Volevo intervenire in merito alla presunta differenza antropologica tra medici e giuristi.
Sul fatto che tantissimi esperti in ambito di chirurgia vedano come fumo negli occhi gli studenti di diritto o, "peggio", gli avvocati penso che sia cosa assodata. Quando prima di un'operazione ho detto che ero studente di giurisprudenza un anestesista ha girato la testa dall'altra parte in modo scherzoso dicendo, testuali parole: "Ci aspettano fuori dagli ospedali con le denunce in mano".
Comunque io tenderei a non generalizzare troppo, anche se qualcosa di vero c'è in quello che dite: secondo me l'educazione universitaria in campo medico è qualcosa che entra nella tua vita in modo prorompente fin da subito (ed ecco spiegato lo stress a cui fa riferimento l'articolo), loro infatti sono portati alla pratica immediatamente; il giurista invece viene educato in modo diverso: tanta teoria e poca pratica, per noi la selezione avviene dopo, nell'ambito del lavoro.
A margine e forzando il discorso si potrebbe paragonare il medico all'avvocato e il chirurgo al magistrato.