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La beffa dei diplomi nella scuola fantasma: "In Abruzzo a rischio quattrocento lauree"

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2016 12:22
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21/05/2016 17:52

Nel mirino i titoli conseguiti all’ateneo di Chieti da chi proveniva da un istituto di Fermo

Sull'attestato incorniciato con eleganza c'è l'ovale con la suora santa, Francesca Saverio Cabrini, l'immancabile motto latino, ... facit aspera plana, e in basso a destra tre righe minuscole che rivelano che il documento è falso: "Disposizione di autorizzanda istituzione del ministero della Pubblica istruzione". Quell'"autorizzanda" non è mai diventato "autorizzata" e l'istituzione - il Social college di Fermo - ha chiuso bottega alle prime indagini di magistratura. Oggi, a causa di questa scuola abusiva che ha rilasciato negli anni Novanta inutilizzabili diplomi di assistente sociale, 411 lauree andranno al macero. E 411 laureati scopriranno di avere in mano solo un titolo valido di terza media, visto che il diploma è una truffa e la laurea conseguente in Scienze sociali è stata ottenuta con crediti scaturiti da un foglio senza valore.

Il pasticcio brutto assai dell'università Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara - 26mila iscritti, 53 corsi di laurea - è riemerso dal silenzio degli archivi dopo vent'anni e nel mezzo di un conflitto che sta avvelenando aule e segreterie. Il post-Cuccurullo, potente e generoso rettore per quindici stagioni di vacche grasse, con l'insediamento del medico Carmine Di Ilio si è trasformato in un Vietnam di scontri, denunce anonime e firmate, tagli al bilancio. Solo il direttore generale Filippo Del Vecchio ne ha accumulate sessanta, di denunce: estorsione, abuso d'ufficio, violazione della privacy. Trentotto sono diventate procedimenti giudiziari, i primi otto sono stati archiviati.

La faida della D'Annunzio ha trovato la coppia che oggi governa - rettore Di Ilio-dg Del Vecchio, vicini al Pd - stringere un corpo a corpo con un instancabile sindacalista interno della Cisal, Goffredo De Carolis, musicista, batterista. Il direttore generale, ispirato, dice, da una lettera anonima e stimolato dalla valanga di denunce ricevute (anche da De Carolis), lo scorso febbraio è andato a controllare di persona il database "Scienze sociali" e ha scoperto che, dei 1.783 laureati tra il 2002 e il 2007, 411 venivano dal Social college di Fermo "Ab antiqua universitate picena" inserito nel Centro studi Lattanzi. All'inizio del 2000, con l'Ue che spingeva per trasformare quello di assistente sociale (e di fisioterapista e di infermiere) in un mestiere "da laurea", gli atenei italiani hanno inventato le "triennali di corsa". Due terzi dei crediti necessari per laurearsi venivano garantiti dagli studi di scuola media superiore fatti (in questo caso 130 su 180), i pochi crediti mancanti si potevano integrare con un'unica prova: otto esami in una sola mattina, precisamente, alla D'Annunzio.

L'"universitate picena", oltre al sindacalista De Carolis, ha formato migliaia di assistenti sociali in Italia, ed è probabile che altri atenei italiani abbiano laureato falsi diplomati e che, con un controllo a ritroso, scoprirebbero gli stessi problemi di Chieti e Pescara. Già nell'ottobre 1994, il ministero dell'Università segnalò come il campus fermano fosse capofila di una sfilza di scuole improbabili e non riconosciute, perlopiù d'ispirazione cattolica: la Mons Calpe con sede a Gibilterra, l'Università Mechnikov di Odessa operante a Portici, l'americana Clayton con amministrazione a San Marino, l'Universidade moderna di Lisbona e l'University of the Islands: "Evitate rapporti con le istituzioni su indicate ", scriveva preoccupato Stefano Podestà, ministro nel primo Berlusconi. I rapporti invece ci sono stati, le tasse per le integrazioni di laurea sono state incassate, gli attestati finali sono arrivati e oggi il Miur, con lettera del 7 marzo, ha confermato: "Il citato istituto "Social college" non è mai stato riconosciuto da questa amministrazione come ente abilitato al rilascio di titoli aventi valore legale o professionale ". Il ministero, però, non ha aggiunto cosa dovrebbe fare ora l'università abruzzese. Già. Il direttore generale Del Vecchio ha istruito la pratica, sottolineando come il sindacalista De Carolis "non solo abbia usufruito della falsa laurea ma, lavorando in un ufficio amministrativo, non abbia controllato la bontà di quei pezzi di carta". Il legale del sindacalista ha ribattuto: "De Carolis non ha tratto giovamento da quella laurea e mai ha lavorato in segreteria studenti". Il senato accademico (in cui siede il sindacalista) ha preso atto del problema e ora la decisione è sulle spalle del rettore. Se annullerà 411 lauree, si vedrà piovere addosso un concentrato di ricorsi che, si calcola, costerebbe all'ateneo mezzo milione di euro. Carmine Di Ilio, medico, amministratore prudente, alza gli occhi: "Non potrò esimermi dall'annullamento. Il falso è acclarato, se non procedessi rischierei una denuncia per omissione di atti d'ufficio".

Corrado Zunino

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21/05/2016 21:44

Ho trovato articoli sul web che dimostrano che sono cose che si sapevano dagli anni 90.
Passare dalla laurea alla licenza media, il bello di essere in Italia! [SM=g1944682]
Ah, complimenti alle solite statali, applausi! [SM=g2481076]
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22/05/2016 12:12

Che bella cosa. Alquanto ridicola come situazione



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22/05/2016 15:23

Re:
Oltre ai problemi di controllo dell'università di Chieti la cosa più grave è stata questa.

Davide, 5/21/2016 5:52 PM:

i pochi crediti mancanti si potevano integrare con un'unica prova: otto esami in una sola mattina, precisamente, alla D'Annunzio.



Però c'è qualcosa che non mi torna.
Ho fatto qualche ricerca in internet e ho visto che non solo molti hanno messo questo Social College nel loro curriculum che compare su siti rintracciabili da Google (anche dirigenti della pubblica amministrazione, ce n'è uno che lo ha messo pure nella sua voce su Wikipedia [SM=g1944682]) ma anche che alcuni articoli ne parlano come un istituto di scuola superiore e altri come una pseudo-università che erogava falsi master da farsi riconoscere all'università e infatti dai curriculum non si capisce come funzionava. In alcuni casi ci sono persone che hanno fatto il salto dalla media all'università. [SM=g1944814]
Penso di avere capito che l'istituto non riconosciuto erogava falsi master di assistente sociale che a quel tempo (anni 90) non era nè un diploma di scuola superiore nè una laurea, l'università di Chieti non sapendo come prenderli (perchè nel frattempo c'era stato un processo per falso e abuso d'ufficio da cui i vertici della scuola erano usciti assolti) hanno convalidato in modo illegale quei titoli.
Il problema è che oltre al modo illegale con cui sono stati riconosciuti i titoli (8 esami in un giorno e in alcuni casi secondo alcune fonti anche la tesi) c'era il non riconoscimento del MIUR.
Questa storia più che ridicola è CATASTROFICA: c'è la possibilità che l'Italia sia piena di falsi assistenti sociali che come sappiamo recuperano alcuni soggetti in situazioni di disagio.
Tempo fa si parlava di 200 persone, adesso di 400, fra un pò ne verranno fuori più di 1.000 di sti geni, qualcuno come già detto occupa cariche pubbliche importanti. [SM=g1944820]
Un'altra cosa inquietante che secondo me bisognerebbe dire è che il Social College era di Fermo che è nelle Marche e il riconoscimento avveniva a Chieti che è in Abruzzo, perchè non farsi riconoscere i master a Macerata o a Teramo che sono più vicini? Gli inquirenti hanno pensato a questo dato inquietante?

P.S. Ma l'università di Chieti non aveva una sua telematica? Hanno fatto indagini anche su questa?
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22/05/2016 21:21

Complimenti per la ricerca, avrei voluto farla io ma ormai non mi stupisco più di niente, lascio correre e basta.
Il PD parla di "buona scuola" ma non fa niente contro le telematiche giudicate negativamente dall'ANVUR che hanno aperto corsi non approvati dal MIUR con ricorsi al TAR, vengono permessi esami farsa e non ci sono controlli sulle assunzioni e sulla ricerca. Siamo arrivati al punto in cui se un'università si regolarizza come la Marconi viene penalizzata perchè agli atenei scarsi viene permesso di tutto.
Questi giochini per ottenere il diploma superiore si sapevano, c'erano moltissimi falsi istituti paritari e università estere non riconosciute, chissà quante persone stanno esercitando professioni di tutti i tipi senza avere la possibilità legale di farlo.
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22/05/2016 21:28

Dimenticavo, rispondo al P.S. di Iuzzolino: la D'Annunzio di Chieti ha promosso la Da Vinci di Torrevecchia Teatina, in pratica la Da Vinci che è una privata telematica è della D'Annunzio che è una statale.
Sì, dovrebbero decisamente fare dei controlli, ma non solo da loro.
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26/05/2016 18:39

Qualcuno si ricorda questo topic?

unimarconi.freeforumzone.com/d/10175571/False-lauree-a-personaggi-famosi-sequestrato-sito-web-di-ateneo-fantasma/discussi...

Oggi come allora "ribadisco" la domanda che ho posto nel 2012: "è così tremendo essere iscritti a un ateneo e fare esami?".
Capisco che studiare prenda tempo e richieda fatica, ma da lì a combinare questi disastri ne passa... vale la pena sporcarsi la fedina penale perché non si aveva voglia di aprire dei libri?
Ditemi voi.
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27/05/2016 01:50

Non c'è più la cultura del sacrificio, l'obiettivo è fregare il sistema e il più in fretta possibile.
Come abbiamo detto centinaia di volte basta guardare la lista delle università riconosciute dal MIUR, chi frequenta corsi visti in questo o nell'altro topic o è poco informato (e in molti casi tonno) o in malafede.
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28/05/2016 14:12

Giusto... e aggiungo che la notizia è curiosa anche da un altro punto di vista: prima della riforma Gelmini tutte le università potevano riconoscere 60 crediti "lavorativi". In quel periodo le private "telematiche" sono state messe in croce e spesso la Marconi si è trovata in mezzo a polemiche che non le appartenevano, in quanto era la prima open university in Italia e quindi la più rappresentativa.
Ora sbuca una statale che riconosceva 130 CFU (falsi) su 180 e quasi nessuno dice niente. [SM=g1944736]
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28/05/2016 15:33

Incredibile, che schifo! E questi hanno anche il fegato di criticare le telematiche, tra le quali ci sono delle eccellenze come la Marconi. Come diceva Toto' "ma mi faccia il piacere" [SM=g1944683]
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29/05/2016 22:08

Ringrazio Unimarconcino per la risposta.
Sarà interessante vedere come andrà avanti questa storia perchè ci sono non-laureati ai vertici della pubblica amministrazione e l'università di Chieti non si può tirare indietro, quindi è costretta ad annullare.
Una sanatoria è impensabile, inizieranno delle cause da paura. [SM=g1944847]
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31/05/2016 00:15

Comunque una cosa non mi torna...hanno impiegato tutti questi anni a capire che tale università regalava praticamente la laurea?
Non hanno mai fatto giusto due controlli a caso?



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31/05/2016 07:58

Una mia amica al tempo ha preso il diploma in infermiera professionale, quando non era ancora obbligatoria la laurea e potevi fare tre anni di scuola dopo il biennio delle superiori. Per mettersi in pari con le nuove leve laureate in infermieristica si è avvalsa della sanatoria propria all'Università Gabriele D'annunzio.
Si trattava di fare on line delle prove a crocette di varie materie. Fornivano delle scarne dispense e qualche tutor e poi alla fine una tesi finale di circa 40 pagine, discussa in un'aula gremita di "neo-laureati" e "laureandi". Nel suo reparto e anche in altri molti aspiranti "dottori in scienze infermieristiche" si sono avvalsi di questa scorciatoia per mettersi in pari ai neo laureati e perchè venga riconosciuto il loro lavoro...come se bastasse [SM=g1944738]



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31/05/2016 12:42

Io non credevo che queste sanatorie esistessero o almeno non ci volevo credere... scandaloso.
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31/05/2016 17:45

Re:
S.Alessio, 5/31/2016 12:15 AM:

Comunque una cosa non mi torna...hanno impiegato tutti questi anni a capire che tale università regalava praticamente la laurea?
Non hanno mai fatto giusto due controlli a caso?



Proprio quello volevo scrivere e poi mi sono dimenticato.
Come si può leggere nel topic linkato (quello del 2012) praticamente non ci sono controlli ministeriali, solo quelli delle università: spesso quando questa m... viene a galla è perchè uno del gruppo di furboni non riesce a tenersi al passo con gli altri e spiffera tutto o perchè qualche collega invidioso va dalle forze dell'ordine.
In questo caso è stata spedita una lettera anonima, è abbastanza ovvio che si è trattato di un ex studente o ex dipendente scontento, non è da escludere un collega che ha visto qualche salto miracoloso di carriera.
Svegliati, MIUR, svegliati!
Più controlli! Più serietà! Più tutto!
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01/06/2016 18:11

Re: Re:
UniMarconcino, 31/05/2016 17.45:



Proprio quello volevo scrivere e poi mi sono dimenticato.
Come si può leggere nel topic linkato (quello del 2012) praticamente non ci sono controlli ministeriali, solo quelli delle università: spesso quando questa m... viene a galla è perchè uno del gruppo di furboni non riesce a tenersi al passo con gli altri e spiffera tutto o perchè qualche collega invidioso va dalle forze dell'ordine.
In questo caso è stata spedita una lettera anonima, è abbastanza ovvio che si è trattato di un ex studente o ex dipendente scontento, non è da escludere un collega che ha visto qualche salto miracoloso di carriera.
Svegliati, MIUR, svegliati!
Più controlli! Più serietà! Più tutto!



Un metodo serissimo, quindi. [SM=g1944687]
"Siamo bravi?"
"Sì"
"Ok gente siamo bravi e buoni, fidatevi e venite a prendere la vostra laurea in un giorno"



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02/06/2016 01:14

Re:
FRANCESCA.TRETTO, 5/31/2016 7:58 AM:

Una mia amica al tempo ha preso il diploma in infermiera professionale, quando non era ancora obbligatoria la laurea e potevi fare tre anni di scuola dopo il biennio delle superiori. Per mettersi in pari con le nuove leve laureate in infermieristica si è avvalsa della sanatoria propria all'Università Gabriele D'annunzio.
Si trattava di fare on line delle prove a crocette di varie materie. Fornivano delle scarne dispense e qualche tutor e poi alla fine una tesi finale di circa 40 pagine, discussa in un'aula gremita di "neo-laureati" e "laureandi". Nel suo reparto e anche in altri molti aspiranti "dottori in scienze infermieristiche" si sono avvalsi di questa scorciatoia per mettersi in pari ai neo laureati e perchè venga riconosciuto il loro lavoro...come se bastasse [SM=g1944738]



Sarebbe tutto sopportabile se non fosse per il fatto che Chieti è una statale catalogata come grande (da 20.000 a 40.000 iscritti) che dovrebbe essere rappresentativa dell'università e della Repubblica italiana.
Potrei capire se fosse un'università di un paesino sperduto o l'ultima delle private fondata da delle suore di clausura ma questo è inaccettabile. [SM=g1944729]
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02/06/2016 09:04

Le sanatorie sono state fatte un po in tutta Italia anche a Tor Vergata...giustamente chi poteva ci ha preso dentro



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08/06/2016 12:22

Si vede che 10-15 anni fa l'università italiana era un campo di battaglia.
Non che adesso sia meglio, intendiamoci. [SM=g1944682]
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