Riporto qui l'idea di riforma del ministro Giannini per il prossimo anno scolastico:
Quali novità prevede per l'esame di Stato?
"Ho una proposta, la metterò a disposizione di sottosegretari e collaboratori. L'esame di maturità deve perdere quell'aspetto da giudizio divino, che tra l'altro lo ha fatto diventare costoso. Deve riprendere un ruolo di appuntamento di sintesi di un anno scolastico, addirittura di un ciclo".
Quindi?
"Nella stagione 2015-2016 dovremo tornare ai commissari interni, niente più convocazioni da lontano. E un presidente di garanzia, che non deve arrivare per forza da fuori provincia. Chiuderei l'esperienza della tesina di fine anno, un atto compilativo che è diventato solo un fiore al bavero, una collanina graziosa. Gli studenti dovranno presentare un progetto che riguardi tutto l'anno trascorso: un lavoro più teorico per i licei e un prodotto finito per i tecnici. Ascolteremo i pareri, in questi due mesi, anche su questo argomento".
La consultazione online (e pure offline). Ce la spiega?
"In Europa non l'ha fatto nessuno: offriremo un sito a chiunque voglia esprimersi sulla nostra riforma "La Buona scuola". Tre grandi stanze dove poter entrare: "Compila il questionario", "Un grande dibattito diffuso", "Costruiamo insieme la buona scuola". Poi ci sono sei scatole sui temi più importanti: le assunzioni, la formazione, l'autonomia, le materie, il lavoro, le risorse. Parte anche un ciclo di incontri con le scuole, i presidi, i provveditori. Il 15 novembre faremo la nostra sintesi e decideremo se e come ritoccare la riforma".
Si aspetta davvero che ci sia un insegnante uno che digiti "sono d'accordo con la soppressione degli scatti d'anzianità"? L'anzianità è retribuita in tutto il mondo e in quasi tutti i mestieri: non avete esagerato?
"La nostra riforma è autenticamente meritocratica e se siamo gli unici a togliere gli scatti nel mondo vuol dire che siamo degli innovatori coraggiosi".
Niente revisione dei cicli, nella riforma?
"L'argomento c'è, ma non mi convince il taglio dell'ultimo anno delle superiori, anche se le sperimentazioni vanno avanti. Servirebbe una revisione organica che tiene conto dell'anello debole della scuola italiana: la scuola media".
L'autonomia scolastica che progettate ci regalerà, tra cinque anni, scuole diverse una dall'altra.
"Scuole con lo stesso orario e le stesse materie, a parità di branca, ma ognuna con la sua specializzazione: inglese, informatica, arte, musica. Senza competitività tra loro".
Non potevate spingervi oltre e consentire ai presidi di chiamare gli insegnanti che ritengono utili?
"All'interno della rete di scuole questo sarà possibile: un dirigente scolastico potrà inviare un docente d'arte che ha vinto il concorso in un istituto e uno di geografia in un altro".
Articolo estratto dal sito
www.larepubblica.it
Ma voi come intendete riformare la scuola?