La mano della 'ndrangheta sulla Salerno-Reggio Calabria

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Davide
00giovedì 30 luglio 2009 09:29
Beni per un valore di 60 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Catanzaro al 47enne imprenditore di Soriano Calabro Giuseppe Prestanicola, considerato l'uomo d'affari di riferimento della cosca dei Mancuso di Limbadi. Il provvedimento, emesso dal tribunale di Vibo Valentia, ha riguardato diverse ditte riconducibili al Prestanicola e portato al sequestro di 7 aziende, 193 immobili, 113 veicoli e numerosi conti correnti. Il presidente dell'Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Vibo Valentia ha nominato un amministratore giudiziario per la gestione corrente delle aziende sottoposte a sequestro.
Le indagini della Dia hanno ricostruito gli assetti societari delle imprese del gruppo
Prestanicola. Gli inquirenti hanno documentato la sproporzione tra il patrimonio dell'imprenditore e i redditi dichiarati.
L'imprenditore, oggi detenuto, era stato arrestato già nel febbraio scorso - a conclusione di un'indagine coordinata dalla Dda di Catanzaro - con l'accusa di aver favorito proprio i Mancuso nell'acquisizione di appalti relativi ai lavori di ammodernamento di un tratto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. La presenza fra le imprese aggiudicatarie era stata oggetto di un'altra indagine della magistratura reggina nell'ambito dell'inchiesta "Arca" dalla quale l'imprenditore era però uscito indenne.

RaiNews24
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