Le nuove tecnologie facilitano la vita a tutti quanti… anche ai malintenzionati!
E’ di pochi giorni fa, la notizia secondo cui in Inghilterra furbi ladri di biciclette utilizzano Strava, la nota app per il monitoraggio degli allenamenti sportivi, per sottrarre le bici più costose ed equipaggiate direttamente dai garage dei proprietari. Le traccie GPS pubblicate sull’app finiscono infatti per evidenziare l’esatto punto di partenza e arrivo degli itinerari abituali degli sportivi che solitamente corrisponde alla propria abitazione o garage. Foto della bicicletta e commenti descrittivi fanno il resto…
Si tratta di informazioni personali che vengono fornite inavvertitamente e non certo con l’intenzione di invitare a casa qualche malintenzionato, ma per prudenza è sempre bene dare un’occhiata alle impostazioni della privacy previste dall’app e nel caso modificarle. Strava non è l’unica che consente tale furberia ai ladri di bici da corsa e MTB, il problema riguarda tutte le app di tracciamento come anche Runtastic e My Tracks.
Il consiglio della polizia britannica a tutti i ciclisti è appunto di modificare le impostazioni di privacy oppure di iniziare e terminare la registrazione dei propri percorsi a qualche km da casa o anche solo a poche strade di distanza: un semplice accorgimento che potrebbe essere fondamentale per evitare brutte sorprese.
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