00 21/05/2015 22:34
WhatsApp è un’applicazione che consente lo scambio di messaggi istantanei multipiattaforma utilizzabile via smartphone.
Oltre ai messaggi testuali, è possibile scambiarsi tra due o più utenti, documenti, file audio e video, documenti nonché condividere la propria posizione geografica e fare chiamate Voip con qualunque altro utente che abbia installato l’applicazione e abbia a disposizione una connessione Internet.
Negli Stati Uniti, diversi i casi che hanno riguardato il popolare servizio di messaggistica, soprattutto per quel che concerne la brevettabilità dei software utilizzati dal celebre servizio. In particolare, il contenzioso sulla brevettabilità dei alcuni software di messaggistica istantanea utilizzati da Whatsapp e rivendicati da una compagnia israeliana e dalla sua licenziataria americana di fronte alla United States District Court of Delaware. Secondo Whatsapp l’istanza degli attori non era accoglibile poiché il loro servizio riguarda un’idea (cioè lo scambio di messaggi da uno smartphone all’altro) e pertanto non può essere brevettata. I giudici distrettuali del Delaware hanno dato ragione a Whatsapp e hanno affermato che tale idea è, infatti, realizzata attraverso l’utilizzo di “tecnologie convenzionali e tecniche preesistenti".Intanto nel nostro ordinamento, quanto in quello spagnolo, i messaggi whatsapp sono stati accolti quali elementi probatori in cause penali. A questo proposito si ricordano, per quel che concerne la giurisprudenza italiana, Trib. Padova 16 febbraio 2015; Trib. Firenze Sez. II, Sent., 3 ottobre 2014, mentre per quella spagnola: Audiencia Provincial Burgos, 27 aprile 2015; Id., 14 aprile 2015; Audiencia Provincial Valladolid, 13 aprile 2015.

Articolo tratto da: www.SalvisJuribus.it
[Modificato da salvatore @ 22/05/2015 14:24]