La Marconi su "Il Sole 24 Ore": è il primo ateneo "telematico" per numero di professori incardinati

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Su Il Sole 24 Ore di oggi 11 Maggio 2016 (Scuola24 Il quotidiano della Formazione, dell'Università e della Ricerca), un articolo segnala l'UniMarconi come il primo ateneo telematico con il maggiore numero di professori incardinati, e sottolinea il grande impegno dell’Università a livello internazionale grazie all’accreditamento dei suoi corsi, come unico ateneo italiano, negli Stati Uniti.

La Marconi è stata definita "telematica virtuosa" in un articolo recente di Repubblica, il problema è il silenzio legislativo sulle telematiche scarse che hanno aperto corsi di laurea che il MIUR non aveva approvato usando il TAR e che non hanno docenza: la Giannini ha tenuto bassi i requisiti di assunzioni per le telematiche e la Marconi che ha fatto sforzi in vista di una regolamentazione decente è stata penalizzata tantissimo.
E' ora che il MIUR prenda delle decisioni fatte come si deve e che ho già esposto in un altro topic quasi un anno fa.

1) Il MIUR trasforma le telematiche buone in tradizionali con didattica telematica e così vincono tutti. Le buone salgono di rango e quelle scarse possono continuare a fare quello che vogliono (inutile specificare cosa).

2) Il MIUR toglie l'accreditamento alle telematiche scarse. La soluzione migliore che ci riabiliterebbe davanti al mondo (11 telematiche in un paese non si sono mai viste) ma che però causerebbe molti ricorsi e problemi legali, secondo me vorrebbero farlo anche loro ma non ne hanno il coraggio.

3) Il MIUR costringe alla fusione le telematiche scarse con le telematiche buone sotto la guida di queste ultime, in questo modo per lo studente non cambierebbe niente (stessa retta e stesse sedi), solo il nome dell'università.

Il fatto è che le "telematiche" (parola che metto sempre virgolettata perché sono pubbliche non statali come la Cattolica e la Bocconi con didattica diversa) non solo sono tante, ma immatricolano pure un sacco.
Arrivati a questo punto il MIUR ha avuto "paura" a intervenire per evitare ricorsi di tutti i tipi.
Il problema adesso è capire cosa ce ne facciamo dell'aggettivo "virtuoso" se le "non virtuose" possono fare quello che vogliono.
Le soluzioni sono due: o arriva un Governo che vuole fare piazza pulita, e in quel caso affronteremmo la cosa abbastanza sereni rispetto ad altri, o spetta a noi differenziarci a livello di serietà, facendolo notare con insistenza attraverso l'ASUM, che attualmente è ferma.

Quello che non riesco a capire è come mai la Marconi non pubblicizza i risultati raggiunti.
Viene valutata positivamente dall'ANVUR = tutti zitti.
Vince il premio best elearning solution in Russia = tutti zitti.
Si posiziona in alto nella classifica U-Multirank in barba a tante statali e private = tutti zitti.
Viene accreditata in USA = un articolo striminzito.
Penso che se un'altra telematica avesse raggiunto i risultati della Marconi l'avrebbe fatto sapere a mezzo mondo attraverso tutti i canali possibili (internet, TV, giornali, ecc.).

Mi sa che il Rettore dell'uniMarconi punti alla qualità e non alla mole degli iscritti. Tuttavia, credo che se puntasse un po' di più sula pubblicità (le basi come ha detto Iuzzolino ci sono) non farebbe male.

E lo diciamo da un bel po'di tempo che la Marconi si sponsorizza male.

Dovrebbe sponsorizzare soprattutto i riconoscimenti che ha avuto e che avrà, cosa che purtroppo, non fa.

Iuzzo e in particolare Salvatore hanno scritto cose sacrosante, il problema rimane sempre lo stesso: noi siamo studenti ed ex discenti e non possiamo sapere cosa succede nella stanza dei bottoni, quali sono i piani e come l'ateneo si muoverà.
Nel nostro piccolo possiamo solo appoggiare l'università e cercare di aiutare i marconiani come noi in difficoltà.
In particolare sono d'accordo sul fatto che bisognerebbe creare una pagina dedicata ai traguardi raggiunti, l'avevamo già detto qui:

unimarconi.freeforumzone.com/d/11262334/Commenti-sul-restyling-di-www-unimarconi-it-/discussi...

Da una parte è vero che ai potenziali studenti interessa il parere di chi ha frequentato un ateneo (la sezione sulle testimonianze è OK, ma non se ne sentiva il bisogno), dall'altra bisognerebbe differenziarci da altre "telematiche".
Come dico da sempre, la nostra "corsa" dovrebbe essere su private prestigiose come la Cattolica e la Bocconi, non su private "telematiche" di poco conto.

Concordo con Davide, la Marconi riassumendo al massimo è una privata. Noi ci siamo iscritti ad una privata, che utilizza un metodo diverso di insegnamento: online - lasciamo stare che in Italia la qualità delle infrastrutture internet è pessimo - ma da la possibilità di usufruire di "incontri virtuali" con tutor o professori per esporre i propri dubbi e domande.

Davide, 26/05/2016 18.26:

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Iuzzo e in particolare Salvatore hanno scritto cose sacrosante, il problema rimane sempre lo stesso: noi siamo studenti ed ex discenti e non possiamo sapere cosa succede nella stanza dei bottoni, quali sono i piani e come l'ateneo si muoverà.
Nel nostro piccolo possiamo solo appoggiare l'università e cercare di aiutare i marconiani come noi in difficoltà.
In particolare sono d'accordo sul fatto che bisognerebbe creare una pagina dedicata ai traguardi raggiunti, l'avevamo già detto qui:

unimarconi.freeforumzone.com/d/11262334/Commenti-sul-restyling-di-www-unimarconi-it-/discussi...

Da una parte è vero che ai potenziali studenti interessa il parere di chi ha frequentato un ateneo (la sezione sulle testimonianze è OK, ma non se ne sentiva il bisogno), dall'altra bisognerebbe differenziarci da altre "telematiche".

Noi discutiamo, parliamo e soprattutto proponiamo idee: può anche darsi che qualcuna verrà realizzata, no?

Come dico da sempre, la nostra "corsa" dovrebbe essere su private prestigiose come la Cattolica e la Bocconi, non su private "telematiche" di poco conto.

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La nostra università già si differenzia dalle altre telematiche per un punto fondamentale: nessuna delle "private" ha avuto così tanti riconoscimenti, premi e soprattutto è stata valutata positivamente dal MIUR.... Le altre università "telematiche" se le sognano, salvo miracoli, queste cose.

temi.repubblica.it/le-guide-universita-2016-2017/2016/06/27/studiare-sul-web-le-buone-...
ecco un buon articolo di repubblica sulle telematiche

Non me ne voglia bertodav che pensava di segnalare un link interessante. Io sono sempre stato contrario a questo genere di articoli perchè non puoi dire: "ecco com'è fatta l'università telematica ed ecco chi sono i suoi studenti".
In questi anni abbiamo visto che ci sono telematiche che non dovevano neppure nascere perchè organi di controllo volevano bloccarle, telematiche senza docenza e ricerca, telematiche valutate negativamente dall'ANVUR e dalla Commissione Ministeriale di qualche anno fa, telematiche al centro di problemi per la bancarotta del loro ente fondatore, telematiche che costano più di 20.000 euro con la scusa di campus che non servono a nessuno, telematiche che hanno aperto corsi a colpi di TAR perchè erano troppo scadenti e non avrebbero potuto, telematiche al centro di problemi per esami farsa e telematiche con esami a crocette.
Dobbiamo metterci in testa e mettere in testa a tutti che le telematiche non sono tutte uguali, ci sono telematiche serie e poco serie e non puoi venirmi a dire che la Marconi e le altre 10 sono "l'università telematica".
Un'ultima cosa: io non ho mai studiato on line, preferirei che questo sia chiaro. Ho cercato una buona privata nella mia città che non fosse troppo costosa e ho sempre studiato sui libri.
Scusate, non è uno sfogo, se leggete bene vi accorgerete che sono dati di fatto.

Un articolo del genere deve per forza essere generalista e ha centrato le principali motivazioni per cui sono nate e prosperano le telematiche.

Cioè?

Il fatto di avere più sessioni d'esame, le possibilità per gli studenti lavoratori, per chi ha difficoltà nel raggiungere fisicamente le sedi per problemi deambulatori, la possibilità di incontrare i docenti online, il fatto di poter evitare spostamenti materiali per assistere alle lezioni, nessuno o quasi vincoli d'orari

D'accordo al 100%, diciamo che io la vedrei anche da un punto di vista leggermente diverso.
Le università "telematiche" sono nate grazie a una risoluzione dell'Unione Europea emanata il 13 luglio 2001 con cui gli stati membri venivano incoraggiati ad esprimere nuovi metodi e approcci di apprendimento e anche grazie ad iniziative del Parlamento Europeo e del Consiglio.
Noi abbiamo risposto due anni dopo con la legge finanziaria che ha aperto la strada a questo nuovo tipo di ateneo, il problema è che, quando l'UE auspicava una svolta in tal senso, non poteva immaginare che in Italia si sarebbe creato un vero e proprio, passatemi il termine, casino epocale.
Negli altri stati membri sono presenti due, al massimo tre "telematiche", molto spesso addirittura una soltanto.
Questa proliferazione di università "a distanza" ha costretto il MIUR a "metterci una pezza" nel 2013, vietando nuove aperture (in effetti ci sarebbe stata la fila).
In Italia è presente un'anomalia che fa sentire a disagio addetti ai lavori, studenti e, suppongo, la stessa UE: una "telematica" va bene, due ancora meglio, tre sarebbe il numero perfetto... ma undici "telematiche" in un paese che non è certo grosso come la Russia... qual è esattamente il senso visto che tutte hanno sedi esterne e anche solo una poteva ricoprire interamente il suolo nazionale?
Bisogna ammettere punto primo che UniMarconcino non ha tutti i torti e punto secondo che siamo di fronte a un'anomalia che andrebbe risolta con revoche di accreditamenti o fusioni.
A questo uno potrebbe rispondere: "Più scelta, più qualità"... sì... solo che per ora non sembra che sia così.

D'accordo con Unimarconcino: le telematiche dovrebbero essere riformate perchè troppe sono di livello basso. Non è possibile nel 2016 ottenere una laurea in giurisprudenza, economia o ingegneria con dispense e crocette, ormai lo sa tutta Italia.
Riguardo l'interessante post di Davide volevo far notare che ultimamente molte statali stanno aprendo corsi on line: le telematiche che non riusciranno a stare al passo verranno spazzate via.

Iuzzolino, 8/3/2016 3:00 AM:

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D'accordo con Unimarconcino: le telematiche dovrebbero essere riformate perchè troppe sono di livello basso. Non è possibile nel 2016 ottenere una laurea in giurisprudenza, economia o ingegneria con dispense e crocette, ormai lo sa tutta Italia.

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Esatto, chi non è d'accordo su questo punto ha qualche problemino, diciamo.
Poi comunque sfugge la notizia principale del topic: "La Marconi è il primo ateneo 'telematico' per numero di professori incardinati"... penso che sappiate cosa significa... vuol dire che indice concorsi e assume, cioè che si comporta da università.

Iuzzolino, 8/3/2016 3:00 AM:

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Riguardo l'interessante post di Davide volevo far notare che ultimamente molte statali stanno aprendo corsi on line: le telematiche che non riusciranno a stare al passo verranno spazzate via.

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Non è un discorso facile da affrontare, sicuramente in futuro ci torneremo.