Lo "scudo" in mano alla Consulta

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Davide
00martedì 11 gennaio 2011 23:10
Tutto pronto a palazzo della Consulta per l'appuntamento con la legge sul legittimo impedimento. Dopo aver ricevuto la sintesi della voluminosissima istruttoria dal relatore Sabino Cassese e le ultime memorie difensive dai legali di Silvio Berlusconi, i giudici della Corte costituzionale si riuniscono domani per decidere se lo scudo-ponte che tiene il premier alla larga dai processi Mills, Mediaset e Mediatrade rispetti o meno i dettati costituzionali. La Corte, peraltro, si trova a dover affrontare giornate piuttosto faticose, perché dopodomani è attesa anche la pronuncia su sei quesiti referendari, quattro per l'abolizione delle norme che privatizzano l'acqua, uno contro il nucleare e infine un altro proprio per cancellare la legge sul legittimo impedimento. L'ammissibilità di quest'ultimo referendum, naturalmente, potrebbe non essere neanche discussa qualora domani la Corte costituzionale dovesse censurare in toto le norme; nel caso invece dovesse optare per una soluzione di compromesso toccherà all'ufficio centrale della Cassazione stabilire se l'interesse allo svolgimento della tornata referendaria, alla luce delle eventuali osservazioni della Corte costituzionale, sia ancora attuale.
Dunque, la decisione sul legittimo impedimento tiene tutti col fiato sospeso, non solo i diretti interessati, premier e tribunali, ma anche le parti politiche: comunque andrà a finire – e probabilmente entro giovedì se ne conosceranno anche le motivazioni – l'esito della verifica di costituzionalità inciderà sulle sorti della legislatura (si veda, a questo proposito, l'articolo a destra).
Tre le opzioni a disposizione: la bocciatura, la promozione, la via di mezzo. Ma nell'ipotesi di mancato risultato pieno per il Cavaliere, se cioè dovesse prevalere la prima o la terza via, la sostanza sembra mutare ben poco. Soprattutto se il compromesso dovesse prendere la forma di una sentenza «interpretativa di rigetto» che, pur salvando l'impianto della legge, di fatto rimetta nelle mani dei giudici il potere discrezionale di riconoscere o meno, di volta in volta, la legittimità dell'impedimento paventato. In linea generale, la Consulta può infatti indicare una lettura costituzionalmente orientata di una norma o di una legge, senza necessariamente bocciarla; nel caso della legge sul legittimo impedimento potrebbe semplicemente affermarne la legittimità purché sia letta in un determinato modo per renderla conforme alla Costituzione. Ad esempio, potrebbe promuoverla purché non sia sottratto al giudice il potere-dovere di accertare la legittimità dell'impedimento, in altre parole, purché non sia riconosciuta l'automatica legittimità dell'impegno.

www.ilsole24ore.com
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:15.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com