Ciao Davide,
si ricordo quello che mi avevi scritto, sono andato a rileggere il topic e so perfettamente che la situazione per un laureato in Giurisprudenza non sia tutta rose e fiori, purtroppo come sempre in Italia si campa per raccomandazioni, nepotismo e spinte di ogni genere, altrimenti sei uno dei tanti disoccupati con la Laurea in tasca.
A differenza di quanto dissi due anni fa, con la situazione pandemica che si è verificata, il mondo del lavoro sta letteralmente cambiando ( in peggio ).
Non so nemmeno se continuare a studiare economia mi possa avvantaggiare nella mia carriera o ad avere opportunità migliori della mia azienda.
Tanto è vero che a Luglio scorso, tutto il settore informatico della Banca dove lavoravo è stato spostato in un'azienda del gruppo, che svolge appunto solo attività informatiche.
Per ritornare indietro non solo devi avere delle competenze e dei titoli ma devi avere la giusta spinta. E io attualmente non ho niente di tutte e tre, svolgendo prettamente attività informatica.
Pertanto questa volta se prendessi sul serio un Laurea la farei solo perché mi piace, attualmente non ho alcuna speranza sul fatto che Economia, Giurisprudenza o chissà che, mi possa aiutare nel mio lavoro.
Oggi già è tanto se si riesce a mantenere il lavoro, il Covid ha solo velocizzato la crisi che già era in atto. E già si parla in questi giorni di un'altra emergenza, come quella climatica, che prevederà lo stesso trattamento che abbiamo avuto lo scorso anno col Covid.
Non so nemmeno se studiare abbia un senso reale, ma troppo diritti in questo periodo vengono disattesi e forse la mia è solo rivalsa verso questa società ridicola in cui ci troviamo.
Scusa lo sfogo...
"La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre."