00 03/10/2019 12:33
Ad abundantiam
www.corriere.it/scuola/medie/19_ottobre_01/accordo-precari-concorso-le-crocette-porte-aperte-chi-prende-7-36c147fe-e456-11e9-ae1a-c38fc044b2b3_preview.shtml?reason=unauthenticated&cat=1&cid=bICV1qa6&pids=FR&credits=1&origin=https%3A%2F%2Fwww.corriere.it%2Fscuola%2Fmedie%2F19_ottobre_01%2Faccordo-precari-concorso-le-crocette-porte-aperte-chi-prende-7-36c147fe-e456-11e9-ae1a-c38fc044b2...

Ma, al di là delle crocette (a cui dovremo comunque abituarci), mi pare che tu sollevi un tema più complesso, che è quello del rapporto tra la preparazione universitaria e gli esami di abilitazione professionale. Conta l'università di provenienza o conta quanto uno studia? Certo, sarebbe molto interessante avere dei dati sulle percentuali di superamento dell'esame di avvocato in base agli atenei frequentati dai candidati. Magari scopriremmo che qualche laureato "a crocette" ogni tanto ce la fa. Dovrei scandalizzarmi? Non mi sono scandalizzato neppure un po' di anni fa, quando alle udienze del giudice di pace faceva regolarmente il pubblico ministero (con tanto di toga) un ispettore di polizia diplomato geometra (in realtà semianalfabeta) che non aveva mai aperto il Codice penale in vita sua. Appunto: ci rendiamo conto a chi danno in mano le nostre vite?