Nucleare, braccio di ferro tra Governo e regioni

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Davide
00venerdì 5 febbraio 2010 19:59
Il ritorno del nucleare divide governo e regioni. La decisione dell'esecutivo di impugnare davanti alla Consulta le leggi regionali che fissano il divieto di costruire le centrali ha scatenato reazione di alcuni governatori che promettono battaglia
05 febbraio, 2010




A guidare il fronte degli antinuclearisti è Nichi Vendola, seguono il campano Antonio Bassolino e il lucano Vito De Filippo. "Saremo la regione più disobbediente", avverte Vendola. "Siamo fiduciosi che la Corte tenga nel dovuto conto i fondamenti giuridici contenuti nella norma", gli fa eco Bassolino. Ma a salire sulle barricate non sono solo i governatori del centrosinistra: il ministro Luca Zaia, candidato leghista per la presidenza del Veneto fa la voce grossa: "Il Veneto la sua parte l'ha già fatta con il rigassificatore al largo delle coste e con la riconversione al carbone di Porto Tolle. Da quel che ci dicono i tecnici il nostro bilancio è positivo. Se proprio il governo dovesse insistere nella richiesta - aggiunge Zaia - prima dovremmo vedere con dati inoppugnabili che non ci sono alternative in tutte le Regioni" e "anche allora - ribadisce - manterrei le mie più totali perplessità". Ma il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola non vuol sentire ragioni: "Le tre leggi regionali intervengono autonomamente in una materia concorrente con lo Stato e non riconoscono l'esclusiva competenza dello Stato in materia di tutela dell'ambiente e della sicurezza interna". Il braccio di ferro sembra solo all'inizio.

tg24.sky.it
ff66
00venerdì 5 febbraio 2010 20:37
Si e' parlato per anni sulle alternative al nucleare dove sono finito quei bei propositi....leggete questo

L’eolico.
Secondo lo studio di Greenpeace “Eolo o plutonio?” (in francese su www.greenpeace.fr), nel quale il nucleare viene confrontato con l’eolico, è possibile con un investimento equivalente produrre 2,3 volte più energia e ottenere 5 volte più posti di lavoro investendo nell’eolico. A parità di investimento, con l’eolico si darebbe energia al doppio delle abitazioni rispetto al nucleare. L’energia eolica sta vivendo un forte sviluppo tecnologico e una crescita della potenza installata: nella sola Germania, oltre 3.200MW di eolico sono stati installati lo scorso anno e forniscono
energia a più di 2 milioni di case. Nell’Unione europea, si prevede l’installazione di 75.000MW di eolico entro il 2010, triplicando la potenza installata oggi e aggiungendo l’equivalente della produzione di 14 grandi centrali nucleari.

Il solare.
Secondo il rapporto "Solar Generation 2", presentato di recente a Bruxelles da Greenpeace e dall'Associazione europea dell'industria fotovoltaica (EPIA), un miliardo di persone utilizzerà l'energia fotovoltaica entro il 2020 e nasceranno grazie a quest'industria 2 milioni di posti di lavoro,
mentre le emissioni di gas serra si ridurranno di 169 milioni di tonnellate l'anno, l'equivalente di 75 centrali a carbone. Dal 1998 il fotovoltaico cresce del 35% l'anno: entro il 2040, il solare potrebbe coprire oltre il 20% del fabbisogno globale, anche nei luoghi più remoti e senza contribuire ai
cambiamenti climatici. Si tratta di un'industria, quella del fotovoltaico, che raggiungerà il valore di 62 miliardi di euro nei prossimi 15 anni.
Paesi come la Germania hanno visto una crescita esponenziale del solare, ma è l'Unione europea che deve impegnarsi e fissare obiettivi vincolanti per il 2020, oltre a bloccare i sussidi ai combustibili fossili e all'energia nucleare. Ogni euro investito in energia solare aiuta il clima, l'innovazione e diminuisce la dipendenza nei confronti dei combustibili fossili. Secondo la Commissione europea, due terzi del fabbisogno energetico europeo sarà soddisfatto con
l'importazione per il 2020: il solare offre un'alternativa a questa dipendenza (il rapporto su: eu.greenpeace.org).

Fonte: Rapporto Nucleare GreenPeace 2005


alevalery
00sabato 6 febbraio 2010 11:47
Ma cosa c'è di così bello nel nucleare che lo vogliono tutti? [SM=g1944812]
Davide
00sabato 6 febbraio 2010 12:49
In pratica col nucleare l'Italia non si indebiterebbe più coi paesi circostanti (Russia compresa) per questioni energetiche e diventerebbe autonoma.
Però è anche vero che si tratta di una forma di energia obsoleta.
Iuzzolino
00sabato 6 febbraio 2010 15:08
Io sono pro.
Più posti di lavoro (anche universitari) e meno tasse dopo 10 anni.
Chissenefrega se è una forma di energia vecchia, tutto il mondo la usa!
alevalery
00sabato 6 febbraio 2010 16:31
Re:
Davide, 06/02/2010 12.49:

In pratica col nucleare l'Italia non si indebiterebbe più coi paesi circostanti (Russia compresa) per questioni energetiche e diventerebbe autonoma.
Però è anche vero che si tratta di una forma di energia obsoleta.




Se ci sono fonti alternative a parità di investimento queste scuse non reggono.
Davide
00sabato 6 febbraio 2010 17:52
Il guaio è che le energie pulite e rinnovabili costerebbero tantissimo e sarebbero insufficienti.
Sto raccogliendo un dossier per dimostrarlo.
Sarebbe bello se dei pannelli solari facessero funzionare una nazione, ma purtroppo non è così!
alevalery
00sabato 6 febbraio 2010 21:24
Non ti converrebbe studiare anzichè raccogliere dossier? [SM=g1944814]
Davide
00sabato 6 febbraio 2010 21:26
Naaah.
Diciamo che vale la "regola-Ubuntu": come per la pubblica amministrazione non sarebbe male usare sistemi operativi o almeno programmi open source, sarebbe bello iniziare a far funzionare alcuni condomini e case con questi tipi di energie.
Ma scordiamoci di rivoluzionare tutto, perché non ci sono conoscenze sufficienti.
alevalery
00sabato 6 febbraio 2010 21:31
Si ok, ma poi se muore della gente per scorie chissene?
Davide
00sabato 6 febbraio 2010 21:32
Questo è un altro discorso ancora.
Nel caso tu non te ne fossi accorta, l'Italia è circondata da centrali nucleari.
alevalery
00domenica 7 febbraio 2010 12:39
E abbiamo speso un sacco di soldi per spegnerle.
Davide
00domenica 7 febbraio 2010 13:01
No, intendo di paesi stranieri.
Per esempio ce n'è una praticamente a Gorizia.
alevalery
00domenica 7 febbraio 2010 14:10
Si ma per esempio io mi fido molto di più della Francia che dell'Italia [SM=g1944739]
Davide
00domenica 7 febbraio 2010 15:12
Ho raccolto dei topic di hogfan da BC (disponibile e gentilissimo come sempre).

hogfan, 22/05/2008 18.45:

E' incredibile che l'intera Italia sia insensibile alla comunità scientifica. In tutto il mondo si costruiscono centrali nucleari in quanto ne è evidente la vantaggiosità (nel PEGGIORE dei casi l'Uranio si può estrarre dall'acqua marina a prezzi convenienti, ed incide per il 5% sul costo della produzione energetica) e la sicurezza degli impianti è mostruosa (le "vecchie" centrali Europee ed Americane si sono viste allungare la propria vita di 20 anni data la loro ottima efficienza).
E noi a comprare il gas da russi e libici...per Chernobyl..catastrofe di matrice INTERAMENTE sovietica...(nel senso più dispregiativo del termine)



hogfan, 22/05/2008 18.57:

Le scorie sono L'UNICO PROBLEMA di tutto il discorso. Con un minimo di buona volontà si sistemano le cose, e di sicuro l'impatto POTENZIALE è minore di quello dei gas nocivi emessi da petrolio carbone e soci.



hogfan, 22/05/2008 19.28:

Nella gestione di un impianto nuclare, il costo dell'Uranio incide ORA per il 5%, e comunque rappresenta una spesa minima nei confronti delle grosse spese (comunque fisse) di manutenzione. Il limite asintotico del costo dell'Uranio rappresenta il suo costo di Estrazione dall'acqua marina, in cui abbonda. Ergo il problema del costo non può rappresentare un problema.
Le scorie devono essere gestite per 500 anni circa. Il colosseo è in piedi da 2000. Secondo me se po fà.



hogfan, 22/05/2008 20.07:

Io non ne so troppo, sia chiaro, eh? Sono in grado di dare alcune informazioni dovute ai miei studi.

Recentemente sono stato ad una conferenza fatta dal presidente del LENA(Laboratorio Energia Nucleare Applicata ) e diceva che con le nuove tecnologie le scorie devono essere gestite per 500 anni.

I principi sono piuttosto semplici. Le scorie vengono inizialmente poste in edifici specificamente schermati per poi essere spostate in particolari depositi geologici poste in zone sismicamente protette. A proposito la filosofia più diffusa è di collocare le scorie nei luoghi più disparati, in modo da minimizzare l'impatto.

Ma ripeto. il rischio è POTENZIALE, non EFFETTIVO. Le centrali a Carbone emettono gas nocivi nell'ambiente.
Qua stiamo parlando di materiale che è pericoloso solo se rilasciato.



hogfan, 19/07/2008 13.13:

La Svezia ha PROPOSTO il progetto di rinuncia al nucleare, ma si è accorta che al momento senza nucleare non ha energia sufficiente.

"Following the Three Mile Island accident in the United States in 1979, the Swedish Government decided, after a referendum, that no further nuclear power plants should be built and that a nuclear power phase-out should be completed by 2010. But in 1998, when electricity from hydropower accounted for 48% of the country's production of electricity, the government decided to build no further hydropower plants in order to protect its national water resources. This is likely to set back the planned phase-out of Sweden's nuclear reactors, perhaps until 2045.[citation needed] Indeed the current Swedish government is proposing to end the nuclear phase-out, while still maintaining a moratorium on new construction at least until 2010"

La Germania ha chiuso 1 della sue 18 centrali. Ha proposto l'abbandono, ma al momento è tutto congelato.

Per il Belgio le cose sono un pelo problematiche
"In 2003 Belgium's Government, then a coalition which included the Green party Groen!, passed legislation which stipulated that no new reactors would be built and that Belgium's seven reactors would close between 2015-2025.[61][62] When the law was being passed, there was speculation it would be overturned again as soon as an administration without Groen! was in power.[63] A report published in 2005 by the National Planning Bureau noted that in many parts of Belgium nuclear power makes up more than 50% of the electricity generated. It would therefore be difficult for Belgium to adhere to the emissions targets of the Kyoto Protocols without nuclear power.[64]"

In Europa e negli Stati Uniti l'ottimo servizio di manutenzione ha permesso di prolungare la vita degli impianti di altri 10-20, quindi da 30 a quasi 50. Fra 10 anni bisognerà decidere il da farsi.



hogfan, 19/07/2008 13.20:

Semplicemente, l'uranio è ovunque in natura, in piccole tracce.

Nell'acqua marina abbonda, e si può facilmente, ma costosamente (il doppio di quanto costi oggi) estrarlo.

Ora, dato che il costo dell'Uranio incide pressochè nulla (5% che quindi diventerebbe 10%) sulle spese della centrale, quando il prezzo "naturale" salirà oltre quello di estrazione, si procederà ad estrarlo.



hogfan, 22/07/2008 14.05:

Se è per questo noi abbiamo già scorie nucleari prodotte negli anni 60 e 70. Esiste la SOGIN che si occupa di queste cose. Comunque "basta" fare un centro di stoccaggio antisismico.



hogfan, 29/07/2008 17.54:

Fino a quando non conviene? Il prezzo dell'Uranio incide molto poco sul costo delle centrali, mentre carbone e petrolio sono tutto nelle altre.
Il costo è di 1000$al kilo se non mi ricordo male. Circa il doppio di quello attuale. Non ti so dire dell'impatto ambientale. ma IN TEORIA basta prendere cisterne di acqua marina e poi scomporre in base al peso. Teoricamente lo si può fare nell'entroterra.



Siccome lui studia questi argomenti come noi studiamo la giurisprudenza direi che queste possono considerarsi osservazioni argomentate e con cognizione di causa.
alevalery
00domenica 7 febbraio 2010 19:25
Abbiamo la mafia che butta i rifiuti nelle acque della Costiera Amalfitana come se niente fosse, figuriamoci che fine farebbero fare alle scorie che non vuole nessuno
Davide
00domenica 7 febbraio 2010 20:13
Secondo me questo è un altro discorso ancora ed è estensibile a tutti gli altri paesi europei.
Ognuno ha la sua criminalità organizzata.
UniMarconcino
00domenica 7 febbraio 2010 21:03
Scusate l'off topic ma io questo BC lo sento spesso nominare sul forum, cosa sarebbe?
Davide
00lunedì 8 febbraio 2010 00:04
E' un forum sul basket (attualmente il terzo in Italia), nato da un movimento cestistico a sua volta concepito da un giornalino che ho fondato nel 1997.
ff66
00domenica 14 febbraio 2010 11:17
Comunque anche se i costi fossero minori bisogna sempre tener presente quanto questa energia ce la facciano pagare sulla bolletta, comprese tasse varie, infatti basta leggere una qualsiasi bolletta e guardare i consumi e poi vedere tutte le tasse che vi sono annesse.
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