UNIVERSITÀ MARCONI - GIURISTI MARCONIANI La comunità per gli studenti della facoltà di giurisprudenza dell'università Guglielmo Marconi.

Faccio l'abilitazione on line anch'io? No, tu no

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    Korandax
    Post: 133
    Età: 17
    Sesso: Maschile
    00 05/05/2020 00:13
    Avrete letto in questi giorni che, stante l'emergenza coronavirus, per le professioni di dottore agronomo e dottore forestale, agrotecnico, architetto, assistente sociale, attuario, biologo, chimico, geologo, geometra, ingegnere, perito agrario, perito industriale, psicologo, odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare, dottore commercialista, esperto contabile e revisore legale, per la prima sessione del 2020, gli esami di Stato di abilitazione per l’acceso alla professione consisteranno in un unica prova orale a distanza. Non vi sfuggirà che non ci sono né gli avvocati né i giornalisti professionisti. Quindi dal tinello di casa in videoconferenza potrete ottenere l'abilitazione per fare praticamente di tutto, ma scordatevi di poter illustrare un parere di civile o penale, o di poter scrivere e leggere un articolo. Motivi? Ognuno pensi quello che gli pare. Certo che a pensar male...
    [Modificato da Korandax 05/05/2020 00:24]
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    S@yaka
    Post: 970
    Città: TRENTO
    Età: 33
    Sesso: Femminile
    00 05/05/2020 21:49
    Io penso che il ticchettìo dell'ordine degli avvocati si stia facendo sempre più forte: prima o poi suonerà la sveglia... e sarà un brusco risveglio per tutti.
    La professione forense ormai è morta da anni, questo si sa, non è una novità. E già su Instagram si vedono avvocati che fanno dirette, cercando disperatamente di accalappiarsi gli ultimi clienti "disponibili". Qualche avvocatessa si crede una modella e fa vedere un pò di cosce, ormai siamo alla follia (i social usati per dimostrare quanto si è inetti, cioè quanto non si lavora).
    Parlando di cose pratiche, qualche settimana fa un'associazione di tirocinanti sbucata fuori dal nulla con rappresentati votati non si sa come, messi su da chissà chi e con contatti con Forza Italia, ha provato a sottoporre un emendamento al decreto "Cura Italia" per far passare all'orale chi aveva fatto lo scritto nel 2019.

    Inutile dire che sono stati spernacchiati da qui al 2050.

    In passato si è fatto solo l'orale per motivi politici o di guerra (sinceramente non ho approfondito), ma questi fenomeni volevano la promozione tipo scolaretti delle medie.
    Tra l'altro aggiungo che non sono molto d'accordo con chi vuole la riforma dell'esame a crocette: ma come? Venite da statali prestigiosissime e poi volete l'abilitazione con le crocette? E' come dire "fino ad ora ho preso la laurea impegnandomi come un cane, ma adesso che devo ottenere il titolo di avvocato voglio la corsia preferenziale da scuola Radio Elettra".

    Ha senso, ma neanche tanto.

    Penso invece che un buon esame per l'abilitazione alla professione forense potrebbe essere un unico scritto, con sede nelle università più vicine alla residenza dei candidati, fatto ogni 6 mesi e con due prove: un atto e un parere. I penalisti farebbero la loro materia, i civilisti la loro, gli amministrativisti la loro.

    Una buona alternativa potrebbe essere l'entrata in Europa dell'Albania: abilitazione forse addirittura in italiano con tanti saluti all'esame-farsa per stessa ammissione di chi lo organizza (anche se in pubblico vi diranno sempre il contrario).
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    UniMarconcino
    Post: 3.375
    Città: MILANO
    Età: 46
    Sesso: Maschile
    00 05/05/2020 22:15
    Per curiosità (mi sono rimasti alcuni amici dai tempi gloriosi di scienze giuridiche classe 31 che "ce stanno a provà") ho seguito anch'io le vicende sull'abilitazione alla professione forense e anch'io ho letto le sparate alla Maurizio Mosca di quell'associazione.
    Addirittura ieri hanno presentato una proposta di abilitazione de plano limitatamente alla sessione 2020 per chi ha iniziato la pratica nei 24 mesi precedenti.
    Ehm, problema: le commissioni si sono già riunite da un pezzo per le correzioni del 2019, figuriamoci cosa succederà dopo.
    Io mi vergogno profondamente per loro e anche per la senatrice di Forza Italia che ci sta mettendo la faccia e li sta appoggiando.
    Per come la vedo io le crocette potrebbero andare bene, anche se sapete già che per me non sono il massimo, magari integrate con un colloquio in stile fine tirocinio che alcuni ordini forensi fanno con i tirocinanti.
    Il discorso è che il tirocinio dovrebbe essere un momento di passaggio, non bisognerebbe viverci anni e morirci.
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    S@yaka
    Post: 970
    Città: TRENTO
    Età: 33
    Sesso: Femminile
    00 06/05/2020 14:30
    Re:
    UniMarconcino, 5/5/2020 10:15 PM:

    Il discorso è che il tirocinio dovrebbe essere un momento di passaggio, non bisognerebbe viverci anni e morirci.



    Sono tirocinante da anni e non avrei saputo esprimermi meglio.
    In alcuni giorni ti senti bene, lavori e cerchi di non pensare all'abilitazione, in altri ti assale lo sconforto, perchè per ottenerla devi sapere tutto.
    Poi c'è l'altro problema: quello del trovare clienti e della cassa forense.
    Penso che la grande tragedia dei tirocinanti avvocati sia avere studiato per anni per un titolo che in sè (laurea in giurisprudenza) rimane parziale, mentre ingegneri e commercialisti si abilitano tranquillamente e iniziano a lavorare senza alcun problema.