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UNIVERSITÀ MARCONI - GIURISTI MARCONIANI La comunità per gli studenti della facoltà di giurisprudenza dell'università Guglielmo Marconi.

I concorsi? Buona fortuna!

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    00 02/12/2019 17:48
    puoi concorrere
    per i concorsi interni e per altri concorsi (non riservati ai disoccupati). Per esempio, in banca d'italia si puo' concorrere. Io potrò, anche se lavoro, ma dopo la laurea (minimo con 105 sulla carta, ma di fatto, prendono solo i 110).
    Da quest'anno (per mia fortuna) sono esonerata dalla prova pre-selettiva ancora "grazie" alla mia invalidità.
    Ovviamente, poi, per vincere bisogna prepararsi con i sindacati e il costo "ufficiale" del corso è di circa 350 euro per avvicinare chi di dovere e poi non so... spero di dirvelo tra 3/4 anni. Mi fermo qui se no mi arrestano😀
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    fabianaclemente
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    00 02/12/2019 17:54
    Francy
    mi riferivo allo sripendio finale, sono spicci (se hai casa e genitori alle spalle ok) se no hai fatto comunque la corsa dell'asino
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    lupusalfa
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    00 03/12/2019 20:07
    Re:
    FRANCESCA.TRETTO, 02/12/2019 12.58:

    Quello che hai detto Fabiana è la verità. Conviene a chi trova apparecchiato. E a chi è ben agganciato. E fa paura. Non ti permettono di crescere. Non ti permettono di concorrere mettendo paletti di almeno 5 anni di servizio per le mansioni a cui tu aspireresti. Se vuoi concorrere non è necessario che tu voglia passare da C a D nello stesso ufficio. Non è necessario che io sia attualmente impiegata di concetto se voglio concorrere per un Direttivo. E la laurea? Che senso ha una magistrale se poi non puoi concorrere perché stai facendo un altro lavoro? [SM=g1944681]




    La scelta di intraprendere il percorso di una Laurea Magistrale dipende anche dalla vera e piena attitudine (e volontà) di approfondire le proprie conoscenze (te lo dice uno ancora indeciso se fare LMG01).



    LAUREA in L14 - Scienze dei Servizi Giuridici
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    fabianaclemente
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    00 03/12/2019 20:57
    io ho fatto il cambio
    mi hanno riconosciuto tutti gli esami ed ho evitato 2 tesi (da L14 a LMG01). Lo rifarei.
    Per Francesca dipende dal concorso che vuole fare, se le basta la triennale o ci vuole la specialistica.
    @Lupusalfa vedo che hai già la triennale. Congratulazioni!!!
    Ormai una tesi l'hai fatta. Puoi anche prenderti un anno di pausa e ti iscrivi dopo. Pensaci con calma
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    lupusalfa
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    00 03/12/2019 23:36
    Re: io ho fatto il cambio
    fabianaclemente, 03/12/2019 20.57:

    mi hanno riconosciuto tutti gli esami ed ho evitato 2 tesi (da L14 a LMG01). Lo rifarei.
    Per Francesca dipende dal concorso che vuole fare, se le basta la triennale o ci vuole la specialistica.
    @Lupusalfa vedo che hai già la triennale. Congratulazioni!!!
    Ormai una tesi l'hai fatta. Puoi anche prenderti un anno di pausa e ti iscrivi dopo. Pensaci con calma

    Ormai ci penso da quasi tre anni😀



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    fabianaclemente
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    00 04/12/2019 18:03
    se ri serve meglio farlo
    se no, pace. E' comunque un grosso sacrificio, economico e non solo. Certo non è un hobby
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    FRANCESCA.TRETTO
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    00 08/12/2019 15:41
    Re: Re: io ho fatto il cambio
    lupusalfa, 03/12/2019 23.36:

    Ormai ci penso da quasi tre anni😀




    anche io



    Laureata L16 triennale Scienza della Pubblica Amministrazione

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    Iuzzolino
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    00 09/12/2019 16:27
    Re: Re: ve la dico io una cosa sui concorsi
    LadyDindi, 11/25/2019 7:43 AM:

    Certo che è una tristezza dover ammettere che per ottenere un posto tramite concorso si debba per forza “truffare” facendosi riconoscere l’invalidità! Mi fa rabbia la frase “tutti hanno il 46% se ci girano sotto sopra ci trovano qualcosa”...quindi è proprio vero che l’onestà nel nostro paese non paga ☹️!



    fabianaclemente, 11/25/2019 8:14 AM:

    è vero. Io lavoro con i disoccupati e consiglio, a chi può, di lasciare l'Italia e andare dove c'e' meritocrazia. Non tutti possono partire, chi non può: questo è il sistema. Agirarlo, secondo me, non vuol dire essere disonesti



    Premesso che siamo tutti civili, siamo sotto le Feste, ci vogliamo tutti bene e che capisco il disagio di Fabiana, vorrei dire una cosa: 1.500 euro al mese non sono pochi.
    Io al mese faccio 1.000-1.200 euro nei cantieri (e tra l'altro mi sono iscritto a una laurea magistrale della Marconi in lettere per passione), ho due figlie, mia moglie lavora e arriviamo a fine mese al pelo.
    Capisco che ognuno abbia il suo vissuto, i suoi disagi e i suoi problemi, però non lasciamo il messaggio sul forum che il sistema si può aggirare e che, anzi, bisogna farlo.
    Perchè allora ha ragione Sayaka quando dice che i concorsi sono una farsa.
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    fabianaclemente
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    00 09/12/2019 21:07
    purtroppo
    ha ragione Sayaka.
    1500 euro possono essere anche tanti, dipende da dove si abita e se c'è qualcuno che porta lo stipendio "vero" in casa. Vicino Roma (dove sono io) l'affitto è 600 euro a Roma è 1100 e non ho messo niente del resto. Non ci si arriva. E la cosa che mi fa più rabbia e che si arriva a 1500 euro dopo 10 e + anni di gavetta. Per questo dicevo corsa dell'asino.
    Certo, poi ci sono donne con il marito col lavoro buono e loro anche se prendono 800 euro dicono di avere un buono stipendio. E' relativo. Il guaio dell'Italia è che siamo abituati a ringraziare il Signore perchè c'è chi sta peggio. Mi sarei pure rotta, dobbiamo vedere perchè sta peggio e perchè non posso guardare chi sta meglio. E soprattutto chi sta peggio ha fatto quello che ho fatto io che mi sono indebitata per lavorare? Perchè non bastava disabile (vera) ma sono nata pure terrona? Un pò per uno no? 😀
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    S@yaka
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    00 19/12/2019 21:24
    Ma io ho sempre ragione! 😜

    FRANCESCA.TRETTO, 02/12/2019 12.58:

    Quello che hai detto Fabiana è la verità. Conviene a chi trova apparecchiato. E a chi è ben agganciato. E fa paura. Non ti permettono di crescere. Non ti permettono di concorrere mettendo paletti di almeno 5 anni di servizio per le mansioni a cui tu aspireresti. Se vuoi concorrere non è necessario che tu voglia passare da C a D nello stesso ufficio. Non è necessario che io sia attualmente impiegata di concetto se voglio concorrere per un Direttivo. E la laurea? Che senso ha una magistrale se poi non puoi concorrere perché stai facendo un altro lavoro?



    Esattamente ed è per questo che le telematiche hanno fatto boom dal 2004 ma poi hanno smesso di immatricolare i dipendenti della pubblica amministrazione: inizialmente c'era molta più possibilità di saltini di carriera, ma, non essendoci soldi, in un secondo momento hanno praticamente proibito di poterla fare.
    Ma questo in tutti i settori, mica solo il vostro: nel settore bancario bastava l'anzianità e da impiegato agli sportelli diventavi capo ufficio in 5-10 anni, adesso assumono solo 24enni col massimo dei voti all'università per piccoli stage, poi tutti a spasso.
    Per quanti problemi abbiate teneteveli stretti i vostri posti, lo sapete meglio di me.
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    Francischiello
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    00 05/02/2020 15:16
    Re:
    S@yaka, 10/08/2019 15.06:

    Dopo la laurea alcuni miei conoscenti mi hanno preso in giro per la mia scelta di diventare avvocatessa, dopo 3 anni loro sono ancora al decimo concorso di cui 4 rimandati e 4 annullati.
    Stanno a fare crocette tutto il giorno, spendono centinaia di euro per andare a Roma e quando tornano a casa si ritrovano ancora una volta con un pugno di mosche.
    Non ho niente contro chi fa concorsi, ma personalmente li sconsiglio.


    Nell'amministrazione dove lavoro io, negli ultimi concorsi la stragrande maggioranza dei concorrenti, e un buon numero di vincitori, era laureata in Giurisprudenza e abilitata alla professione di avvocato, che evidentemente avrebbe abbandonato volentieri pur di ottenere il tanto agognato posto pubblico.
    E parlo di concorsi non solo per funzionari (dunque laureati), ma anche per istruttori (diplomati).
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    Francischiello
    Post: 51
    Città: CASORIA
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    00 05/02/2020 15:28
    Re:


    Nessuno vince concorsi per caso.


    Infatti c'è qualcuno che li vince per merito.
    Io ne ho vinti tre.

    [Modificato da Francischiello 05/02/2020 15:33]
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    Francischiello
    Post: 51
    Città: CASORIA
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    00 05/02/2020 15:32
    Re:
    UniMarconcino, 27/08/2019 19.31:

    Assolutamente d'accordo con Sayaka.
    Mi piacerebbe che uno dei tanti impiegati pubblici iscritti al forum ci spiegasse con la massima onestà come ha fatto a passare il suo concorso e soprattutto come ne è venuto a conoscenza.


    Per legge tutti i bandi relativi a concorsi pubblici sono pubblicati in Gazzetta ufficiale. Solo questo strumento di pubblicazione assolve al requisito della pubblicità legale; prima della pubblicazione in GURI è come se non esistessero, fossero anche già apparsi sugli albi pretorî (ora dematerializzati e resi disponibili online nelle sezioni "amministrazione trasparente" dei siti istituzionali) e sui bollettini ufficiali delle regioni.
    La IV serie speciale della Gazzetta, quella dedicata a concorsi ed esami, è consultabile gratuitamente qui: www.gazzettaufficiale.it/30giorni/concorsi.
    [Modificato da Francischiello 05/02/2020 15:32]
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    S@yaka
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    00 05/02/2020 17:53
    Re: Re:
    Francischiello, 2/5/2020 3:16 PM:

    Nell'amministrazione dove lavoro io, negli ultimi concorsi la stragrande maggioranza dei concorrenti, e un buon numero di vincitori, era laureata in Giurisprudenza e abilitata alla professione di avvocato, che evidentemente avrebbe abbandonato volentieri pur di ottenere il tanto agognato posto pubblico.
    E parlo di concorsi non solo per funzionari (dunque laureati), ma anche per istruttori (diplomati).



    Per esperienza diretta posso dirti che gli avvocati che "non ce la fanno" si possono dividere in due categorie: chi ha fatto male il tirocinio (quindi chi non sa da che parte girarsi) e chi, senza offesa, non è portato.
    C'è anche chi ha avuto sfortuna vuoi per voto di laurea (in pratica chi non riesce a ottenere l'accesso a studi legali di un certo livello), vuoi perchè semplicemente non è in un ambiente in cui può lavorare (un penalista o un giuslavorista in una piccola città).
    Oggigiorno è molto difficile spiccare nel mondo forense e spesso la laurea e l'abilitazione non bastano: sono molti i ragazzi che partono per l'estero a fare LLM.
    Detto questo, il lavoro pubblico non è il Sacro Graal: bravo chi ce la fa, ma è una vita da impiegati.
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    lupusalfa
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    00 06/02/2020 12:30
    Re: Re: Re:
    S@yaka, 05/02/2020 17.53:



    Per esperienza diretta posso dirti che gli avvocati che "non ce la fanno" si possono dividere in due categorie: chi ha fatto male il tirocinio (quindi chi non sa da che parte girarsi) e chi, senza offesa, non è portato.
    C'è anche chi ha avuto sfortuna vuoi per voto di laurea (in pratica chi non riesce a ottenere l'accesso a studi legali di un certo livello), vuoi perchè semplicemente non è in un ambiente in cui può lavorare (un penalista o un giuslavorista in una piccola città).
    Oggigiorno è molto difficile spiccare nel mondo forense e spesso la laurea e l'abilitazione non bastano: sono molti i ragazzi che partono per l'estero a fare LLM.
    Detto questo, il lavoro pubblico non è il Sacro Graal: bravo chi ce la fa, ma è una vita da impiegati.



    E poi c'è chi, come me, è ben felice di fare la vita da impiegato (nel settore privato) dopo avere lavorato per tanti anni da autonomo nel campo commerciale e delle vendite. Alle volte nella vita bisogna sapersi accontentare.





    LAUREA in L14 - Scienze dei Servizi Giuridici
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    fabianaclemente
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    00 06/02/2020 12:53
    certo, rispetto ad un commerciale sto meglio io
    anche io ho fatto il commerciale, mai stata portata, eppure l'ho fatto (quando non c'era altro). Non sono daccordo sull'accontentarsi. Se ci dobbiamo accontentare, perchè tanti sacrifici? Certo, da disoccupato, prendi ciò che trovi. Da questo punto di vista, ho dato abbondantemente
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    Francischiello
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    00 07/02/2020 12:49
    Re: Re: Re:
    S@yaka, 05/02/2020 17.53:



    Per esperienza diretta posso dirti che gli avvocati che "non ce la fanno" si possono dividere in due categorie: chi ha fatto male il tirocinio (quindi chi non sa da che parte girarsi) e chi, senza offesa, non è portato.
    C'è anche chi ha avuto sfortuna vuoi per voto di laurea (in pratica chi non riesce a ottenere l'accesso a studi legali di un certo livello), vuoi perchè semplicemente non è in un ambiente in cui può lavorare (un penalista o un giuslavorista in una piccola città).


    Guarda, forse il tuo ragionamento può andar bene a Trento.
    In circoscrizioni forensi come quelle di Milano, Monza, Prato, Firenze, Roma, Santa Maria Capua Vetere, Napoli nord, Napoli, Torre Annunziata, Salerno e forse pure Bologna gli avvocati sono talmente tanti che puoi essere bravo quanto vuoi, ma non c'è lavoro. Se sei bravo vai a lavorare in uno studio importante, certo, dove il grande capo si prende tutti i meriti, e i soldi, e tu ti fai il lavoro sporco a stipendiuccio fisso mensile, come se fossi un dipendente. E così per chissà quanti anni.


    Detto questo, il lavoro pubblico non è il Sacro Graal: bravo chi ce la fa, ma è una vita da impiegati.


    Nella pubblica amministrazione non esistono solo impiegati; anzi un laureato non dovrebbe accedere proprio alle posizioni di impiegato (per la carriera di concetto basta il diploma; per quella esecutiva, che comprende gli impiegati d'ordine, neanche quella). Per quanto il pubblico impiego mi faccia abbastanza schifo e ci sia finito per disperazione, guardo ai miei conoscenti, i miei amici e i miei cugini che fanno gli avvocati – e parlo di mediocri come di persone brillanti, a volte geniali – e penso che siano più frustrati di me. Loro sì che fanno gli impiegati, a parte qualcuno (per colpo di fortuna e non per merito). Se la passa non benissimo pure un mio amico malgrado sia discendente di una generazione di avvocati.
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    00 08/02/2020 09:23
    Re: Re: Re: Re:
    Francischiello, 07/02/2020 12.49:

    S@yaka, 05/02/2020 17.53:



    Per esperienza diretta posso dirti che gli avvocati che "non ce la fanno" si possono dividere in due categorie: chi ha fatto male il tirocinio (quindi chi non sa da che parte girarsi) e chi, senza offesa, non è portato.
    C'è anche chi ha avuto sfortuna vuoi per voto di laurea (in pratica chi non riesce a ottenere l'accesso a studi legali di un certo livello), vuoi perchè semplicemente non è in un ambiente in cui può lavorare (un penalista o un giuslavorista in una piccola città).


    Guarda, forse il tuo ragionamento può andar bene a Trento.
    In circoscrizioni forensi come quelle di Milano, Monza, Prato, Firenze, Roma, Santa Maria Capua Vetere, Napoli nord, Napoli, Torre Annunziata, Salerno e forse pure Bologna gli avvocati sono talmente tanti che puoi essere bravo quanto vuoi, ma non c'è lavoro. Se sei bravo vai a lavorare in uno studio importante, certo, dove il grande capo si prende tutti i meriti, e i soldi, e tu ti fai il lavoro sporco a stipendiuccio fisso mensile, come se fossi un dipendente. E così per chissà quanti anni.


    Detto questo, il lavoro pubblico non è il Sacro Graal: bravo chi ce la fa, ma è una vita da impiegati.


    Nella pubblica amministrazione non esistono solo impiegati; anzi un laureato non dovrebbe accedere proprio alle posizioni di impiegato (per la carriera di concetto basta il diploma; per quella esecutiva, che comprende gli impiegati d'ordine, neanche quella). Per quanto il pubblico impiego mi faccia abbastanza schifo e ci sia finito per disperazione, guardo ai miei conoscenti, i miei amici e i miei cugini che fanno gli avvocati – e parlo di mediocri come di persone brillanti, a volte geniali – e penso che siano più frustrati di me. Loro sì che fanno gli impiegati, a parte qualcuno (per colpo di fortuna e non per merito). Se la passa non benissimo pure un mio amico malgrado sia discendente di una generazione di avvocati.



    Ribadisco quanto ho già scritto in altri post pubblicati in altre discussioni. L'impiego pubblico può essere una soluzione ai mali ma non è più l'eldorado di una volta. Quanto al titolo di studio io penso che bisogna studiare non tanto e non solo per il titolo in sè, ma anche, e soprattutto, per la passione verso le materie.



    LAUREA in L14 - Scienze dei Servizi Giuridici
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    Francischiello
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    00 08/02/2020 10:48
    Re: Re: Re: Re: Re:
    lupusalfa, 08/02/2020 09.23:


    L'impiego pubblico può essere una soluzione ai mali ma non è più l'eldorado di una volta.


    Su questo sono pienamente d'accordo; io stesso se potessi cambierei mestiere.


    Quanto al titolo di studio io penso che bisogna studiare non tanto e non solo per il titolo in sé, ma anche, e soprattutto, per la passione verso le materie.


    Ancora più d'accordo.


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    FRANCESCA.TRETTO
    Post: 814
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    00 08/02/2020 16:18
    La pacchia è finita da un pezzo ragazzi...concordo con l'affermazione dell'Eldorado. E soprattutto con quella della passione verso talune materie.



    Laureata L16 triennale Scienza della Pubblica Amministrazione

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