Una cosa su questa vecchia intervista del 2004 pubblicata nel 2012.
Davide, 11/07/2012 13.40:
Questo professore è entrato ancora di più nei dettagli.
Ci può descrivere brevemente la sua professione e le attività ad essa connesse? Quale è stato il suo percorso formativo e professionale?
Attualmente sono docente di criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano. Il mio percorso è partito dalla laurea in Giurisprudenza ed è proseguito con il Diploma di specializzazione in Criminologia clinica. Ho svolto attività peritale nell'ambito di perizie psichiatriche, esclusivamente in associazione con specialisti in psichiatria, e di perizie criminologiche richieste dalla magistratura di sorveglianza. Sono stato membro del Tribunale di sorveglianza di Milano tra il 1979 e il 1986 e poi di quello di Brescia fino al 1992. Per la mia generazione è stato possibile esercitare attività clinico-forense anche con il solo diploma di specializzazione in Criminologia clinica. Successivamente alla formazione dell'Ordine degli Psicologi (Legge 56/1989) e ad una invocata e necessaria sistematizzazione delle attività di natura psicologica, psicodiagnostica e psicoterapica, ciò non è più possibile e, per chi voglia intraprendere attività di tipo clinico anche nel settore giudiziario e più strettamente criminologico, occorre essere in possesso di un titolo di laurea in psicologia, a cui, eventualmente fare seguire corsi di perfezionamento o master in criminologia. Da rilevarsi che le scuole di specializzazione in Criminologia clinica sono in via di chiusura (al momento stanno esclusivamente esaurendo gli anni di corso ormai iniziati), in quanto non corrispondenti alle direttive UE.
Io queste vecchie scuole di specializzazione in criminologia clinica non le ho trovate da nessuna parte, solo nel curriculum di un criminologo nato nel 1938.
Il professore di Milano del topic citato faceva perizie psichiatriche con laurea in giurisprudenza e sostiene che adesso un'attività simile non si può più fare, mi verrebbe da dire "grazie al cavolo", ma non è che questo ha commesso il reato di esercizio abusivo della professione?
Non sto asserendo niente (solo una domanda lecita), ma l'intervista è stata cancellata e non si hanno notizie su queste fantomatiche "scuole di criminologia clinica che non corrispondevano alle direttive UE".
Se il docente dell'università di Milano ci legge può darci una spiegazione su quanto ha detto?
Se quello che ha riferito è vero fino al 1989 praticamente tutti potevano fare perizie psichiatriche e diventare criminologi: o questo è assurdo o è l'intervista (e ciò che è stato detto) ad esserlo.