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Erano difettose le magliette della Svizzera che ieri si sono strappate durante il match con la Francia a Euro 2016. Lo ha spiegato la Puma, l’azienda che fornisce la nazionale elvetica, la quale si è scusata con la federazione svizzera e con i giocatori per un «incidente molto sfortunato». Dopo un’indagine interna è risultato che il difetto ha riguardato «solamente un numero limitato» di maglie, che sono state realizzate in Turchia. La Puma spiega che il lotto di t-shirt includeva filati che possono essere danneggiati se «la combinazione di calore, pressione e tempo non è adeguatamente controllata».
Puma ha avviato un’indagine per cercare di capire come mai, durante la partita di ieri sera contro la Francia, le maglie di quattro giocatori svizzeri si siano strappate con estrema facilità, costringendo al cambio in corsa Mehmedi, Embolo, Dzemaili e Xhaka (quest’ultimo addirittura due volte). «Prima di questa partita, le nostre cinque squadre Puma, cioè Austria, Italia, Repubblica Ceca, Slovacchia e appunto Svizzera - si legge in un comunicato diffuso dalla casa d’abbigliamento sportivo tedesca - hanno giocato 10 partite di Europei, senza che si verificasse alcun problema. I nostri esperti sono al lavoro, appena capiremo i motivi, li renderemo pubblici». Inconvenienti tecnici che certo non sono passati inosservati anche sui social network, mentre Xherdan Shaqiri si è lasciato scappare una battuta: «Spero che la Puma non inizi a produrre preservativi...».

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