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Così cambia giurisprudenza: in arrivo una 3+2 e una 4+1 solo per avvocati e notai a "numero chiuso"

Ultimo Aggiornamento: 24/08/2017 12:57
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12/12/2015 14:23

Hai ragione su tutto ma io non parlerei di discriminazione perchè discriminare sarebbe "io non ti permetto di fare giurisprudenza se hai fatto l'alberghiero". In questo caso metterebbero davanti a una scelta: 3+2 per carriera in aziende o nella PA (e qui rido) e 4+1 per la carriera da avvocato, magistrato o notaio.
Non ho capito dov'è finita la favola della specializzaizone, cioè quella novità che volevano introdurre per la quale chi voleva fare l'avvocato poi non poteva più fare il giudice.
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12/12/2015 15:15

Re:
Antonio.Sa67, 11/12/2015 23:41:

E' vero, è discriminante non permettere a tutti di intraprendere una analogo percorso di formazione ma è altrettanto vero che l'avvocatura è molto inflazionata. Quest'ultimo fenomeno, secondo me, è alla base di servizi e assistenza, in molte occasioni, scadenti. Ad ogni modo ancora non ho capito alla perfezione gli estremi sostanziali della riforma e pertanto seguo, con molto interesse, questa conversazione.




Neanch'io ho capito molto di questa riforma, ma è molto probabile che neppure il governo sappia bene come farla! L'unica cosa che è quasi certa è che con questa riforma si favorisce la c.d. "casta", come sempre.
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12/12/2015 15:21

Re:
UniMarconcino, 12/12/2015 14:23:

Hai ragione su tutto ma io non parlerei di discriminazione perchè discriminare sarebbe "io non ti permetto di fare giurisprudenza se hai fatto l'alberghiero". In questo caso metterebbero davanti a una scelta: 3+2 per carriera in aziende o nella PA (e qui rido) e 4+1 per la carriera da avvocato, magistrato o notaio.
Non ho capito dov'è finita la favola della specializzaizone, cioè quella novità che volevano introdurre per la quale chi voleva fare l'avvocato poi non poteva più fare il giudice.




Per certi versi hai pienamente ragione, perchè sì è discriminante se non si permettesse a chi, come giustamente dici tu, accedere alla facoltà di Giurisprudenza se hai frequentato l'Istituto Alberghiero, ma io rimango dell'avviso, e questo non per polemizzare con te, che è altresì discriminante il numero chiuso: non permettere di studiare determinate materie (in sostanza questo significa il numero chiuso) è anche, come già ho detto in altri miei numerosi post, contrario al diritto allo studio sancito dalla Costituzione italiana. La dimostrazione sta nel fatto che ormai diventato palese che chi non riesce ad accedere alla facoltà di medicina, facendo ricorso al Tar, vi accede.... E questo proprio in virtù del diritto allo studio.
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12/12/2015 15:55

Anche tu vedendola dal punto di vista dei principi della nostra Repubblica hai ragione ma io penso che il numero chiuso verrà discusso con la magistratura e l'ordine degli avvocati: o si comincia a falciare fin da subito come si fa a medicina o si falcia alla fine come nel nostro caso (esame per diventare avvocati e concorsi per magistratura e notariato).
Non è solo un discorso di principi, bisogna mettere i giovani nella condizione di lavorare.
Permettendo a tutti di entrare a giurisprudenza e, ancora peggio, accreditando università indegne hanno creato un problema che adesso è difficile da risolvere.
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14/12/2015 12:34

Dal momento in cui il diritto (le regole) disciplinano ogni ambito della nostra società, è giusto lasciare a tutti la possibilità di iscriversi a giurisprudenza. Se fossi io il ministro però, come ho già scritto, tornerei alla quadriennale e oltre agli esami base darei ampia possibilità di scegliere materie specifiche.
Cosicchè se volessi specializzarmi nell'ambito assicurativo, bancario oppure nella pubblica amministrazione, è inutile obbligare a studiare diritto romano, canonico oppure le procedure.



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14/12/2015 13:15

Ad ogni modo parlare sul numero chiuso è un po' come disquisire sul sesso degli angeli, mi spiego: si può discutere per giorni se è una scelta anticostituzionale o se è un'opzione ottimale per favorire il lavoro, ma anche se un giorno lo mettessero a giurisprudenza basterebbe un mesetto di studio fatto bene per superare l'ostacolo, probabilmente anche meno... e il problema si ripresenterebbe. [SM=g1944845]
Anch'io come UniMarconcino penso che giurisprudenza dovrebbe essere una facoltà-dipartimento non tanto volutamente creata difficile, quanto più controllata e con meno università che la offrono: a volte in alcune città fra private, private "telematiche" e statali ci si può iscrivere a legge con una scelta che può arrivare fino a sei atenei con sede in loco. È proprio questa "liberalizzazione" di giurisprudenza che ha causato la paralisi nell'ambito dei lavori forensi.
Il MIUR dovrebbe intervenire e rivoluzionare tutto.
E riguardo il lato puramente pratico (video trovato su YouTube)...

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14/12/2015 14:02

Davide bisogna vedere in che modo verrebbe strutturato il test: forse per i primi anni sarà fattibile e come dici tu, basterebbe un mese di studio per essere in grado di superarlo, ma credo che col tempo, diventerà difficile, al pari del test di medicina superarlo. Ci sono molti studenti che aspirano a diventare medici e iniziano la preparazione già un anno prima, ma nonostante ciò, spesso, per una o due domande "Strane" non riescono a superarlo. Non vorrei che se venisse approvato il numero chiuso, la facoltà di Giurisprudenza diventasse un sogno per molti ma una realtà per pochi eletti.
Per me, bisognerebbe ritornare alla quadriennale basata non solo su esami preparati sui libri come accade ancora oggi, ma occorrerebbe inserire anche un po' di pratica. Oppure rimanere le cose come stanno, ma inserendo comunque una sorta di tirocinio obbligatorio presso studi legali o notarili prima del conseguimento della laurea.
Ed inoltre, in riferimento al numero chiuso a Giurisprudenza c'è anche un'altra questione: il lato economico. Infatti, se fosse approvato, ci sarebbero molte meno "Entrate" per lo Stato, non credi? Pertanto credo, che difficilmente, Giurisprudenza diventerà a numero chiuso. Giurisprudenza non è una facoltà con cui si può intraprendere soltanto la strada di avvocato, magistrato o notaio, ma è possibile fare anche molte altre cose: concorsi pubblici, carriera nella U.E., rappresentante sindacale, giurista d'impresa e così via. Ed è anche questo che mi spinge ad affermare che il numero chiuso a Giurisprudenza è totalmente ingiusto.
Sul fatto che il Miur dovrebbe controllare di più gli atenei sono d'accordo con te.
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14/12/2015 22:44

C'è una cosa che non ho capito.
Nell'articolo del primo post si cita la 4+1 come corso per "avvocati e notai"..... e per chi vuole diventare magistrato?
Errore del giornalista (tanto per cambiare) o nuova strada per la magistratura?????????
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14/12/2015 23:34

Iuzzolino la riforma prevista per la facoltà di Giurisprudenza non è ancora molto chiara, che che dobbiamo attendere ulteriori sviluppi.
Se poi, c'è qualcuno che in questo momento che ci più dare ulteriori informazioni in merito, ben venga.
Secondo me l'accesso alla Magistratura rimarrà così com'è attualmente: laurea+scuola di specializzazione delle professioni legali+concorso.
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16/12/2015 14:29

Finalmente ci saranno novità.. Che non potranno che migliorare la situazione. In particolar modo il numero chiuso spero riduca di molto la saturazione del mercato specialmente per gli avvocati, anche se è chiaro che perchè succeda ciò ci vorranno come minimo 10 anni



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17/12/2015 11:26

Sono abbastanza concorde, ma dovranno agire subito, perché più aspettano e più la situazione si fa difficile.
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17/12/2015 14:20

Anch'io credo che occorra molto tempo affinchè il governo si decida ad attuare la riforma e poi, bisognerà vedere in che modo la farà....! Spero che sia migliore delle riforme (la migliore riforma secondo me è quella di permettere ai laureandi in giurisprudenza di iniziare a far pratica già sei mesi prima del conseguimento della laurea) fino ad ora realmente messe in atto.
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05/01/2017 21:52

Davigo: "Per far funzionare la giustizia serve il numero chiuso a Giurisprudenza"

Il numero chiuso a Giurisprudenza è oggetto in questi anni di acceso dibattito. Sono sempre più numerosi i sostenitori di questa proposta: tra loro, anche Piercamillo Davigo, presidente dell'Associazione nazionale magistrati fa sentire la sua voce autorevole.


La prima cosa da fare per far funzionare meglio la giustizia in Italia? "Il numero chiuso nelle facoltà di giurisprudenza". Lo sostiene Piercamillo Davigo, presidente dell'Associazione nazionale magistrati che, a Bologna, ha presentato il libro "La tua giustizia non è la mia. Dialogo fra due magistrati in perenne disaccordo", scritto a quattro mani con l'amico Gherardo Colombo, con il quale ha anche condiviso l'esperienza del pool di Mani pulite.
"Per far funzionare meglio la giustizia - ha detto Davigo - serve una massiccia depenalizzazione, ma bisogna disincentivare chi fa girare a vuoto la macchina della giustizia. Se dimezzassimo il numero dei processi, si dimezzerebbe anche l'onorario degli avvocati: la politica non è riuscita ad avere ragione della lobby dei tassisti, figuriamoci con gli avvocati. Un terzo degli avvocati dell'Unione Europea sono italiani e oggi il 92% dei laureati in giurisprudenza, visto che la pubblica amministrazione non assume da venti anni e che nelle aziende private ci sono sempre meno sbocchi per i giuristi, diventano avvocati".
Per Davigo e Colombo, comunque, la serata bolognese è stata un bagno di folla. Nel loro libro ripercorrono le tappe della loro carriera, ma tracciano anche molte idee per la riforma della giustizia, confrontando i loro due punti di vista diversi in una presentazione nella quale si punzecchiano affettuosamente. "Gli esseri umani - ha detto Davigo - agiscono in base alle loro convenienze e in Italia rispettare la legge non conviene. È vero che all'estero si rispettano di più le regole perché le persone sono più educate. Ma forse lo sono perché sono state educate a forza di sberle". Una posizione contestata da Colombo, che ormai da anni ha lasciato la magistratura. "Condividiamo - ha detto, riferendosi a Davigo - il fatto che la giustizia funzioni male e potrebbe funzionare meglio. Ci divide lo scopo: secondo Davigo la giustizia dovrebbe essere repressiva, io credo che dovrebbe essere inclusiva, dovrebbe cioè far sì che le persone siano recuperate a vivere positivamente con gli altri".

www.repubblica.it
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06/01/2017 00:06

Condivido anch'io che la giustizia in Italia funzioni male e sono d'accordo con chi dice che la giustizia deve essere inclusiva, dovrebbe far sì che le persone che abbiano commesso reati, debbano essere recuperate. A tal proposito però, mi sorge un dubbio: i mafiosi possono essere recuperati?....
Non quoto invece, l'ipotesi del numero chiuso a giurisprudenza. Perchè? Le ragioni le ho già esposte in altri miei post, qui posso ribadire che, secondo me, il numero chiuso è un'ingiustizia ed è anche anti-costituzionale.
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06/01/2017 10:49

La presunta incostituzionalità verrà aggirata col corso in giurisprudenza 3+2 a cui tutti potranno accedere, mentre giurisprudenza 4+1 per futuri avvocati, magistrati e notai verrà messa a numero chiuso come medicina.
Un conto è il diritto allo studio, un altro è l'accesso alle professioni legali che non ha niente a che fare con la Costituzione in quell'ambito.
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07/01/2017 12:14

Comunque sia UniMarconcino è una preclusione...cioè...danno la possibilità solo ad alcuni eletti di svolgere le professioni legali e per me, posso anche sbagliarmi, è un sopruso da parte dello Stato. Forse, se faranno come hanno detto, per i primi due o tre anni il superamento del test sarà fattibile, ma con il passar del tempo, sarà superato soltanto da qualche genio e da chi è figlio di Tizio o di Caio (ci siamo capiti, no?)....
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09/01/2017 10:55

Nutro dei dubbi sul fatto che andrà realmente così. [SM=g1944686]
Sono novità che dovevano essere introdotte già nel 2015, alla fine non se n'è più fatto niente. [SM=g1944845]
Io credo che limiteranno l'accesso all'avvocatura con l'introduzione di Scuole Forensi dotate di regolamenti più ferrei e l'esame senza codici annotati con la giurisprudenza:

unimarconi.freeforumzone.com/d/11275398/Esame-da-avvocato-scuola-forense-obbligatoria-con-esami-intermedi-e-forse-a-numero-chiuso-Verr%C3%A0-va/discussi...

Se ai piani alti decidessero di mettere paletti nelle università arriverebbero ricorsi da ogni dove con tanto di rivolta a livello giornalistico e intervento altrettanto confusionario della politica.
Io sono abbastanza pro a questa innovazione perché per me è uno dei pochi modi di salvare l'avvocatura nell'arco di 20/30 anni, però non l'attueranno, per cui... [SM=g1944738]
Della serie "cambia tutto per non cambiare niente"... il guaio è che tantissime università continueranno ad offrire corsi di giurisprudenza di qualità bassa. [SM=g1944862]
Caro MIUR, se ci sei batti un colpo. [SM=g2481086]
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09/01/2017 11:24

Secondo me Giurisprudenza, almeno per ora, non sarà in nessun caso (avvocatura, magistratura e notariato) a numero chiuso.
Probabilmente tra qualche anno ci sarà una nuova riforma della facoltà (dei programmi e degli esami) ma nulla di eclatante nè di importante. Giurisprudenza è una facoltà molto richiesta, perchè apre molte strade, non solo per la carriera forense, ma anche per concorsi pubblici e insegnamento nelle scuole superiori, non la riformeranno mai come Dio comanda!
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Post: 284
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09/01/2017 15:40

Giurisprudenza secondo me deve rimanere a libero accesso, perché lo studio del diritto deve essere consentito a chiunque dato che "ubi ius ubi societas". Bisogna, invece, giustamente, essere selettivi per le professioni forensi. E' lì che bisogna fare la scrematura. In effetti ci sono troppi avvocati.
[Modificato da lupusalfa 09/01/2017 15:43]



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Post: 23.709
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Admin
09/01/2017 21:12

Concordo in parte perché si va inevitabilmente incontro a un percorso "all'incontrario" rispetto a medicina e, in merito, si passa completamente la patata bollente al CNF e ai vari Ordini che dovranno gestire un'orda di "nullasapienti". [SM=g1944736]
Per me questa situazione dovrebbe essere regolata anche a livello universitario perché ci sono troppi corsi in giurisprudenza assolutamente non di qualità. [SM=g1944710]
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