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Report shock: il 15% degli studenti di medicina ha pensato al suicidio

Ultimo Aggiornamento: 05/01/2016 20:31
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06/12/2015 12:06

Uno studente in medicina su 7 (15%) ha considerato l'idea del suicidio, uno su 3 ha sperimentato problemi di salute mentale. Ecco i risultati della ricerca shock.

[IMG]http://i66.tinypic.com/22dqxd.jpg[/IMG]

Uno studio dai risultati alquanto preoccupanti quello condotto da Student Bmj: 1 studente di medicina su 7 ha pensato al suicidio. 1 su 3 ha sperimentato problemi di salute mentale. Non proprio una ricerca confortante per coloro che si apprestano o studiano già medicina. Student BMJ ha condotto lo studio in base ad un campione del 2% su tutti gli studenti UK del settore. Uno su 4 si è rifugiato nell’alcol, ubriacandosi almeno una volta a settimana (il dato è del 18% fra la popolazione generale dai 16 ai 24 anni), più di 1 su 10 ha assunto droghe almeno una volta. L’8% ha preso sostanze per migliorare le performance e superare gli esami. Il 30% degli studenti in medicina intervistati, ha ricevuto assistenza psicologica durante gli anni in università e il 15% ammette di aver pensato al suicidio.
Secondo quanto filtra, le principali motivazioni che spingono l’aspirante medico ad intraprendere questa serie di comportamenti sono lo stress e la pressione in un ambiente iper competitivo come quello della sanità. Non è un caso se spesso e volentieri siamo testimoni di ricerche di lavoro che rasentano il ridicolo: un posto su 4000 candidati. In Italia è realtà. Non proprio notizie confortanti.

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07/12/2015 02:55

Re:
Davide, 06/12/2015 12:06:

Non è un caso se spesso e volentieri siamo testimoni di ricerche di lavoro che rasentano il ridicolo: un posto su 4000 candidati. In Italia è realtà. Non proprio notizie confortanti.



Ma è quello che ho detto io qui quasi un anno fa!!!!!!!!! [SM=g1944682]

unimarconi.freeforumzone.leonardo.it/d/10878124/Test-d-ingresso/discussi...

Iuzzolino, 01/02/2015 03:02:

Ma poi tutti sti scannamenti per 2 posti da primario? Gli altri cosa fanno?

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07/12/2015 16:03

Il dato che solo 1/10 ha assunto delle droghe penso sia falsato.



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[SM=p1944843]

Comunque io ho conosciuto tantissimi studenti di medicina e medici ed è raro trovare qualcuno che in quel campo sia veramente equilibrato.
Ego mostruoso, comportamenti da sacerdoti in stile pezzo grosso fantozziano, vanitosi, a voltre strafottenti, superbi e menefreghisti verso tutti tranne che gli studenti di diritto verso i quali provano astio più che motivato visto che se non ci fosse la legge potrebbero fare quello che vogliono perchè spesso decidono loro chi deve vivere e chi morire.
Odiano la giurisprudenza e la legge ma ricorrono ai ricorsi quando perdono il concorso e la cosa più triste è che il 90% prova ad entrare in facoltà perchè ha visto quella cretinata del Dr. House o crede di vivere avventure erotiche come quelle di Grey's Anatomy.
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08/12/2015 12:55

Ciao io lavoro con medici ogni giorno e ti posso assicurare che è un luogo comune...anzi a volte qualcuno si "abbassa" la cresta da "vola a 3 metri da terra" e nascono coloriti dibattiti sugli ultimi provvedimenti. Ho conosciuto aspiranti avvocati molto più saccenti e petulanti oltre che boriosi. I medici giovani sono generalmente più alla mano di quelli più anziani. Si va fuori alle cene e con qualcuno a bere il caffè in pausa. Per fortuna non tutti fanno distinzioni di categoria, e non tutti sono classisti. Forse proprio perché si lavora a contatto tutto il giorno e si vede di tutto ( altro che grey's anatomy che fa vedere medici soltanto e che sembra che le altre figure professionali non esistano) si instaura anche complicità che in altri ambiti non sarebbe possibile. Anzi ti posso dire che è bello quando mi dicono: " e allora quando discuti la tesi? Guarda che poi si festeggia". Non tutti i superiori ti direbbero una frase così. E non avrei mai pensato che un medico si abbassasse a chiedermi un chiarimento in materia di diritto...loro che sanno sempre tutto [SM=g1944682] [SM=g1944682]



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08/12/2015 13:13

Forse bisogna fare distinzione fra medici e chirurghi.
Ad esempio il nostro medico di famiglia e cordialissimo e ci segue in modo amorevole ma se devi operarti la prima botta può arrivare fino a 500 euro anche solo per il primo colloquio e poi non vieni neanche seguito.
Comunque continuo a chiedermi perchè c'è questa voglia di provare la carriera medica per pochissimi posti. Cosa fanno tutti quei ragazzi che non entrano in ospedale una volta finite le case di cura? Per strada?
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08/12/2015 13:38

Volevo intervenire in merito alla presunta differenza antropologica tra medici e giuristi. [SM=g1944725]
Sul fatto che tantissimi esperti in ambito di chirurgia vedano come fumo negli occhi gli studenti di diritto o, "peggio", gli avvocati penso che sia cosa assodata. Quando prima di un'operazione ho detto che ero studente di giurisprudenza un anestesista ha girato la testa dall'altra parte in modo scherzoso dicendo, testuali parole: "Ci aspettano fuori dagli ospedali con le denunce in mano". [SM=g1944682]
Comunque io tenderei a non generalizzare troppo, anche se qualcosa di vero c'è in quello che dite: secondo me l'educazione universitaria in campo medico è qualcosa che entra nella tua vita in modo prorompente fin da subito (ed ecco spiegato lo stress a cui fa riferimento l'articolo), loro infatti sono portati alla pratica immediatamente; il giurista invece viene educato in modo diverso: tanta teoria e poca pratica, per noi la selezione avviene dopo, nell'ambito del lavoro.
A margine e forzando il discorso si potrebbe paragonare il medico all'avvocato e il chirurgo al magistrato. [SM=g2481148]
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08/12/2015 14:15

Ho conosciuto tanti medici, ma ben pochi fanno realmente il loro dovere. Ce ne sono alcuni, soprattutto quelli che lavorano presso le cliniche private, che tendono a guardare solo l'aspetto economico della questione.... Non hanno alcun etica professionale, cioè, se li paghi bene, ok....
Con questo, non voglio fare tutto un'erba un fascio, perchè ho anche conosciuto dei medici di coscienza che addirittura, cosa rarissima, facevano le notti accanto ai malati gravi o curavano anche la gente gratis.
Lo stesso vale per gli avvocati: infatti, ce ne sono alcuni che lavoravo onestamente e non ti presentano parcelle stratosferiche, ma ce ne sono degli altri che anche se vai da loro per chiedere un semplice consiglio legale, si fanno pagare profumatamente.
Davide con quale criterio hai paragonato il chirurgo al magistrato? Me lo spieghi?
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08/12/2015 15:08

Comunque l'anestesista non ha sbagliato. Nei grossi ospedali soprattutto gli avvocati sono alle porte delle sale urgenze e pronti soccorsi per carpire possibili "clienti" tra i pazienti...l'avvocato vive di carne arrabbiata, il dottore di carne ammalata...qualcosa in comune c'è [SM=g1944742]



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08/12/2015 15:15

Sì, Francesca hai ragione, su questo sono pienamente d'accordo con te. Però, ripeto, non ho capito bene con quale criterio Davide abbia paragonato il chirurgo al magistrato... L'analogia tra medico generale e avvocato è palese ed è stata "enunciata" anche da te, ma la similitudine tra chirurgo e magistrato sinceramente mi è poco chiara.
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08/12/2015 15:21

Re:
Iuzzolino, 08/12/2015 13:13:

Forse bisogna fare distinzione fra medici e chirurghi.
Ad esempio il nostro medico di famiglia e cordialissimo e ci segue in modo amorevole ma se devi operarti la prima botta può arrivare fino a 500 euro anche solo per il primo colloquio e poi non vieni neanche seguito.
Comunque continuo a chiedermi perchè c'è questa voglia di provare la carriera medica per pochissimi posti. Cosa fanno tutti quei ragazzi che non entrano in ospedale una volta finite le case di cura? Per strada?




Per rifarmi al discorso: il medico di base come ruolo sta subendo profonde trasformazioni in questi ultimi tempi, da "tuttologo" delle decadi precedenti a "prescrittore" nel periodo odierno. Sta nascendo una figura che tenta di avvicinarsi all'utente aiutandolo nella prenotazione dell'esame senza ricorrere al CUP, il progetto parte a breve con la ULSS di Belluno. Ma pochi medici di base visitano il paziente veramente al giorno d'oggi.
Lo fa lo specialista, in libera professione o intra moenia o in studio. 500 euro non ho mai sentito, io ho chiesto un consulto a un noto primario di Chirurgia di Padova che ha insegnato anatomia ai miei dottori in radiologia che provenivano dall'università di Padova, che per la prima visita ha chiesto la metà, ovviamente in regime di libera professione.
Comunque detto ciò il problema del sovrannumero di studenti è generale. C'è troppo di tutto.



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08/12/2015 15:23

FRANCESCA.TRETTO, 08/12/2015 15:08:

Comunque l'anestesista non ha sbagliato. Nei grossi ospedali soprattutto gli avvocati sono alle porte delle sale urgenze e pronti soccorsi per carpire possibili "clienti" tra i pazienti...l'avvocato vive di carne arrabbiata, il dottore di carne ammalata...qualcosa in comune c'è [SM=g1944742]


Hehehe.
Io ho studiato qualcosa sulla reponsabilità medica sia in ambito civilistico sia penalistico e ci sono delle tabelle precise per capire se una persona ha patito delle menomazioni tali da ottenere un risarcimento.
A occhio mi pare che riuscirci sia veramente difficile, succede in quei casi in cui rimuovono parti sane, giusto per fare un esempio.

salvatore @, 08/12/2015 14:15:

Davide con quale criterio hai paragonato il chirurgo al magistrato? Me lo spieghi?


Era solo un ragionamento divertente sull'importanza delle figure, infatti ho specificato che si trattava di un discorso forzato. [SM=g1944682]
Generalmente quando vuoi risolvere un problema fisico vai dal medico esattamente come quando vuoi risolvere un problema inerente ai tuoi diritti vai dall'avvocato, ma spesso in campo medico e sempre in campo giuridico sono il chirurgo e il magistrato che ci mettono una pezza. [SM=g1944738]
Comunque, per quanto concerne i pagamenti agli avvocati e con qualche reminiscenza di procedura civile, ricordo che c'è una determinazione molto precisa che è stata prevista prima dalla legge Bersani (248/2006) e poi dalla legge 27/2012, ci sono anche dei parametri nati con decreto ministeriale, per cui chi conosce veramente la legge difficilmente si fa fregare da avvocati che chiedono più di quello che meriterebbero.
Non so se si può dire la stessa cosa per i medici...
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08/12/2015 15:34

In teoria è come dici tu ed ossia che gli avvocati hanno un minimo e un massimo che possono chiedere al cliente, ma in realtà, non è sempre così: una volta, un avvocato, un mio parente, per inviare dieci raccomandate uguali chiese un milione di lire e con questo ho detto tutto! Però, ti ripeto, non tutti gli avvocati son uguali: ci sono anche degli avvocati onesti, ci mancherebbe!
La stessa cosa vale per i medici.... ci sono medici che chiedono il giusto ai loro pazienti, ma altri che anche per dire "A" chiedono cifre astronomiche.
I magistrati invece, percepiscono uno stipendio fisso dallo Stato e dovrebbero essere, in generale, più onesti.
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08/12/2015 19:58

Re: Re:
FRANCESCA.TRETTO, 08/12/2015 15:21:

Per rifarmi al discorso: il medico di base come ruolo sta subendo profonde trasformazioni in questi ultimi tempi, da "tuttologo" delle decadi precedenti a "prescrittore" nel periodo odierno. Sta nascendo una figura che tenta di avvicinarsi all'utente aiutandolo nella prenotazione dell'esame senza ricorrere al CUP, il progetto parte a breve con la ULSS di Belluno. Ma pochi medici di base visitano il paziente veramente al giorno d'oggi.
Lo fa lo specialista, in libera professione o intra moenia o in studio. 500 euro non ho mai sentito, io ho chiesto un consulto a un noto primario di Chirurgia di Padova che ha insegnato anatomia ai miei dottori in radiologia che provenivano dall'università di Padova, che per la prima visita ha chiesto la metà, ovviamente in regime di libera professione.
Comunque detto ciò il problema del sovrannumero di studenti è generale. C'è troppo di tutto.


500 euro per fortuna non si sentono spesso ma ogni tanto vengono chiesti, fidati.
Un consulto da un ottimo chirurgo (per ottimo intendo a livello internazionale) sta sui 300, alcuni pazzi chiedono 500 senza battere ciglio.
Bella la risposta sul sovrannumero di studenti che colpisce tutte le professioni, a questo non avevo pensato! Però io continuo a chiedermi: ammesso che mi laurei in medicina cosa faccio se non riesco a entrare in ospedale? Quanti primari ci saranno in un ospedale e quanto personale? Non è una follia iscriversi a medicina oggigiorno?

Per Davide: secondo me la differenza fra il medico e l'avvocato è che l'avvocato è un libero professionista e se sbaglia paga di tasca sua e di brutto, un medico fa parte della pubblica amministrazione a meno che non lavori in una clinica privata e se sbaglia paghiamo tutti con le nostre tasse. [SM=g1944708]
[Modificato da Iuzzolino 08/12/2015 19:58]
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08/12/2015 20:32

Ti adatti a fare qualcos'altro, come si adatta il laureato in giurisprudenza o ingegneria che si adatta a lavorare ai mercati generali...
Nella vita conta molto anche la fortuna. Non saprei che facoltà consigliare a un ragazzo oggigiorno, poichè nessuno può essere sicuro di trovare il lavoro per cui studia.



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08/12/2015 20:39

Iuzzolino, 08/12/2015 19:58:

Per Davide: secondo me la differenza fra il medico e l'avvocato è che l'avvocato è un libero professionista e se sbaglia paga di tasca sua e di brutto, un medico fa parte della pubblica amministrazione a meno che non lavori in una clinica privata e se sbaglia paghiamo tutti con le nostre tasse. [SM=g1944708]


Non intendevo vederla da quel punto di vista, hehe, comunque non è esattamente così: se un chirurgo sbaglia e lo fa in modo grave viene perseguito penalmente e ti assicuro che non si contano i casi di domiciliari negli ultimi anni.
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Re:
FRANCESCA.TRETTO, 08/12/2015 20:32:

Ti adatti a fare qualcos'altro, come si adatta il laureato in giurisprudenza o ingegneria che si adatta a lavorare ai mercati generali...
Nella vita conta molto anche la fortuna. Non saprei che facoltà consigliare a un ragazzo oggigiorno, poichè nessuno può essere sicuro di trovare il lavoro per cui studia.



Però questa risposta non mi convince molto perchè mentre se sei un avvocato e il lavoro latita puoi comunque trovare qualche cliente e andare in tribunale se sei un chirurgo che non ottiene il posto in ospedale puoi solo aprire uno studio, sperare che qualcuno venga da te e dare consulti.
Poi voglio vedere chi ti contatta per consulti se non hai nessun contatto con l'ospedale. [SM=g1944686]
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21/12/2015 21:14

Non vorrei sbagliarmi e invito Francesca a correggerci visto che sicuramente sull'argomento ne sa più di noi: secondo me tutti gli specializzandi che passano la specializzazione hanno diritto a operare negli ospedali, quindi i chirurghi che ce la fanno sono a posto.
I medici invece vivono di consulti e possono prescrivere medicine e questo caro Iuzzolino non è poco.
Il medico senza specializzazione può trovare occupazione ad esempio come sostituto (tranne che in odontoiatria, radiologia e anestesiologia) o lavorare in qualità di medico di continuità assistenziale (ex guardia medica).
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22/12/2015 15:23

viaggio tra le specializzazioni più appetibili dopo medicina e chirurgia
Ho trovato un articolo interessante che smonta alcuni punti di vista sulla scarsa possibilità di occupazione dopo la laurea in medicina.

www.repubblicadeglistagisti.it/article/medicina-2015-quali-chance-dopo-l...

Cosa vi devo dire: beato chi ci è riuscito!

Comunque la recente normativa in fatto di turni europei e assicurazioni colpa grave sta mettendo i bastoni tra le ruote non solo al personale medico, e non di poco [SM=g1944853] [SM=g1944732] [SM=g1944729]



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22/12/2015 19:56

A proposito di turno europeo...
www.sanita24.ilsole24ore.com/art/sentenze/2015-12-02/indennita-turno-anche-riposi-compensativi-caso-una-ao-piemontese-100801.php?uuid=ACsr1VlB&refr...



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