Silvia Romano rapita in Kenya, vorrei porvi qualche domanda

Metto la discussione in questa cartella perchè non vorrei farle prendere una piega di attualità o giuridica, solo chiacchiere fra noi.
Vi raccomando di mantenere un atteggiamento civile perchè non intendo scatenare polemiche.
Sicuramente avrete sentito parlare di Silvia Romano, rapita in Kenya non si sa bene da chi.

www.ilmessaggero.it/mondo/volontaria_rapita_kenya_chi_e-4122...

Io capisco che ognuno abbia le sue passioni e che sia più incline ad andare in Kenya piuttosto che in Inghilterra piuttosto che in Thailandia anche solo per cercare la propria felicità oltre che fare del bene, ma la mia domanda è la seguente.
Non poteva semplicemente fare la suora laica in Italia? O se non era credente del volontariato.
Un'altra domanda che volevo fare è: il riscatto lo pagheremo noi cittadini italiani. Per le famiglie che lasciano andare i loro ragazzi in posti percolosi non è previsto nulla? Nemmeno una diffida da parte della Farnesina?
Per Greta e Vanessa abbiamo pagato 11 milioni di euro, non vi sembra esagerato in un paese con le persone che dormono sotto i ponti o negli scatoloni?
Grazie a chi mi vorrà rispondere.
Ripeto: commenti di pancia ma senza esagerare.

Beh lei è laureata in mediazione culturale, immagino che dal suo punto di vista quel viaggio facesse curriculum.
Forse non hai ben chiaro cos'è un mediatore culturale.

www.cliclavoro.gov.it/approfondimenti/Pagine/Il-Mediatore-intercultur...

Comunque vorrei aggiungere qualcosa che dovrebbe far riflettere.
La ragazza si è appena laureata in una delle università più minuscole d'Italia che non compare nemmeno nell'anagrafe studenti del MIUR: è la "Campus Ciels" che tra l'altro ha corsi stranissimi come mediazione linguistica e criminologia.
Per curiosità ho controllato cosa propone agli studenti nel post lauream, risposta: niente.
Solo un tirocinio da 150 ore corrispondente a 6 CFU durante la laurea.
Ehm, signori, la Marconi offre tirocini da 500 ore a laureati e "masterizzati" entro 12 mesi dal conseguimento del titolo addirittura alla Corte dei Conti, domandiamoci poi come mai questa ragazza ha voluto andare in Kenya.

So che non è intenzione di Iuzzo farlo, ma non sono questi i casi in cui bollare qualcuno di essere radical chic.
Il fatto che la ragazza sia andata in Africa fa parte dei suoi studi e del suo bagaglio culturale.
Altra cosa importante: non farei paragoni forzati fra università.
Sappiamo che la Marconi è un ateneo serio su cui si può contare, ma non credo che Silvia sia andata via dall'Italia perché la sua università non le ha dato una mano.
Detto questo anche secondo me in Italia c'è molto da fare: sul forum abbiamo un'iscritta laureata alla statale di Pavia (che sta facendo il master in scienze criminologiche alla Marconi) che ha fatto tirocini su tirocini in case di cura e di reclusione e che vorrebbe lavorare sulle misure alternative alla detenzione... altra faccia della medaglia o medaglia completamente diversa?
Qua mi fermo perché qualsiasi altra considerazione (criminologica, investigativa, ecc...) farebbe andare off topic la discussione.

Iuzzolino, 11/22/2018 2:06 PM:

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Un'altra domanda che volevo fare è: il riscatto lo pagheremo noi cittadini italiani. Per le famiglie che lasciano andare i loro ragazzi in posti percolosi non è previsto nulla? Nemmeno una diffida da parte della Farnesina?

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Lo Stato ha il dovere di proteggere i suoi cittadini in qualsiasi situazione si trovino, non c'è una postilla in cui è stato scritto "salvo che il cittadino si metta da solo in condizioni di pericolo andando in paesi dove la tutela dell'ordine pubblico è opzionale".
Interessante l'intervento di Davide: è necessario andare in Africa per diventare mediatori culturali alla luce del fatto che ragazze come lei sono rimaste in Italia ad aiutare persone con situazioni disagiate?

Comunque se è vero ciò che sta trapelando (i rapitori volevano un riscatto lampo) si profila qualcosa di tremendo.
Speriamo di no.

Durante questo Natale pubblico un pensiero per Silvia e la sua famiglia che sicuramente staranno soffrendo molto.
Spero che possano trovarsi e che tutto vada per il meglio.

Un pensiero anche da parte mia per questa sventurata ragazza, speriamo che possa tornare a casa al più presto e che possa continuare a inseguire i suoi sogni.

Ho notato che "Chi l'ha visto?" ieri sera non ha parlato né di lei né della scomparsa di Luca Tacchetto e di Edith Blais:

www.fanpage.it/burkina-faso-il-francese-che-ha-ospitato-luca-tacchetto-temo-sia-accaduto-qualcosa-d...

Molto strano questo silenzio, non me l'aspettavo proprio da quella trasmissione.

E questi non erano radical chic?
Strapieni di soldi vanno a fare il "volontariato" in Kenya.

Penso che sul loro "volontariato" ci sia stato un fraintendimento: credo che avrebbero voluto costruire una casa, non fare propriamente volontariato, poi alcuni giornalisti ci hanno ricamato.
Insomma era una buona scusa per fare una vacanza.
Iuzzo poco poco di destra, eh?

Davide, 24/11/2018 02.02:

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Detto questo anche secondo me in Italia c'è molto da fare: sul forum abbiamo un'iscritta laureata alla statale di Pavia (che sta facendo il master in scienze criminologiche alla Marconi) che ha fatto tirocini su tirocini in case di cura e di reclusione e che vorrebbe lavorare sulle misure alternative alla detenzione... altra faccia della medaglia o medaglia completamente diversa?
Qua mi fermo perché qualsiasi altra considerazione (criminologica, investigativa, ecc...) farebbe andare off topic la discussione.

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Davide, parlavi di me?
Sì è vero, io mi sono laureata a Pavia, fin dal primo anno di Universtà ho lavorato per pagarmi gli studi e ho fatto tirocinio in una casa circondariale e in una casa di reclusione; ora lavoro con persone in misura alternativa alla detenzione. Io amo il mio lavoro e mi sono iscritta al master in scienze criminologiche perchè voglio migliorare le mie conoscenze in questo campo così difficile e delicato... e voglio continuare a lavorare con i detenuti.
Iuzzolino, io non sono d'accordo con ciò che hai scritto, forse anche perché provo a mettermi nei panni di quei ragazzi che vanno in luoghi che possono risultare pericolosi, provando a capire perchè prendono questa decisione. Beh, forse per accrescere il proprio bagaglio culturale, per dare il proprio contributo o chissà... forse semplicemente perchè se lo sentono!
Che facciamo, rimaniamo confinati nei luoghi dove possiamo stare sicuri e tranquilli, conoscendo il resto del mondo solo tramite internet, i libri, o la cronaca?
Forse per qualcuno questa sarebbe la scelta migliore, ma ci sono delle persone che la pensano diversamente e io sono una di queste.

..Flavia.., 19/01/2019 17.14:

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Iuzzolino, io non sono d'accordo con ciò che hai scritto

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Ci mancherebbe, non ho la pretesa di avere ragione.
Per come la penso io se è vero che erano andati in vacanza mi rimangio tutto, ma se spacciavano la vacanza per volontariato allora un pò radical chic lo erano, dai, non giriamo attorno ai discorsi.
Ora la Farnesina è contatto coi rapitori e verranno pagati fiumi di soldi con le mie e le tue tasse, contenta?

Sicuramente preferisco che le mie tasse vengano usate per riportare a casa Silvia piuttosto che per riempire di prosciutti e caciocavallo il frigorifero di qualcuno che poi fa passare questi prodotti come "regalo istituzionale"!
Buona settimana a tutti

Silvia Romano e le denunce di pedofilia, Onlus respinge le accuse: "Nostro nome infangato"

La volontaria milanese, secondo alcune ipotesi, sarebbe stata rapita perché venuta a conoscenza di alcuni casi di pedofilia in Kenya.

Articolo completo (TGcom24.mediaset.it)

Ci mancherebbe!!! Ognuno va dove vuole, ma a spese sue e non dello Stato.
E mi fermo qui

Credo vi sia necessità di indagare e di avere molte più informazioni su chi la ha rapita e su cosa ha potuto passare.
"Giustamente" i giornalisti ci sguazzano dopo i virgolettati che sono usciti in cui ella diceva "No ok, tutto bene".

Finalmente libera ed a casa dai suoi genitori !

Se una persona parte da Torino, indossando la maglia del Toro, va in Sardegna, viene sequestrato, tenuto prigioniero per 18 mesi sul Gennargentu, poi viene liberato e torna a casa indossando la maglia del Cagliari, io qualche dubbio sul cambio di squadra ce l'avrei eccome !!!

Comunque a me, a quale squadra lei tenga, non me ne frega niente perché sono solo affari suoi.

che fai finta di convertirti per non essere uccisa. Ci sta tutto (non è esattamente una squadra di calcio, sempre ironico Carlo😀) ma appunto, fai finta, la sindrome di Stoccolma ci sta, non sono una psicologa, mi piace leggere qualcosa a livello amatoriale.
Ok. Ma poi a casa ci torni, il minimo che avrebbe dovuto fare è chiedere un paio di jeans per scendere dall'aereo e ringraziare le nostre forze dell'ordine e il nostro governo.E poi affidarsi ad un bravo psicologo. Come ha detto un giornalista ieri sera (non ricordo chi).
Ci vorrebbe una lista di Paesi dove è vietato andare, dove se vai, ci vai a tuo rischio e pericolo e la farnesina non ti viene a riprendere. Una volta ho letto un articolo: c'è un giro di soldi spaventoso dietro a queste storie e le ragazze che vengono "reclutate" sono quelle delle famiglie più bisognose.
Ci sono riuscita a scrivere un post senza una parola di insulto per lei😀

Personalmente faccio fatica ad avere un opinione precisa sulla vicenda. Troppi chiaro-scuri... o meglio, in Italia siamo diventati bravi a “sospettare” di tutto, dal magheggio sistematico da parte di qualcuno, figlio di una generazione che non ha idee e non ha obbiettivi e va solo a caccia della “fake-news” o del corrotto o del Vaffa perenne. Per carità a furia di pensare male ci si becca sicuramente prima o poi.
La cosa che mi fa riflettere di più è cercare di capire perché alcuni ragazzi tentano di superare il limite. Cerco di spiegarmi (anche se non dispongo di un ottimo lessico e a volte vengo frainteso), ci dovrebbero essere dei canali, delle associazioni, legittimate dalle istituzioni, da utilizzare per chi sente l’esigenza di aiutare il prossimo e recarsi in zone bisognose (tanto di cappello a chi lo fa) e immagino che invece si tenta sempre la via più semplice per realizzare un proprio desiderio (perché ricordiamo che il volontariato non è un sacrificio ma una propria esigenza di sentirsi bene donando bene, usando una metafora io faccio figli non per il mondo ma per me stesso, mai nulla si fa solo per gli altri ma prima di tutto per noi stessi), mettendo a repentaglio il più delle volte la propria vita. Poi la disgrazia e il rapimento possono capitare anche andando con un contingente NATO, ma appunto si tratterebbe di disgrazia.
Con ciò meno male che esiste il volontariato di tutti i tipi, ma il limite in tutte le cose esiste (purtroppo o per fortuna) e se proprio vogliamo cambiare le cose a livello mondiale le strade esistono o comunque possiamo crearle nel rispetto delle regole (altrimenti ammetteremo a noi stessi che non siamo in una società civile e solo in una dittatura mascherata), solo che tutti sappiamo che si farebbe troppa fatica ed è più facile stare in poltrona a criticare chiunque, oppure l’opposto, ossia di dimostrare al mondo intero, con atti oltre il famoso “limite” che se non c’è quel singolo o quei gruppi di singoli il mondo non si potrà salvare.
Ci vuole più rispetto per se stessi Che in automatico diventa rispetto per gli altri, ma al giorno d’oggi ci insegnano solo a ragionare sui Diritti che ognuno ha e non sui Doveri che servono a regolare la civiltà nel mondo.
Forse sono uscito fuori tema ma ci tenevo ha esprimere una mia visione, un po’ contorta.

Stamane ho sentito per radio che una ditta italiana è stata condannata per aver mandato 4 suoi dipendenti in Libia che furono poi sequestrati e 2 di essi rimasero uccisi.

Cercando su internet ho trovato QUESTO

Leggendo l'articolo sono saltato sulla sedia, perché a quello che c'è scritto, pare che il motivo sia stato di non aver predisposto il DUVR o DUVRI (Documento Unico Valutazione Rischi da Interferenza) che è un documento che il datore di lavoro ha l'onere di far redigere al fine di valutare i rischi cui è sottoposto il lavoratore. Uh signur ...

Quindi se le ONG non hanno l'obbligo di redigere il DUVRI per le persone che mandano in giro per il mondo allora tana libera tutti, altrimenti bisogna vedere cosa dice il codice sulla sicurezza nei luohi di lavoro, il famigerato dlgs 81/08 perché se chiedo al mio vicino se mi taglia il prato, in cambio di una birretta, io sono il committente e lui il lavoratore ! Povera Italia!

A prescindere dalla vicenda della Romano, se Tizio manda Caio come agnello in una valle di lupi dicendogli che tutto sommato se po' ffà e poi "me se magnano o me se mozzicano" Caio, beh io a Tizio lo corcherei de mazzate ... te posseno ... limor@#€!! e de tu nonno

quello è un altro discorso. Se sei ingegnere su piattaforma petrolifera devi andare "per forza" anche se io mi rifiuterei (in barba alla carriera). Ovviamente con tutti i protocolli di sicurezza.
Ma volontaria, con tanti bisognosi che ci sono nelle città, non si può sentire....

Interessante spunto da questo articolo di Libero: Silvia Romano, il generale Carlo Jean: "Conte e Di Maio pagliacci indegni. Forse al Shabaab ricatta la cooperante"

Io penso che c'entri la sindrome di Stoccolma o comunque una specie di attaccamento ai rapitori che può dipendere da più fattori su cui preferisco non parlare per non scadere in volgarità che non hanno mai fatto parte di questo forum e mai faranno parte.

Credo anche che la ragazza si sia trovata in un'avventura-tragedia più grande di lei: questa era fresca di laurea e si è auto-spedita in Kenya, che è uno stato famoso per incursioni terroristiche addirittura a postazioni militari.
Provo ad essere un pochino più chiaro: se quello che leggo è vero, questa ha frequentato un'università minuscola di Padova che avrà 800 studenti in totale e a 23 anni, fresca di latte, è partita per il Kenya.
Ragazzi, ma ci rendiamo conto? Questa gli andava bene se faceva un giro dietro casa e appena si è laureata si è fiondata in uno dei paesi più pericolosi al mondo (in Kenya il 5 gennaio è stato respinto un attacco a una base militare USA con 3 morti americani, nel 2013 lo stesso gruppo terroristico che l'ha rapita ha falciato 67 persone in un centro commerciale).

Capisco che nella mediazione culturale sia previsto il visitare posti all'estero, ma credo anche che le ONLUS che hanno sedi in Italia, che mandano italiani incontro a rischi così gravi e che (ancora peggio) sono italiane debbano rispondere della legge italiana, non per niente la sua ONLUS è stata perquisita da un blitz dei ROS.

Più di tutto penso che pesino le stesse dichiarazioni di Al-Shabaab: "useremo i soldi del riscatto per finanziare la jihad".
Ammesso che la dichiarazione sia vera (sappiamo che i terroristi islamici sono dei cazzoni: l'abbiamo visto più di una volta nella cartella criminologica, praticamente rivendicano tutto e le sparano grossissime).

In conclusione giustifico la ragazza (che è giovanissima e provata psicologicamente, se fossi cattivo direi che è un pò fuori di testa ma che la capisco) anche se è meglio che non rilasci troppe dichiarazioni, non giustifico invece la ONLUS, inoltre penso che la notizia dovrebbe essere ridimensionata perchè l'Italia ci fa una pessima figura.

Comunque questo è lo stesso Governo che risolve il problema-pandemia con un DPCM o che a furor di popolo vorrebbe indagare la PM del processo Vannini salvo poi scoprire che per effettuare l'azione disciplinare ci si doveva attivare 4 anni prima. Sono persone che non conoscono la legge o la conoscono male e che non hanno rispetto del diritto italiano, quindi non stupiamoci più di tanto.

quoto e aggiugo. Milano è piena di bisognosi, se si vuole fare volontariato. Chi vuole andare via dall'Italia va in un Paese più civile del proprio. Prima di tutto occidentale (soprattutto se sei donna). C'è l'Inghilterra, l'Irlanda la Germania nord europa ecc.
Se devo andare in africa, resto in Italia. E se vado nei posti a rischio il Governo non deve venirmi a prendere a spese di chi lavora.

fabianaclemente, 10/05/2020 16:19:

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Ci mancherebbe!!! Ognuno va dove vuole, ma a spese sue e non dello Stato.
E mi fermo qui

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Quando Silvia Romano è partita non aveva chiesto niente allo Stato italiano, se non il passaporto.
Penso che nessuno di noi sia in grado di indagare e giudicare fino in fondo le intenzioni che hanno mosso Silvia Romano.
Ad ogni buon conto è un dovere di ogni Stato degno di questo nome di salvaguardare i propri cittadini in ogni dove.

ci dovrenbbe essere una lista di Paesi dove sia vietato andare se non per motivi inevitabili di lavoro. Chi va al mulino si infarina. Una donna che va in posti del genere, per me è fuori di testa, non da ora ma da prima di partire. Ognuno è libero, ma se ci va, non voglio essere io a pagare.
Per esempio: un incidente in macchina può capitare a tutti, ma se guidi bendata...

pure a Roma può succedere di tutto. Intanto io evito come la peste certa gente, poi una disgrazia può capitare pure a Roma. Ma appunto è una disgrazia