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12/05/2011 20:44 | |
Brescia, domande su sesso e aborto per un posto all'Aler: è polemica
La denuncia di Mirko Lombardi, consigliere Aler e membro Sel: «Violata direttiva europea»
Sotto accusa i test utilizzati dalla società che ha gestito la selezione
MILANO - «Nella sua attività sessuale ha problemi o disturbi?». «Ha mai tentato il suicidio?». «Ha mai avuto aborti?». «Ha avuto vere e proprie esperienze sessuali con persone del suo stesso sesso?». A queste e ad altre domande simili hanno dovuto rispondere i trenta candidati a un posto di dirigente dell'Aler di Brescia, lo scorso febbraio. Lo denuncia ora Mirko Lombardi, consigliere del Cda dell'Aler di Brescia, nonché segretario cittadino di Sel, spiegando che la selezione era stata affidata alla Cispel Lombardia, una società che fornisce servizi ed assistenza alle aziende pubbliche. «Quello che è avvenuto è un fatto molto grave» ha detto Lombardi.
LE DOMANDE - Ora i «reattivi psicologici a risposta multipla» che davano ai candidati la possibilità di barrare uan casella tra una decina di opzioni (che per esempio nel caso del sesso spaziavano da «non ho avuto nessuna esperienza sessuale completa» o «la mia vita sessuale si limita alla masturbazione» o «la mia vita sessuale» è «completamente soddisfacente») finiranno probabilmente in Procura. «Credo - ha detto Lombardi - che l'Aler sia parte lesa, che deve assolutamente portare alla Procura della Repubblica ciò che è accaduto: la società alla quale era stata affidata la selezione del dirigente tecnico dell'Aler di Brescia, la Cispel, ha utilizzato, attraverso il suo psicologo, dei test che sono vietati dalla legge, perché attengono la verifica clinica dello stato psicologico della persona e fanno domane sulla preferenza sessuale, sul fatto d'aver avuto aborti, sull'aver tentato il suicidio, sulle pratiche erotico-sessuali».
«VIOLATA ALA DIRETTIVA EUROPEA»- E quindi spiega: «Cose che una direttiva europea recepita dalla legge italiana, vieta come forma d'indagine e di discriminazione nella selezione del personale. La selezione fatta, ad oggi, secondo me non è più valida perché è inficiata dal lavoro di Cispel Lombardia che ha un rilievo penale. Chiediamo inoltre le dimissioni del direttore della Cispel che era parte della commissione esaminatrice e quindi ha una responsabilità molto precisa e molto diretta. Poi io ricorrerò al Commissario Europeo alla libertà, che è quello che segue con precisione queste procedure». Il Presidente dell'Aler Ettore Isacchini ha commentato: «Procederemo a verifiche».
Fonte: Corriere
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Argomento interessante, studiato anche in Diritto Costituzionale |