Milano, Lega shock: «Vagoni del metrò per soli milanesi». La sinistra: «Razzisti»

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Davide
00venerdì 8 maggio 2009 11:58
«Tra dieci anni i milanesi saranno minoranza e finiremo per riservare loro dei posti sul metrò come si faceva per i mutilati e gli invalidi di guerra, intanto chiediamo all'Atm la possibilità di riservare una o due carrozze alle donne, italiane e no, viste le centinaia di denunce di aggressioni, palpeggiamenti, insulti, apprezzamenti pesanti che le donne subiscono ogni giorno»: Matteo Salvini, onorevole leghista e candidato alle europee, con la sua proposta ha scatenato oggi una valanga di reazioni critiche.

Le reazioni della sinistra. La prima reazione è stata del segretario del Pd, Franceschini: «L'odierna proposta del leghista Salvini di riservare ai milanesi dei posti a sedere sulla metro e sugli autobus conferma la giustezza delle critiche al ddl sicurezza, accostato alle leggi razziali del 1938». Poi è arrivata una vera e propria valanga: da Paolo Ferrero, segretario del Prc, «La proposta della Lega di riservare i posti sulla metropolitana di Milano ai soli milanesi e di riservare vagoni "solo per extracomunitari" è una proposta squallidamente razzista, becera e incivile che si commenta da sola», a Claudio Fava di Sinistra e libertà; «Forse siamo ben al di là del razzismo, siamo ormai all'imbecillità». Per non parlare delle reazioni a livello locale con Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Comune a Milano che ha chiesto al sindaco Letizia Moratti di «cacciare i leghisti dalla giunta perché non vogliamo che la città sia governata da una forza intollerante».

Salvini: era una provocazione. Sorpreso ma non troppo, Matteo Salvini, che ha fornito una propria versione sull'accaduto, definendo «una battuta, una provocazione» l'ipotesi di destinare delle vetture ai soli milanesi. «Mai parlato di vetture destinate agli extracomunitari, sfido chiunque a dire il contrario! - ha detto - Stamani, piuttosto, rispetto alle giuste lamentele espresse dalla nostra candidata alle provinciali Raffaella Piccinni, che ha ricordato come le donne non possano più sentirsi sicure su alcune linee dei mezzi pubblici a Milano, causa l'invadenza e la maleducazione di molti extracomunitari che non hanno alcun rispetto delle donne, cosa verificabile da chiunque prenda un mezzo pubblico e abbia gli occhi per vedere, ho proposto di riservare dei posti alle milanesi così come si faceva per gli invalidi di guerra e del lavoro. Perchè su alcune linee del metrò e dei bus il livello di insicurezza è così alto per i passeggeri che saremo costretti a chiedere a breve dei posti riservati per le persone per bene».

Piccinni: sarebbe bello avere carrozze per donne. Soddisfatta della proposta è Raffaella Piccinni, la candidata leghista alla provincia di Milano: «Ho chiesto vetture destinate alle donne e ciò ha rivelato la realtà. Io faccio la tassista - ha detto - mi si è rotto il taxi e ho preso il metrò di sera: ho constatato che è un girone dantesco, zingari che sfruttano i bambini per chiedere l'elemosina, furti a raffica, donne in reale pericolo. Così stamattina ho detto che sarebbe bello fare un vagone per sole donne. Non ho proposto vagoni separati per extracomunitari, ma per donne. Però se la mia provocazione di chiedere carrozze per donne ha suscitato le solite reazioni con accuse di razzismo, che non stanno né in cielo né in terra, sono contenta. Perchè almeno per un giorno i signori di Palazzo escono dalle loro stanze ed entrano in contatto con la realtà. Quanto al razzismo, quello vero è quello dei politici italiani verso gli italiani».

Polemica aperta, comunque, anche all'interno del Pdl. «Ma Mario Balotelli (il giocatore dell'Inter, di colore e italiano, ndr) potrebbe sedersi nella metro di Milano?» È questa la domanda che infatti pone "Libertiamo.it", il magazine on line dell'omonima associazione presieduta dal deputato del Pdl Benedetto Della Vedova, che interviene nella polemica aperta dalla proposta della Lega di riservare ai milanesi una quota dei posti sui metrò del capoluogo lombardo. «Se Franceschini continua a blaterare sul pericolo di leggi razziali, nella
Lega si trova sempre qualcuno pronto a blaterare per dargli ragione: cosa difficile, ma non impossibile» scrive Carmelo Palma, direttore di Libertiamo. «La proposta di Salvini di riservare posti a sedere o vagoni sui metrò di Milano ai "milanesi" sembra concordata con l'ufficio stampa del segretario del Pd. Ma purtroppo non è così. Il rischio razzismo rimane lontano. Questi leghisti non vogliono fortunatamente fare le cose che dicono. Fanno marketing, mica politica. Queste uscite sono qualcosa di simile agli spaghetti che Achille Lauro regalava ai suoi elettori. Un pacco di pasta fa sempre comodo a chi ha fame. Un po' di pregiudizio fa sempre piacere a chi ha paura dello "straniero". In cambio di un voto, questo e altro. Che questo commercio degradi la politica e corrompa insieme gli elettori e i partiti, al Carroccio non importa assolutamente nulla. E di questo disinteresse nel Pdl qualcuno dovrebbe iniziare a interessarsi, prima che sia troppo tardi. Rimane un dubbio - conclude Palma - se passasse questa geniale proposta, sui metrò di Milano dove farebbero sedere Mario Balottelli?»

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