00 31/12/2011 09:58
MANTOVA: CHIAMA FIGLIA ANDREA, GIUDICE RIGETTA ATTO NASCITA

Attenzione quando arriva il momento di scegliere il nome per i propri figli. Potrebbe infatti accadere che l'ufficio anagrafe, o qualche giudice solerte, non approvi la scelta.
E' successo a Mantova dove il giudice della I Sezione Civile del tribunale ha dichiarato "fuorilegge" l'atto di nascita di una bambina a cui era stato dato il nome di Andrea. Secondo il togato, "essendo lei una bambina, in quanto femmina, non può chiamarsi con quel nome da maschio». I genitori saranno così costretti a cambiarle il nome. La sentenza è molto chiara a riguardo, ad una femmina non può essere attribuito un nome da uomo e Andrea é un nome maschile. Tanto che il giudice invoca anche l'etimologia e la lingua greca a supporto delle sue convinzioni:" in Italia, il nome Andrea designa una persona di sesso maschile, mentre la persona minore è di sesso femminile. Considerate quanto all'attribuzione del nome Andrea, esso deriva dal greco antico che corrisponde al significato di uomo, con riferimento alla mascolinità e alla virilità e che esso in Italia, indica persone di sesso maschile e dalla indagini effettuate dall'ista é addirittura il terzo per diffusione . Nella fattispecie però, Andrea è nata nel 2006 a Parigi, dove tuttora vive. E nella Rèpubblique lei é Andrée, nome femminile molto diffuso, come decine di migliaia di altre bambine. Avendo però la cittadinanza italiana, in quanto i genitori hanno trascritto l'atto di nascita della figlia nel comune dell'Alto Mantovano da dove sono emigrati, si pone il dilemma: come scrivere all'anagrafe correttamente il nome della bimba? E come regolarsi con i Paesi dove Andrea ha valenza anche femminile? Il giudice non ha avuto nessun dubbio, se in Italia é "indiscutibilmente un nome da uomo" non può essere usato al femminile nel nostro paese e l'atto di nascita é da riscrivere. Ha trovato però un modo per non cambiare totalmente l'identità alla bambina: "il divieto normativo sarebbe facilmente aggirabile attribuendo alla minore il nome in lingua francese corrispondente alla versione femminile e cioè Andrée.

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