L’Università di Bergamo ha deciso di imporre ai propri laureandi un’autodichiarazione in cui si impegnano a rispettare e a far rispettare alcune regole di comportamento: niente chiasso e festeggiamenti goliardici durante le sedute di laurea. Insomma durante la discussione delle tesi gli studenti e i rispettivi invitati sono tenuti a mantenere un comportamento adeguato alla solennità della cerimonia. Non è un po’ troppo?
«Il sottoscritto dichiara di essere a conoscenza e si impegna ad osservare e far osservare a parenti e amici le seguenti norme di comportamento volte a garantire un ordinato svolgimento della seduta di laurea »: comincia così il documento che ogni ragazzo dell’Università di Bergamo dovrà rigorosamente compilare ed inviare al rettore prima della discussione della tesi di laurea. Al bando, allora, coretti, schiamazzi, fischi, come anche il lancio di petardi, fuochi d’artificio, trombette da stadio. Ma l’ateneo vieta severamente pure comportamenti iscritti nella tradizione dei neolaureati: niente travestimenti buffi, né brindisi nei locali o nel cortile dell’università. Gli studenti sono ovviamente scontenti, alcuni parlano addirittura di «pagliacciata». Ci domandiamo: lo scatto di qualche foto ricordo è ammesso?
Laura Fasano
qn.quotidiano.net