ETTECENTOVENTINOVE matricole contro le 594 del 2008, con un incremento del 23%. L’insediamento universitario di Ravenna cresce progressivamente, con ritmi superiori a quelli delle altre sedi romagnole e di Bologna stessa. Se alle matricole delle lauree triennali aggiungiamo quelle di Giurisprudenza e Ingegneria saliamo a 1100 nuovi studenti, contro i 920 di dodici mesi fa.
«Un risultato molto soddisfacente — sottolinea il presidente del Polo scientifico didattico di Ravenna Stefano Zunarelli — segno della qualità dell’offerta didattica ravennate, sempre più in linea con le attuali esigenze del mercato del lavoro. Grazie all’impegno costante a mantenere l’insediamento universitario su alti standard qualitativi, oggi Ravenna ha raggiunto livelli simili alle altre sedi storiche della Romagna». Nel dettaglio, particolarmente interessanti risultano i dati relativi a Ingegneria Edile che, probabilmente anche per effetto dell’avvio del biennio magistrale in Ingegneria dei Sistemi edilizi e urbani a partire dall’anno accademico in corso, ha raggiunto le 142 matricole contro le 61 di un anno fa. Ottima anche la risposta dei corsi giuridici ravennati, sia la laurea per Giurista d’Impresa che la laurea magistrale a ciclo unico, che hanno totalizzato 233 matricole contro le 203 del 2008. Continua inoltre la crescita della facoltà di Conservazione dei beni culturali che registra 143 matricole contro 129. Ottima anche la performance di Chimica e Tecnologie per l’Ambiente e i materiali a Faenza con 26 nuovi iscritti contro 14. Rimangono inoltre stabili con 54 matricole i corsi di laurea (Scienze Ambientali e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro) afferenti a Scienze matematiche Fisiche e naturali. Infine Infermieristica e Logopedia, corsi a numero chiuso, che hanno coperto la totalità dei posti disponibili. «Si tratta di un successo — aggiungono in una nota congiunta il vicesindaco Giannantonio Mingozzi, l’assessore provinciale all’Università Massimo Ricci Maccarini e il presidente di Fondazione Flaminia Lanfranco Gualtieri — in larga parte legato alle sempre più apprezzate caratteristiche dell’insediamento universitario ravennate tra cui principalmente la qualità degli insegnamenti, nonché la dimensione umana e la spinta verso l’internazionalizzazione dei corsi di laurea. Positivo il dialogo con il mondo produttivo». Da fine anno l’università potrà avvalersi di nuovi spazi nell’ex Istituto Verdi, nel retro di palazzo Guiccioli come centro servizi e degli spazi del Centro congressi. La biblioteca di palazzo Corradini resterà poi aperta fino alle 23.
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