00 17/12/2013 11:18
Quello che per molti in Italia è un vulnus legislativo, per la Russia è un pregio. Il rappresentante del Cremlino per i diritti dell'Infanzia, Pavel Astakhov, ha annunciato che le adozioni internazionali di bambini russi saranno contentite soltanto al nostro Paese.

Astakhov, secondo quanto riferisce l'agenzia Interfax, avrebbe motivato l'«esclusiva» legandola al fatto che l'Italia non riconosce i matrimoni gay.
«Ci risulta che attualmente l'Italia è l'unico Paese i cui cittadini hanno la possibilità di adottare bambini russi», ha spiegato Astakhov, «perché questo Paese non riconosce il matrimonio omosessuale, e, di conseguenza, non dobbiamo cambiare nulla nell'accordo vigente e, inoltre, loro rispettano i termini di questo accordo».

Gli orfani. La Russia, ha aggiunto il rappresentane per i diritti dell'infanzia russo, non affiderà i propri bambini e orfani ai Paesi con i quali non ha accordi bilaterali in proposito, precisando che oggi la Russia ha un accordo bilaterale di adozione solo con l'Italia, mentre la Francia non ha completato le procedure di ratifica del documento: «Non è colpa nostra. Voi (i partner occidentali, ndr) dovreste lavorare più attivamente se volete che l'adozione internazionale prosegua, perchè la Russia ha altre priorità. La nostra priorità è dare in adozione i bambini all'interno del Paese».

A giugno la Duma ha approvato una legge che vieta l'adozione di bambini russi da parte di cittadini di Paesi in cui è consentito il matrimonio tra persone dello stesso sesso e genitori singoli. Inoltre, dal primo gennaio 2013 i genitori americani sono stati banditi dalla adozione di bambini provenienti dalla Russia nell'ambito della cosiddetta legge Dima Yakovlev, varata in risposta al 'Magnitsky Act' degli Usa.

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