Sì, è così, non si tratta quasi mai di un'iniziativa degli atenei. Venezia e Padova per esempio hanno decine di miglaia di iscritti, molti loro studenti morti sulle strade o per malattia passano letteralmente e inevitabilmente "inosservati" (non agli amici, ovviamente, ma all'istituzione). Ci sono famiglie che non vogliono pubblicità di nessun tipo, in altri casi si innesca il meccanismo petizione al Rettore-richiesta della famiglia-laurea ad honorem (o, se non è laurea, intitolazione di aula, o borsa di studio, o cerimonia di ricordo...). Dipende soprattutto da quanto ci tengono famiglia e amici, un ateneo fa fatica a dire "no", soprattutto se l'appello per il riconoscimento post mortem diventa una storia mediatica.