Nello Zimbabwe si muore di fame, e si mangia l'elefante morto

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
alevalery
00mercoledì 17 marzo 2010 11:43
MILANO - Le immagini sono choc, ma la storia che c’è dietro lo è altrettanto, perché parla di miseria e disperazione, di morte e lotta per la sopravvivenza. Per la maggior parte di noi, un elefante morto di vecchiaia nella savana è solo una scena triste, ma per centinaia di disperati che ogni giorno muoiono di fame nello Zimbabwe è stata un’autentica manna. Pochi minuti dopo aver individuato la carcassa in un angolo remoto del “Gonarezhou National Park”, (la seconda riserva del paese, che si estende su una superficie di 5mila chilometri quadrati), un gruppo sempre più crescente di persone ha, infatti, cominciato ad uscire dalla boscaglia circostante, proveniente da ogni dove.

SPOLPATO IN DUE ORE - Armati di machete, asce e coltelli fatti con barattoli di latta, gli uomini si sono avvicinati al pachiderma morto (un gigante di 6 tonnellate e alto quasi 4 metri) e in meno di due ore (1 ora e 47 minuti, per la precisione) lo hanno letteralmente spolpato, strappandone la carne a pezzi e lasciandone solo lo scheletro. Neanche la proboscide e le orecchie si sono salvate da questo autentico scempio e pure le stesse ossa sono state successivamente portate via, per essere bollite e diventare così una zuppa. Nemmeno 24ore più tardi, tutto quello che è rimasto dell’elefante era una macchia di sangue nella savana. Una scena di una crudeltà terribile quella che è apparsa davanti agli occhi attoniti del fotografo inglese David Chancellor, che era nello Zimbabwe per fotografare gli elefanti nel loro habitat naturale. Grazie a quelle immagini, dal titolo “Elephant Story”, l’uomo ha vinto uno dei prestigiosi “World Press Photo 2010”, ma ha ammesso al londinese “Daily Mail” di non riuscire davvero a dimenticare quanto visto in quell’angolo sperduto di mondo.

LOTTA PER IL CIBO - «Poco dopo l’alba, un abitante della zona ha visto la carcassa dell’elefante mentre passava in bicicletta – ha raccontato Chancellor -. Sembrava in mezzo al nulla, ma in appena un quarto d’ora sono arrivati centinaia di disperati da ogni direzione: le donne hanno formato un cerchio attorno all’animale e gli uomini stavano all’interno e ho visto gente litigare e accoltellarsi a vicenda, pur di accaparrarsi più carne possibile per la famiglia. Carne che è stata poi portata a casa per essere lavata, essiccata e, quindi, messa da parte, ma c’è anche chi l’ha mangiata lì, al momento. E nei villaggi circostanti hanno fatto poi festa per due giorni, per celebrare la fortuna che era loro capitata”. Già, perché quell’elefante morto ha significato la sopravvivenza garantita per un bel po’ di tempo, stante la tremenda situazione economica in cui versa il paese sotto il regime di Robert Mugabe.

ALLARME DELLA CROCE ROSSA - Non a caso, giusto giovedì la Croce Rossa Internazionale ha lanciato un grido d’allarme, definendo “assai critica” la situazione dello Zimbabwe, dove oltre 2 milioni di persone – ovvero, un abitante su quattro – muore di fame, e chiedendo agli Stati Uniti un aiuto immediato di almeno 24 milioni di dollari per alleviare la crisi. «In alcune zone del paese la situazione è difficile come mai si è visto prima d’ora – ha spiegato Emma Kundishora, della Croce Rossa dello Zimbabwe, al sito dell’agenzia d’informazione “ZimOnline” – e per esempio a Masvingo le piogge non sono arrivate in tempo e così tutto il raccolto è andato perduto». Nel gennaio dell’anno scorso Jonny Rodrigues, un attivista della “zimbabwe Conservation Task Force”, aveva rivelato alla Bbc che la carne di elefante veniva data nel rancio ai soldati di Mugabe perché era la sola disponibile, visto che i contratti per la fornitura di carne bovina erano stati cancellati, ma nessun uomo del governo aveva confermato l’accusa.

Simona Marchetti


Fonte

UniMarconcino
00mercoledì 17 marzo 2010 11:46
Ho letto! Tremenda la foto!
E noi siamo qua a discutere su quale università sia la migliore da frequentare.
alevalery
00mercoledì 17 marzo 2010 11:47
[IMG]http://i40.tinypic.com/jaylg0.jpg[/IMG]

[IMG]http://i41.tinypic.com/2j348lx.jpg[/IMG]

[IMG]http://i39.tinypic.com/2nb58g3.jpg[/IMG]

[IMG]http://i40.tinypic.com/b7xjer.jpg[/IMG]

[IMG]http://i43.tinypic.com/zkgwfs.jpg[/IMG]
Davide
00mercoledì 17 marzo 2010 13:29
UniMarconcino, 3/17/2010 11:46 AM:

Ho letto! Tremenda la foto!
E noi siamo qua a discutere su quale università sia la migliore da frequentare.



Parole sante UniMarconcino, parole sante.

alevalery
00mercoledì 17 marzo 2010 20:03
Le immagini valgono più di mille parole.
veverita
00domenica 11 aprile 2010 10:16
LA FAME RAGAZZI E TERRIBILE. io so una storiella allucinante degli anni 40 sui poveri zingari, che mi raccontava mia mamma, ma dato che non ho la fonte non la metto poi Davide mi caccia fuori dal forum.
alevalery
00domenica 11 aprile 2010 15:11
Racconta racconta, se è una storia popolare non credo serva la fonte [SM=g1944726]
veverita
00domenica 11 aprile 2010 15:36
pare che un certo Generale raccoglieva tutti gli Ebrei per mandarli in pasto alle SS ed i Zingari venivano isolati alla periferia di Bucarest in una grassa fossa dove si sono verificati casi di cannibalismo, questo perché non avevano assolutamente nulla da mangiare.
ad ogni modo l'umano e terribile quando non ha pietà.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:28.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com