Permessi studio 150 ore

ciao! mi sono state negate le 150 ore di permesso allo studio dalla mia agenzia fiscale nonostante la circolare del Ministero dell'istruzione. volevo sapere se qualcuno che lavora nel pubblico ha il mio stesso problema o invece le sono state concesse.
grazie.

Se ne parlava qui

Ciao Fabio,
lavoro per un ente pubblico e mi sono state concesse le 150 ore annuali di diritto allo studio. L'Amministrazione presso la quale lavoro prevede un periodo entro il quale richiedere i permessi studio, di solito novembre-dicembre, nonchè una percentuale annuale massima di lavoratori che possono essere ammessi a fruire di tali permessi. Buono studio.
Stefania

ciao fabioo17. La mia amministrazione riconosce il diritto alle 150 ore. D'altronde non potrebbe rifiutarsi, visto che è un obbligo di legge. A riguardo, ti invito a leggere quanto riportato sul sito della unimarconi, alla pagina avvisi importanti. Troverai una interpretazione, in merito, fornita direttamente dal MIUR.
Per quanto mi riguarda, posso dirti che la mia amministrazione, per le uni telematiche, naturalmente non riconosce i permessi per la frequenza delle lezioni, ma concede i permessi per coprire i 4 giorni antecedenti il giorno d'esame. Molte amministrazioni chiedono di presentare la richiesta con largo anticipo (almeno 15 giorni), in modo da poter valutare eventuali carenze organiche.
Spero d'esserti stato utile.

le 150 ore sono concedibili anche per chi è iscritto a corsi telematici(c'è una circolare del MIUR, vedere la voce "avvisi" sul sito della Marconi: la notizia era stata data tempo fa). Io pure, come STEF@66, lavoro in un ente pubblico ministeriale e ho fruito delle 150 ore. Valgono anche per i Master. Ovviamente l'amministrazione ha dei criteri di accesso ed una percentuale massima di personale a cui i permessi studio possono essere concessi (il 3% del personale di una unità organizzativa). Quindi, se si ha un diniego dall'amministrazione (pubblica o privata che sia)si può fare ricorso

fabioo17, 13/10/2010 16.18:

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ciao! mi sono state negate le 150 ore di permesso allo studio dalla mia agenzia fiscale nonostante la circolare del Ministero dell'istruzione. volevo sapere se qualcuno che lavora nel pubblico ha il mio stesso problema o invece le sono state concesse.
grazie.

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In genere nei "nostri" Enti pubblici la domanda è annuale, da presentare a dicembre di ogni anno e soggetta alla formazione di una graduatoria di merito a livello nazionale o regionale, a seconda dell'ente.
Se per Agenzia fiscale pubblica intendi l'Agenzia delle Entrate, dovrebbe essere la stessa cosa anche lì. Quindi come hai fatto a fare la domanda prima dei termini di legge? Anch'io quest'anno ho perso l'occasione perchè mi sono iscritta a maggio, a termini scaduti.
Ci provero per il 2011.

a quanto pare, come avevo ipotizzato, ho l'unica amministrazione che direttamente dalla Direzione centrale a Roma ha risposto picche. Nonostante abbia proceduto a fare domanda e ad essere ampiamente dentro il 3% del tot dei dipendenti. Tra l'altro ho anche allegato il parere del miur ed in conclusione mi hanno scritto che l'agenzia non ne tiene conto. hanno scritto che non c'è frequenza e quindi è come considerato un corso serale o simile che può essere svolto in ore non lavorative. Come se non bastasse l'agenzia è addirittura convenzionata con la Marconi per i prpri dipendenti! incredibili controsensi!
sono veramente in difficoltà e non so prprio cosa fare, sono al primo anno e pensare di dover far fuori gran parte delle ferie fino a quando (se) finirò...

Fai subito ricorso in opposizione o gerarchico (non occorre patrocinio legale) citando giurisprudenza.
Se cerchi in Google, troverai numerose sentenze, anche della Cassazione che stabiliscono il diritto alle 150 ore.
Non è la frequenza che giustifica la concessione delle 150 ore, è anche solo il tempo impiegato nello studio in generale tant'è vero che vengono concesse tranquillamente anche per facoltà "senza obbligo di frequenza" , come del resto giurisprudenza.
Il tuo Ministero ha torto marcio e ci sono innumerevoli sentenze in tal senso.

Nel mio ministero i permessi studio li hanno dati pure a studenti che sono fuori corso da 5 o 6 anni minimo, figurati!!!
L'unico criterio è il merito (graduatoria sulla base del numero delle istanze per circoscrizione distrettuale e sui voti e numero di materie sostenute).

Fabioo, prima di proporre ricorso, ti consiglio di analizzare meglio quanto accaduto. La tua agenzia ti ha risposto che considera la frequenza di questa uni alla stregua dei corsi serali. Pertanto non ti riconosce il diritto alle 150 ore per la frequenza.
Come nel precedente mio post, sottolineo che le amministrazioni devono concederti i detti permessi, per le uni telematiche, limitatamente a coprire fino a 4 giorni antecedenti la data dell'esame. Quindi, nell'istanza di fruizione, devi esplicitamente indicare che il permesso è riferito solo alla preparazione dell'esame e non alla frequenza dei corsi.

damy ma dove posso trovare qualcosa di scritto di concreto di questi 4 giorni? se non mando qualche allegato non ho speranza, già è difficile...

Questa dei 4 giorni è una cosa che non sta scritta in nessun contratto.
I contratti definiscono le linee generali, poi la contrattazione integrativa - anche a livello locale - può aggiungere particolari norme o deroghe, ma sinceramente nel settore pubblico (ministeri o enti locali) non ho mai sentito parlare di questi famigerati 4 giorni.
Il contratto agenzie fiscali è questo: art. 48 CCNL
www.aranagenzia.it/
e parla chiaramente di frequenza o comunque preparazionedegli esami. Quindi devi insistere sul discorso della preparazione.
Siccome 150 ore in soldoni sono un mese e qualche giorno di permessi, occorre insistere per aver almeno una settimana di permessi prima di ogni esame (supponendo di sostenerne 5 l'anno) e quindi ribadire strenuamente il diritto (sancito nero su bianco) alla preparazione dell'esame. Poi, tanto per fargli un dispetto, io chiederei anche gli 8 giorni che spettano per legge il giorno che coincide con il giorno esame, extra rispetto alle 150 ore.

fino adesso gli 8 giorni sono l'unica cosa che ho ottenuto!!!

Ti parlo di 4 giorni in quanto la mia amministrazione ha così recepito il D.P.R. che concede le 150 ore. Ogni amministrazione, d'altronde, ne pone l'applicazione plasmandola alle proprie esigenze. La parte contestabile (indipendentemente dal numero dei giorni) è che la P.A. non può rifiutarsi di concederti tali diritti. Però, è da sottolineare che parliamo di università telematica. Pertanto, venendo meno il requisito di frequenza delle lezioni durante l'orario di lavoro (il motivo di nascita del permesso di 150 ore), rimane l'obbligo di concederti adeguati permessi per preparare l'esame.

Io ho fatto la richiesta mi hanno chiesto una serie di certificati e non mi hanno fatto nessun problema.

beata te, io niente assolutamente. rimango un caso isolato!! a gennaio ci sarà da rifare domanda e ho perso le speranze!!

danila78, 31/05/2011 19.29:

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A me han detto in via informale che per le telematiche non li danno... non volevo dirlo nemmeno io al lavoro che volevo completare gli studi..quindi per ora faccio senza e mi spreco delle ferie... ma sarò fuorii di testa???

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Mi sposto qui...
Beh, dipende se lavori nel settore pubblico o privato.
Nel pubblico i permessi toccano per legge in base a graduatorie annuali.
Figurati che quest'anno il mio Ministero per il Distretto di Milano aveva messo a concorso 50 permessi studio e siccome noi dipendenti statali, a causa del blocco delle assunzioni che dura da ormai 10 anni siamo tutti dei vecchioni , hanno ricevuto soltanto 40 domande. Cioè non ci sono più studenti tra gli statali...
Hanno riaperto il bando perchè i posti non assegnati non possono essere persi e quindi li davano pure a quelli che facevano il corso taglio e cucito (scherzo, intendo anche a corsi non universitari tipo corsi di formazione aventi finalità di accrescimento culturale).
Nel privato è un'altra faccenda, naturalmente...

monica.2012, 08/10/2012 16.44:

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Ciao,
volevo ricordare a tutti coloro che sono interessati, che è ora di fare la richiesta delle 150 ore per il Diritto allo Studio! Non ci sono ancora le comunicazioni sul sito dell'Università, ma io ho già ricevuto il bando dalla mia Azienda e i tempi per fare la domanda sono molto stretti.
Ciao a tutti

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Non so in quale azienda lavori, ma purtroppo con il decreto Brunetta le 150 ore vengono formalmente ocncesse dall'Amministrazione ma poi nella pratica non si riesce più ad usufruirne.
Io quest'anno ho vinto il bando ma non sono riuscita a fare manco un'ora perchè non posso dimostrare la "frequenza" effettiva di lezioni universitarie durante l'orario di lavoro.
Purtroppo i report del Virtual C@mpus non servono e non vengono accettati dalla mia amministrazione in quanto si tratta di lezioni registrate che possono essere fruite in qualunque orario.
Il decreto dice che i permessi studio possono essere concessi solo se si riesce a dimostrare che le lezioni si svolgono inderogabilmente durante l'orario di lavoro e non possono essere ripetute/fruite in altri orari.
Poi, ovviamente, le regole cambiano da amministrazione ad amministrazione e ognuno interpreta il decreto come gli pare.

Io lavoro in Direzione Generale dell'Azienda Ulss. L'anno scorso anzichè 150 ore me ne sono state riconosciute 130, quest'anno ho rifatto la domanda, la comunicazione non l'ho ancora ricevuta, ma spero vada tutto bene. Al bando ho allegato i giorni usufruiti per studio precedentemente agli esami, che vengono codificati con un codice ah hoc. Mi auguro vada bene anche quest'anno. La risposta la riceverò a fine ottobre.
Ciao

Boh, più interloquisco su questo argomento con impiegati pubblici di diversi enti più scopro di quelle assurdità allucinanti...
Eppure la legge sulle 150 ora è una legge nazionale che dovrebbe essere uguale per tutti e le differenze sono dovute solo a piccoli accordi integrativi di settore che vengono stipulati per comparto.
Le ore sono 150 e non sono riducibili. Se poi uno ne fa di meno durante l'arco dell'anno sono fatti suoi e le perde e non può più usufruirne. Non è l'amministrazione che "sega" le ore dicendo che a suo piacimento ne dà di meno di quelle previste dalla legge.
La domanda si fa a fine anno per l'anno successivo, tranne alcune deroghe stabilite per agevolare chi si iscrive all'ultimo momento a qualche corso. Ad esempio nel mio settore la domanda per l'anno dopo si fa entro fine novembre, con deroga al 31 dicembre e ulteriore deroga massima, se ricorrono alcuni presupposti, al 15 marzo dell'anno in cui si dovrebbero fruire i permessi. Dopo il 15 marzo non si può più presentare domanda per l'anno in corso.
Il parere ARAN che vieta la concessione dei permessi studio ai non frequentanti è vincolante per tutte le pubbliche amministrazioni, incluse quelle locali come la Usll.
Quindi regna la confusione più totale su questo argomento