Studentessa scomparsa: avrebbe dovuto discutere la tesi a Novara. I familiari: "Ti aspettiamo a braccia aperte"

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Davide
00giovedì 22 novembre 2012 15:17
Non ha avuto il coraggio di svelare che non aveva terminato gli esami

«Ti aspettiamo a braccia aperte, non siamo assolutamente arrabbiati con te. Non vediamo l’ora di rivederti e non temere, i problemi si possono risolvere». È l’appello che i familiari rivolgono a Giulia Fasana, la studentessa di Gaglianico (Biella) che ieri (mercoledì 21 novembre) avrebbe dovuto presentarsi all’università di Novara per discutere la tesi di laurea, ma di cui si sono perse le tracce dal giorno prima. La scomparsa della 24enne, anche secondo i familiari, è legata proprio alle problematiche emerse nella carriera universitaria. Una storia complessa, ma anche dal copione non nuovo alle cronache giornalistiche. Giulia avrebbe dovuto discutere la tesi mercoledì, per quanto ne sapeva la sua famiglia, ma in realtà non aveva terminato gli esami. Una verità scomoda che evidentemente non aveva avuto il coraggio di svelare e che l’ha indotta ad andarsene, ma che è venuta a galla solo dopo il suo allontanamento da casa.

Martedì 20 novembre, attorno alle 18, la 24enne è uscita da casa e poco dopo avrebbe spento il cellulare, rendendosi irreperibile.

«Abbiamo sporto denuncia martedì notte ai carabinieri», racconta il fratello Marco, il quale spera che l’eco della notizia anche nel novarese possa dare buoni frutti.

Anche sul sito di “Chi l’ha visto?” è comparsa una scheda descrittiva relativa a Giulia Fasana. La ragazza è alta 1,54 metri, ha occhi e capelli castani e un neo tra l’occhio e tempia sinistra e un piercing all’orecchio sinistro (metà del padiglione). Quando è uscita da casa indossava un montgomery bordeaux con cappuccio, una sciarpa nera-grigia, una maglia rossa con bottoni, una t-shirt bianca con pupazzo, jeans e scarpe “Nike” blu-nero. Portava dei para-orecchie. Ha occhiali da vista. Aveva una borsa a tracolla verde, come riporta il sito della trasmissione.

Aggiornamento...

Lieto fine: è tornata a casa la studentessa scomparsa per 48 ore

Non aveva il coraggio di dire che non si sarebbe laureata perché non aveva finito gli esami


Gli appelli lanciati dai familiari non sono caduti nel vuoto: la studentessa Giulia Fasana è tornata a casa a Gaglianico (Biella), dopo aver fatto perdere le proprie tracce per 48 ore. Mercoledì 21 novembre avrebbe dovuto discutere la propria tesi a Novara, per quanto ne sapeva la sua famiglia, ma in realtà non aveva terminato gli esami. E questa verità mai svelata l’aveva indotta a fuggire, a poche ore da quella discussione che non sarebbe però mai andata in scena.

«Ti aspettiamo a braccia aperte, non siamo assolutamente arrabbiati con te. Non vediamo l’ora di rivederti e non temere, i problemi si possono risolvere», era l’appello che il fratello Marco ci aveva chiesto di lanciare questa mattina, quando l’avevamo raggiunto telefonicamente. E ora il lieto fine è arrivato.

Sembra che la 24enne abbia trascorso a Milano queste ore di assenza da casa. I familiari avevano sporto denuncia ai carabinieri e attivato anche Chi l’ha visto.

Elena Ferrara

www.tribunanovarese.it

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unimarconi.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...
Iuzzolino
00sabato 24 novembre 2012 00:33
Sono contento che sia tornata (oltretutto è pure gnocca) ma questa si è sputtanata a vita.
Davide
00lunedì 26 novembre 2012 15:27
Sad.
Comunque a volte ho l'impressione che tanti giornalisti sperino nella tragedia.
Iuzzolino
00lunedì 26 novembre 2012 16:11
Un nome a caso: Roberto Straccia.
La tragedia già c'era ma ci volevano trovare l'assassino a tutti i costi.
veverita
00lunedì 20 maggio 2013 15:49
i genitori della ragazza di sopra sono venuti nel mio ufficio, sono stata giu di morale per l'intera giornata, in domani hanno chiamato tranquillizzandoci perché la ragazza è stata trovata, e comunque terribile non poter fare nulla d'avanti a genitori disperati.
Manuele(86)
00lunedì 20 maggio 2013 23:49
Questo è il prodotto dell'università pubblica malata dalla radice fino al vertice.
ci sono professori che si prendono cotte di alunni rubano fondi universitari che dovrebbero essere destinati alla ricerca. Ma la colpa è anche dei rappresentanti di università che fino alla loro elezione sono incazzati per un sistema che non funziona e subito dopo sono conviventi con lo stesso.
Per esempio quando ero studente all' università di TOR VERGATA l'università dei professori vip "visto che frequentavano più i salotti delle tv che le aule dell'ateneo", mi capito di vedere un alunno che parlava con un professore,da quello che avevo capito doveva esaminarlo da li a pochi giorni, il ragazzo andando via salutava il prof. da parte del padre e dalla faccia dello stesso professore il padre di questo alunno doveva essere un pezzo grosso.
Ecco questa è l'università pubblica almeno per quello che ho visto io
tutti guardano i propri interessi dall' alunno al professore e fino a che le cose le vedono da fuori fa tutto schifo ma quando ci sono dentro al sistema le cose non vanno poi cosi male.
UniMarconcino
00martedì 21 maggio 2013 00:16
Scusami veverita, tu non lavoravi per un'impresa che si occupava di filmati per l'elearning? Come hai fatto ad avere contatti con i genitori della tipa?
veverita
00martedì 21 maggio 2013 07:17
lavoro per quella università che fa le lezioni in Teleconerenza per quasi tutte le lauree brevi,teledidattica e diversa da una semplice piattaforma a distanza tutto si svolge in quel istante tutti quanti i collegati vedono la lezione in quel momento e fanno domande al prof ottengono risposta ecc...
Comunque vorrei dire 2 parole sul università dove lavoro, io non conosco la malattia delle altre ma questa è veramente seria, prepara professionisti veri. Le tutor sono impegnate in precorsosi altamente formativi, scusate ma io vedo la fatica che fanno le persone intorno a me per far si che funzioni questa uni. Sicuramente ci sono anche cose che non vanno, pero non cosi eclatanti.
e chiaro che in una università di medicina la presenza è obbligatoria e vedo tanti ragazzi che fanno altro invece di stare in aula, siccome e seria questa uni coloro che non hanno la presenza non sono ammessi al esame ecc--
Non sempre ha ragione lo studente
UniMarconcino
00mercoledì 22 maggio 2013 00:55
Scusa veverita perchè da come ti eri spiegata sembrava che i genitori avessero chiesto aiuto al tuo ufficio e quindi che tu lavorassi in polizia. Non ti chiedo di più perchè questo è un forum pubblico.
UniMarconcino
00mercoledì 22 maggio 2013 00:58
Re:
Manuele(86), 20/05/2013 23:49:

Questo è il prodotto dell'università pubblica malata dalla radice fino al vertice.
ci sono professori che si prendono cotte di alunni rubano fondi universitari che dovrebbero essere destinati alla ricerca. Ma la colpa è anche dei rappresentanti di università che fino alla loro elezione sono incazzati per un sistema che non funziona e subito dopo sono conviventi con lo stesso.
Per esempio quando ero studente all' università di TOR VERGATA l'università dei professori vip "visto che frequentavano più i salotti delle tv che le aule dell'ateneo", mi capito di vedere un alunno che parlava con un professore,da quello che avevo capito doveva esaminarlo da li a pochi giorni, il ragazzo andando via salutava il prof. da parte del padre e dalla faccia dello stesso professore il padre di questo alunno doveva essere un pezzo grosso.
Ecco questa è l'università pubblica almeno per quello che ho visto io
tutti guardano i propri interessi dall' alunno al professore e fino a che le cose le vedono da fuori fa tutto schifo ma quando ci sono dentro al sistema le cose non vanno poi cosi male.



Però c'è anche l'altra faccia della medaglia ovvero non tanto i baroni quanto i dispensifici dove gli esami vengono fatti in allegria e senza troppi patemi d'animo.
A Roma pochissime università si salvano sia in ottica baroni sia in ottica dispensifici e una di queste è proprio la Marconi.
veverita
00mercoledì 22 maggio 2013 10:42
UniMarconcino hai ragione diciamo in breve che tutto quello che già sai sul mio lavoro con l'aggiunta che lavoro in quella università
S@yaka
00giovedì 7 febbraio 2019 22:04
Re:
Manuele(86), 5/20/2013 11:49 PM:

Questo è il prodotto dell'università pubblica malata dalla radice fino al vertice.
ci sono professori che si prendono cotte di alunni rubano fondi universitari che dovrebbero essere destinati alla ricerca. Ma la colpa è anche dei rappresentanti di università che fino alla loro elezione sono incazzati per un sistema che non funziona e subito dopo sono conviventi con lo stesso.
Per esempio quando ero studente all' università di TOR VERGATA l'università dei professori vip "visto che frequentavano più i salotti delle tv che le aule dell'ateneo", mi capito di vedere un alunno che parlava con un professore,da quello che avevo capito doveva esaminarlo da li a pochi giorni, il ragazzo andando via salutava il prof. da parte del padre e dalla faccia dello stesso professore il padre di questo alunno doveva essere un pezzo grosso.
Ecco questa è l'università pubblica almeno per quello che ho visto io
tutti guardano i propri interessi dall' alunno al professore e fino a che le cose le vedono da fuori fa tutto schifo ma quando ci sono dentro al sistema le cose non vanno poi cosi male.



Se questo voleva essere un attacco alle statali sappi che tutte le università sono pubbliche, anche la Marconi.
La Marconi fa parte delle pubbliche non statali, mentre le cosiddette "statali" sono pubbliche statali, insomma informati meglio perchè non costa nulla.
In secondo luogo teniamocele strette le statali italiane perchè anche se non tutte sono serie alcune sono eccellenti un pò come la Marconi nel campo delle pubbliche non statali.
Fare di tutta l'erba un fascio porta a scagliarsi ingiustamente contro una categoria: voi voi lamentate spesso che la Marconi viene paragonata alle altre telematiche e tu ora cosa stai facendo?
La stessa cosa se non peggio.
Aggiungo che nell'articolo c'è una mancanza mostruosa, perchè la fantomatica "università di Novara" nientepopodimeno è che l'"Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro" e vi assicuro che non è assolutamente difficile come la si vuole far passare.
Questa ragazza ha scelto la fuga perchè non apriva i libri, punto.
Davide
00martedì 26 febbraio 2019 16:24
Credo che lo sfogo di Manuele (che è del 2013, quindi non certo di ieri, teniamolo presente) sia dovuto al fatto che molti di noi prima di approdare alla Marconi hanno avuto a che fare con persone delle statali indegne, per non dire peggio.
"Qui" abbiamo trovato umanità, comprensione e molta più professionalità, inoltre alla Marconi si imparano nettamente meglio le materie.
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