La rivolta delle infermiere olandesi «Il sesso non è parte del nostro lavoro»

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alevalery
00mercoledì 17 marzo 2010 11:49
MILANO - Il sindacato delle infermiere in Olanda ha lanciato una campagna a livello nazionale per sottolineare che tra le loro mansioni certi servizi sessuali non sono inclusi. Servizi, che a quanto riferisce la stampa del Paese, in determinati casi vengono interpretati come scontati dai pazienti, soprattutto durante le visite a domicilio di infermiere e assistenti.
VISITE A DOMICILIO - «Traccio qui la linea» è lo slogan della campagna lanciata dal sindacato Nu'91. Nell'annuncio - un chiaro avvertimento a non oltrepassare la linea di demarcazione - compare una giovane infermiera con le mani incrociate sulla fronte in segno di stop. Una campagna, che si è resa necessaria dopo la denuncia di una infermiera di 24 anni, cui un uomo avrebbe richiesto servizi sessuali durante una visita a domicilio. Il 42enne, affetto da un disturbo muscolare e di conseguenza incapace di muovere il suo corpo - eccetto gli occhi e la bocca -, avrebbe richiesto all'infermiera, una studentessa, di dare conforto ai suoi stimoli naturali. Spiegando che le sette infermiere che in precedenza si erano prese cura di lui l'avevano gratificato sessualmente. La giovane ha confermato che effettivamente due sue colleghe si erano opposte alle speciali richieste. Al rifiuto della ragazza il paziente l'ha definita «inadatta» all'assistenza sanitaria. E il sindacato si è visto costretto a correre ai ripari.

ESIGENZE - Il caso è ora al vaglio degli inquirenti e la vicenda ha scosso l'opinione pubblica. Con opinioni discordanti. A cominciare da Aline Saers, responsabile di Per Saldo, un'associazione olandese per i cittadini con un cosiddetto «personal budget» - un programma di trasferimenti monetari a determinate categorie di utenti all’interno dello schema assicurativo di copertura sanitaria, che comprende in Olanda anche prestazioni di tipo socio-sanitario con cure a malati cronici, anziani, persone con problemi psicologici e disabilità fisiche. La direttrice dell'organizzazione ha dapprima espresso compassione per l'uomo: «Sono liberi di chiedere; tu sei libero di rifiutare». Correggendo in seguito il tiro: «I servizi sessuali non fanno parte delle mansioni degli assistenti sanitari». Un cliente può discutere i suoi bisogni sessuali con un'agenzia di assistenza sanitaria, ha aggiunto Saers, affinché questi possano richiedere una escort a un'agenzia specializzata, cosa legale nei Paesi Bassi.

Elmar Burchia


Fonte


Davide
00mercoledì 17 marzo 2010 13:28
In Olanda fare sesso nei parchi è possibile, ma solo in posti appartati e coprendosi.
OK, non c'entra niente ma mi è entrato in testa. [SM=g1944682]
alevalery
00mercoledì 17 marzo 2010 20:02
Dev'esserci sotto un altro altarino [SM=g1944682]
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