Bergamo, se l'università vieta di festeggiare la laurea

L’Università di Bergamo ha deciso di imporre ai propri laureandi un’autodichiarazione in cui si impegnano a rispettare e a far rispettare alcune regole di comportamento: niente chiasso e festeggiamenti goliardici durante le sedute di laurea. Insomma durante la discussione delle tesi gli studenti e i rispettivi invitati sono tenuti a mantenere un comportamento adeguato alla solennità della cerimonia. Non è un po’ troppo?
«Il sottoscritto dichiara di essere a conoscenza e si impegna ad osservare e far osservare a parenti e amici le seguenti norme di comportamento volte a garantire un ordinato svolgimento della seduta di laurea »: comincia così il documento che ogni ragazzo dell’Università di Bergamo dovrà rigorosamente compilare ed inviare al rettore prima della discussione della tesi di laurea. Al bando, allora, coretti, schiamazzi, fischi, come anche il lancio di petardi, fuochi d’artificio, trombette da stadio. Ma l’ateneo vieta severamente pure comportamenti iscritti nella tradizione dei neolaureati: niente travestimenti buffi, né brindisi nei locali o nel cortile dell’università. Gli studenti sono ovviamente scontenti, alcuni parlano addirittura di «pagliacciata». Ci domandiamo: lo scatto di qualche foto ricordo è ammesso?

Laura Fasano

qn.quotidiano.net

Io ho saputo ieri da una mia collega che ha un figlio laureato da poco all'Università di Como che addirittura a Como ci sono due giornate diverse per le lauree: una è quella della discussione del laureando, che si deve presentare rigorosamente da solo, e molti mesi dopo fanno una proclamazione ufficiale dove possono partecipare i parenti.
Il figlio della mia collega si è laureato alla triennale in solitudine i primi di novembre e faranno la proclamazione a marzo.
Quando me l'ha detto sono rimasta basita ma a quanto pare a Como funziona così.

Certo che fra Como e Bergamo è una bella lotta!
Studi in un ateneo per 3-5-altri anni e come ti premiano? Zittendoti o smorzando l'entusiasmo, anche secondo me è una pagliacciata ma aggiungo che siamo nel campo dell'offensivo.

Io sono per la "botta" istantanea: discussione, proclamazione e festa nello stesso giorno.
Solo in seguito realizzi ciò che è successo.

Secondo me è stata travisata la cosa: un conto è la seduta di laurea, in cui si discute la tesi, si risponde alle domande dei professori e si viene proclamati dottori, un altro sono i festeggiamenti successivi. Per cui per quanto ne ho capito io, durante la seduta di laurea niente urla, schiamazzi, tappi di champagne che volano a destra e a manca (e ci mancherebbe aggiungerei), fuori dall'ateneo invece possono fare quello che vogliono. Non dimentichiamo che mentre alcuni si laureano altri stanno studiando, sono a lezione o magari stanno affrontando un esame, e avere un serraglio di fianco in quei momenti non credo faccia piacere a nessuno.

In pratica...