso all'avvocatura, alla magistratura e al notariato... quindi?
Da quel poco che trapela sembrerebbe una giurisprudenza "fai da te" in cui gli studenti si sceglierebbero varie materie e i percorsi didattici, in pratica "boh"! [SM=g1944682]
Anch'io concordo sulla 4+1, ma sono un po' combattuto sul numero chiuso: da una parte lavori come l'avvocatura sono iperinflazionati, dall'altra abbiamo un sacco di università fra cui una caterva di "telematiche" che offrono il corso in giurisprudenza.
O si comincia, come dici tu, a togliere gli accreditamenti a chi non garantisce qualità o... boh... ce lo dirà il MIUR. [SM=g2481233]
Iuzzolino
00sabato 10 ottobre 2015 23:46
Mi sa che questa 3+2 sarà dedicata a chi è alla ricerca di un titolo da appendere alla parete, per cultura personale o personalizzabile ma con timore di provare l'avvocatura e la magistratura per paura di "non farcela", comportamento che secondo me già si vede in molti che scelgono scienze politiche (e qui sono d'accordo con Unimarconcino).
Cmq queste novità sono molto interessanti e se sapessi qualcosa di questa 3+2 forse un pensierino lo farei.
Mario-unimarconi
00giovedì 15 ottobre 2015 00:31
riforma giurisprudenza
apprendo adesso di questa novità,
qualcuno sa dirmi se gli attuali iscritti a giurisprudenza ciclo unico potranno per fare l'esame di avvocato "trasformare"il piano di studi in 4+1 per avvocato?
UniMarconcino
00giovedì 15 ottobre 2015 02:36
Hai fatto una domanda alla quale non potrebbe rispondere nemmeno lo stesso Rettore.
Primo perchè la riforma non è ancora passata e secondo perchè si sa pochissimo (non sono state ancora rese note le materie, i piani di studio, le possibilità di personalizzazione, ecc).
Provo a rispondere ma tiro a indovinare: se la 4+1 sarà come l'attuale corso di 5 anni basterà chiedere di poter fare il tirocinio gli ultimi 6 mesi. Se gli esami e i crediti cambieranno, per fare il tirocinio durante la laurea si dovrà fare il passaggio dalla quinquennale alla 4+1.
Gli attuali "quinquennalisti" possono tentare la via forense quando e come vogliono ma solo dopo la laurea, almeno alla Marconi, mal che vada la LMG01 andrà a esaurimento.
Per adesso stiamo ipotizzando.
alevalery
00domenica 8 novembre 2015 21:55
Io invece sono molto favorevole al numero chiuso.
salvatore @
00mercoledì 11 novembre 2015 12:33
Per curiosità: qualcuno sa che fine ha fatto il provvedimento sulla riforma della laurea in Giurisprudenza che bisognava esaminare l'8 ottobre?
Davide
00mercoledì 11 novembre 2015 13:29
"Riforma della laurea in Giurisprudenza? Si faccia chiarezza e si coinvolgano gli studenti, ma niente numero chiuso!" (articolo dell'8 ottobre):

linkcoordinamentouniversitario.it/riforma-della-laurea-in-giurisprudenza-si-faccia-chiarezza-e-si-coinvolgano-gli-studenti-ma-niente-numer...

"Numero chiuso a giurisprudenza: proteste di UDU" (articolo del 26 ottobre):

www.studenti.it/universita/nius/riforma-giurisprudenza-numero-chiuso...

"Come cambia la laurea in Giurisprudenza: ipotesi numero chiuso" (articolo del 10 novembre):

interno18.it/rubriche/52573/universita-come-cambia-la-laurea-giurisprudenza-ipotesi-numer...

Sembra che i giornalisti si siano concentrati sul numero chiuso piuttosto che parlare dell'intera riforma, il che è inquietante. [SM=g1944742]
salvatore @
00mercoledì 11 novembre 2015 13:56
I giornalisti sono concentrati sul numero chiuso per il semplice fatto che ciò impedirebbe a molti studenti di accedere alla laurea di giurisprudenza, molto gettonata in questi ultimi anni.
Iuzzolino
00venerdì 13 novembre 2015 10:51
Comunque non c'è numero chiuso o c'è solo in alcune università perchè gli studi in giurisprudenza portano alla carriera forense e proprio lì c'è la vera selezione.
salvatore @
00martedì 8 dicembre 2015 10:37
Vi segnalo anche questo link:

www.studentiunict.it/2015/12/nuova-pratica-avvocati-si-potranno-fare-6-mesi-prima-della-laurea-ecco-tutte-le...

sarà possibile fare pratica forense anche sei mesi prima della laurea, una bella notizia per i laureandi!
monica.2012
00giovedì 10 dicembre 2015 08:36
meglio 4+1 altrimenti rischia di perdere la sua storicità.
Intendo dire che giurisprudenza è sempre stata divesa da tutte le altre facoltà!!
salvatore @
00giovedì 10 dicembre 2015 09:25
Ciao Monica a ciò che dici vorrei aggiungere che Giurisprudenza è la facoltà classica per eccellenza, esiste da quando è nata l'Università a Bologna! E poi sì è vero che lo sbocco principe per i laureati in Giurisprudenza è la carriera forense (avvocatura, magistratura e notariato) ma non solo, perchè questa laurea apre anche molte altre strade: permette di poter partecipare a quasi tutti i concorsi pubblici di ruolo A e B, permette di intraprendere la carriera di ufficiale nelle Forze Armate, permette di insegnare diritto ed economia nelle scuole superiori, permette di lavorare come consulente di impresa anche presso multinazionali e via discorrendo. Ecco spiegate le ragioni per le quali, al momento, è la laurea più gettonata, ma se chiudono anche Giurisprudenza, al pari di Medicina e di Veterinaria, secondo me parecchi rinunzieranno addirittura a scriversi all'Università. Secondo voi accadrà così? O si incrementeranno le iscrizioni ad altre facoltà, tipo economia e commercio?
lupusalfa
00giovedì 10 dicembre 2015 12:58
Io sono dell'opinione che con le riforme degli ultimi 15 anni sono stati causati solo danni. Secondo me andava bene la vecchia quadriennale con esami base, più esami a scelta come quelli previsti da questa riforma e quindi orientati al lavoro. Chi si vuole specializzare in professioni forensi farà poi del suo. L'Italia è il paese della complicazioni
salvatore @
00giovedì 10 dicembre 2015 14:44
Non solo....è anche e soprattutto il paese delle "Caste".
Davide
00venerdì 11 dicembre 2015 01:13
Sulla perfezione della quadriennale credo che siamo tutti d'accordo... e infatti "stranamente" i migliori avvocati o almeno quelli che lavorano arrivano proprio da quel corso... [SM=g1944738]
Ci sono persone come me che hanno una storia accademica molto travagliata (vecchia triennale + nuova quinquennale) e che si trascinano dietro da una vita errori altrui. [SM=g1944862]
salvatore @
00venerdì 11 dicembre 2015 22:24
Sì, credo anch'io che la quadriennale "era" la migliore....forse lo sarebbe stata ancora di più con un po' di pratica prima della laurea. In tutte le università italiane o quasi si studiano libroni di più di 1000 pagine (vedi ad esempio, diritto privato, procedura civile, procedura penale, anatomia umana, scienza delle costruzioni etc.) ma di pratica neppure l'ombra. E cosa succede? Che un laureato, ad esempio, in Giurisprudenza, quando va a lavorare in uno studio legale non sa da dove cominciare: ha una testa piena di nozioni, ma non sa scrivere neppure un atto di citazione e spesso non sa neppure come funziona una fotocopiatrice!
Forse fare 4+1 (per uno intendo un anno di pratica legale fatta bene) non è, secondo me, una cattiva idea, però è quel "Numero chiuso" che mi dà ai nervi, che non sopporto proprio.
Parecchi di voi sono invece, a favore del numero chiuso, ma per me è davvero un'ingiustizia non far scrivere una persona ad una facoltà per il semplice fatto che non ha risposto bene a qualche domanda "Quiz". Pensiamo al test per accedere alla facoltà di medicina: per esempio, se una persona non supera il test perchè sbaglia una domanda del tipo "Dica il candidato in quale parte del corpo umano è situato questo determinato osso" non è detto che perchè ha sbagliato questa domanda, non ha la stoffa per svolgere la professione medica, no?
Antonio.Sa67
00venerdì 11 dicembre 2015 23:41
E' vero, è discriminante non permettere a tutti di intraprendere una analogo percorso di formazione ma è altrettanto vero che l'avvocatura è molto inflazionata. Quest'ultimo fenomeno, secondo me, è alla base di servizi e assistenza, in molte occasioni, scadenti. Ad ogni modo ancora non ho capito alla perfezione gli estremi sostanziali della riforma e pertanto seguo, con molto interesse, questa conversazione.
UniMarconcino
00sabato 12 dicembre 2015 14:23
Hai ragione su tutto ma io non parlerei di discriminazione perchè discriminare sarebbe "io non ti permetto di fare giurisprudenza se hai fatto l'alberghiero". In questo caso metterebbero davanti a una scelta: 3+2 per carriera in aziende o nella PA (e qui rido) e 4+1 per la carriera da avvocato, magistrato o notaio.
Non ho capito dov'è finita la favola della specializzaizone, cioè quella novità che volevano introdurre per la quale chi voleva fare l'avvocato poi non poteva più fare il giudice.
salvatore @
00sabato 12 dicembre 2015 15:15
Re:
Antonio.Sa67, 11/12/2015 23:41:

E' vero, è discriminante non permettere a tutti di intraprendere una analogo percorso di formazione ma è altrettanto vero che l'avvocatura è molto inflazionata. Quest'ultimo fenomeno, secondo me, è alla base di servizi e assistenza, in molte occasioni, scadenti. Ad ogni modo ancora non ho capito alla perfezione gli estremi sostanziali della riforma e pertanto seguo, con molto interesse, questa conversazione.




Neanch'io ho capito molto di questa riforma, ma è molto probabile che neppure il governo sappia bene come farla! L'unica cosa che è quasi certa è che con questa riforma si favorisce la c.d. "casta", come sempre.
salvatore @
00sabato 12 dicembre 2015 15:21
Re:
UniMarconcino, 12/12/2015 14:23:

Hai ragione su tutto ma io non parlerei di discriminazione perchè discriminare sarebbe "io non ti permetto di fare giurisprudenza se hai fatto l'alberghiero". In questo caso metterebbero davanti a una scelta: 3+2 per carriera in aziende o nella PA (e qui rido) e 4+1 per la carriera da avvocato, magistrato o notaio.
Non ho capito dov'è finita la favola della specializzaizone, cioè quella novità che volevano introdurre per la quale chi voleva fare l'avvocato poi non poteva più fare il giudice.




Per certi versi hai pienamente ragione, perchè sì è discriminante se non si permettesse a chi, come giustamente dici tu, accedere alla facoltà di Giurisprudenza se hai frequentato l'Istituto Alberghiero, ma io rimango dell'avviso, e questo non per polemizzare con te, che è altresì discriminante il numero chiuso: non permettere di studiare determinate materie (in sostanza questo significa il numero chiuso) è anche, come già ho detto in altri miei numerosi post, contrario al diritto allo studio sancito dalla Costituzione italiana. La dimostrazione sta nel fatto che ormai diventato palese che chi non riesce ad accedere alla facoltà di medicina, facendo ricorso al Tar, vi accede.... E questo proprio in virtù del diritto allo studio.
UniMarconcino
00sabato 12 dicembre 2015 15:55
Anche tu vedendola dal punto di vista dei principi della nostra Repubblica hai ragione ma io penso che il numero chiuso verrà discusso con la magistratura e l'ordine degli avvocati: o si comincia a falciare fin da subito come si fa a medicina o si falcia alla fine come nel nostro caso (esame per diventare avvocati e concorsi per magistratura e notariato).
Non è solo un discorso di principi, bisogna mettere i giovani nella condizione di lavorare.
Permettendo a tutti di entrare a giurisprudenza e, ancora peggio, accreditando università indegne hanno creato un problema che adesso è difficile da risolvere.
lupusalfa
00lunedì 14 dicembre 2015 12:34
Dal momento in cui il diritto (le regole) disciplinano ogni ambito della nostra società, è giusto lasciare a tutti la possibilità di iscriversi a giurisprudenza. Se fossi io il ministro però, come ho già scritto, tornerei alla quadriennale e oltre agli esami base darei ampia possibilità di scegliere materie specifiche.
Cosicchè se volessi specializzarmi nell'ambito assicurativo, bancario oppure nella pubblica amministrazione, è inutile obbligare a studiare diritto romano, canonico oppure le procedure.
Davide
00lunedì 14 dicembre 2015 13:15
Ad ogni modo parlare sul numero chiuso è un po' come disquisire sul sesso degli angeli, mi spiego: si può discutere per giorni se è una scelta anticostituzionale o se è un'opzione ottimale per favorire il lavoro, ma anche se un giorno lo mettessero a giurisprudenza basterebbe un mesetto di studio fatto bene per superare l'ostacolo, probabilmente anche meno... e il problema si ripresenterebbe. [SM=g1944845]
Anch'io come UniMarconcino penso che giurisprudenza dovrebbe essere una facoltà-dipartimento non tanto volutamente creata difficile, quanto più controllata e con meno università che la offrono: a volte in alcune città fra private, private "telematiche" e statali ci si può iscrivere a legge con una scelta che può arrivare fino a sei atenei con sede in loco. È proprio questa "liberalizzazione" di giurisprudenza che ha causato la paralisi nell'ambito dei lavori forensi.
Il MIUR dovrebbe intervenire e rivoluzionare tutto.
E riguardo il lato puramente pratico (video trovato su YouTube)...

salvatore @
00lunedì 14 dicembre 2015 14:02
Davide bisogna vedere in che modo verrebbe strutturato il test: forse per i primi anni sarà fattibile e come dici tu, basterebbe un mese di studio per essere in grado di superarlo, ma credo che col tempo, diventerà difficile, al pari del test di medicina superarlo. Ci sono molti studenti che aspirano a diventare medici e iniziano la preparazione già un anno prima, ma nonostante ciò, spesso, per una o due domande "Strane" non riescono a superarlo. Non vorrei che se venisse approvato il numero chiuso, la facoltà di Giurisprudenza diventasse un sogno per molti ma una realtà per pochi eletti.
Per me, bisognerebbe ritornare alla quadriennale basata non solo su esami preparati sui libri come accade ancora oggi, ma occorrerebbe inserire anche un po' di pratica. Oppure rimanere le cose come stanno, ma inserendo comunque una sorta di tirocinio obbligatorio presso studi legali o notarili prima del conseguimento della laurea.
Ed inoltre, in riferimento al numero chiuso a Giurisprudenza c'è anche un'altra questione: il lato economico. Infatti, se fosse approvato, ci sarebbero molte meno "Entrate" per lo Stato, non credi? Pertanto credo, che difficilmente, Giurisprudenza diventerà a numero chiuso. Giurisprudenza non è una facoltà con cui si può intraprendere soltanto la strada di avvocato, magistrato o notaio, ma è possibile fare anche molte altre cose: concorsi pubblici, carriera nella U.E., rappresentante sindacale, giurista d'impresa e così via. Ed è anche questo che mi spinge ad affermare che il numero chiuso a Giurisprudenza è totalmente ingiusto.
Sul fatto che il Miur dovrebbe controllare di più gli atenei sono d'accordo con te.
Iuzzolino
00lunedì 14 dicembre 2015 22:44
C'è una cosa che non ho capito.
Nell'articolo del primo post si cita la 4+1 come corso per "avvocati e notai"..... e per chi vuole diventare magistrato?
Errore del giornalista (tanto per cambiare) o nuova strada per la magistratura?????????
salvatore @
00lunedì 14 dicembre 2015 23:34
Iuzzolino la riforma prevista per la facoltà di Giurisprudenza non è ancora molto chiara, che che dobbiamo attendere ulteriori sviluppi.
Se poi, c'è qualcuno che in questo momento che ci più dare ulteriori informazioni in merito, ben venga.
Secondo me l'accesso alla Magistratura rimarrà così com'è attualmente: laurea+scuola di specializzazione delle professioni legali+concorso.
Cahill90
00mercoledì 16 dicembre 2015 14:29
Finalmente ci saranno novità.. Che non potranno che migliorare la situazione. In particolar modo il numero chiuso spero riduca di molto la saturazione del mercato specialmente per gli avvocati, anche se è chiaro che perchè succeda ciò ci vorranno come minimo 10 anni
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