Confermo che il master in scienze forensi della Marconi era molto completo e strapieno di informazioni, comunque avrei da dire un paio di cosine su quanto asserito finora.
- L'
art. 18 della "nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense" (L. 247/2012) prevede delle incompatibilità fra la professione di avvocato e altri lavori. A riguardo si devono pronunciare gli Ordini, quindi attenzione a intraprendere entrambi i percorsi (legale e perito/consulente).
- Da una parte è vero che i titoli esteri non vengono riconosciuti in Italia, ma dall'altra è anche vero che, quando un titolo estero è esageratamente importante, non solo può essere accettato da qualsiasi università nostrana, ma forse anche direttamente dal giudice. Per esempio Oxford ha un MSc in
"Criminology and Criminal Justice".
Attenzione: l'"acronimo" MSc non c'entra con il nostro MSC e la dicitura "Master in Scienze Criminologiche", si tratta di un
"Master of Science".
In definitiva io non consiglierei a Laura di vivere di chimere: tenterei la strada dell'avvocatura e poi mi definirei "avvocato penalista criminologo" dopo un buon master di II livello in scienze forensi e/o in scienze criminologiche.