La gatta Lola dalla spazzatura alle coccole

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Davide
00giovedì 26 agosto 2010 01:48
alevalery
00giovedì 26 agosto 2010 19:01
Se fosse stato il mio gatto non oso pensare a cosa avrei fatto a quella tipa (definirla donna sarebbe un insulto per quanto mi riguarda)...
Davide
00giovedì 26 agosto 2010 19:40
Mary Bale e il gatto nella spazzatura: l’ho fatto per scherzo

Uno scherzo, idiota, magari, avrebbe potuto aggiungere. Mary Bale, 45 anni, impiegata di banca, apparentemente una persona seria. Sua madre la crede pure amante degli animali. E menomale, chissà se gli stavano antipatici. L’intrepida signora è la protagonista dell’inconsulto gesto che ha fatto il giro della rete, soprattutto via facebook, che in questi casi è un mezzo di diffusione pressochè inarrestabile.
La Bale passa per strada, trova una gatta, Lola, le fa due complimenti, poi la prende per la collottola e la butta nel bidone della spazzatura. Lola resta 15 ore in quello stato, intrappolata dalla plastica contenuta nel bidone, poi, i suoi padroni la sentono miagolare e la salvano. La “signora” è incastrata dalle telecamere che gli stessi proprietari di Lola avevano fatto installare fuori dalla loro abitazione. La polizia non la arresta, non ha commesso reato. Già, non è maltrattamento buttare un animale nella spazzatura, ma figuriamoci. Lola ha avuto solo la fortuna di non essere stata in Italia, con il nostro clima, 15 ore in un bidone di plastica al sole, la sua morte sarebbe stata atroce. Ma,nessuno l’ha maltrattata, che non ci si azzardi a pensarlo.
Ed infatti è proprio questa, incredibilmente, la posizione di Mary Bale: “non so cosa mi ha preso, ma ho pensato che fosse una cosa divertente da fare. Non pensavo che sarebbe rimasto intrappolato, mi aspettavo che riuscisse a saltar fuori”, e per di più ha aggiunto sprezzante del pericolo che “la gente esagera. Non ho alcun sentimento di odio nei confronti dei gatti o di altri animali”. Dovremmo allora gioire? A parte che viene difficile crederlo, la spazzatura non è che sia proprio il posto migliore in cui “depositare” un animale vivo, ma volendo essere buoni e facendo uno sforzo di comprensione, si potrebbe anche provare a darle fiducia; sorge però spontanea una domanda diversa, allora: Ma, a 45 anni, come si fa a trovare divertente un gesto tanto sconsiderato? A 10 si, forse, ma a 45? E’ una semplice domanda.
Mary Bale, visto che in ogni caso pare che in pochi abbiano creduto alla sua spiegazione del gesto, niente più di qualcosa di ludico, sembra che ora abbia chiesto alla Polizia di tenere sotto sorveglianza la sua abitazione. Alcune fonti smestiscono tale notizia, altre la confermano. Gli animalisti non hanno per niente gradito, e come avrebbero potuto, loro i gatti dalla spazzatura li tirano fuori, lei ce li butta dentro.

Fonte e commenti (che consiglio di leggere)
alevalery
00giovedì 26 agosto 2010 21:41
[SM=g1944703]
Iuzzolino
00sabato 28 agosto 2010 02:12
Questa è handicappata mentalmente.
Da infilarle un palo della luce su per il culo.
alevalery
00domenica 29 agosto 2010 13:55
Comunque, se uno fa una cosa per scherzo non si guarda intorno tutto il tempo per vedere se qualcuno la sta guardando, ergo sapeva che stava facendo una cosa sbagliata.
Davide
00mercoledì 1 settembre 2010 22:50
Ottima isservazione.
Iuzzolino
00mercoledì 1 settembre 2010 23:18
Isservazione?
Oooissa! [SM=g1944774]
Davide
00giovedì 2 settembre 2010 20:08
Per una volta che sbaglio! [SM=g1944682]
alevalery
00sabato 4 settembre 2010 14:18
Una sola? [SM=g1944840]
Davide
00lunedì 6 settembre 2010 13:07
Rintracciata la ragazzina che lanciò cuccioli di cane nel fiume

Il video della ragazzina che lancia cuccioli di cane in un fiume ha fatto la sua comparsa sul web pochi giorni fa.
Da quel momento, data la crudeltà delle immagini e il sadismo della protagonista, la comunità online si è mobilitata per identificarla ed assicurarle una punizione.
Gli amanti degli animali di tutto il mondo si sono messi in moto, la PETA ha offerto una ricompensa di 2 mila dollari, mentre Michael Bay, regista di Transformers, ha promesso ben 50mila dollari a chiunque avesse fornito informazioni utili all’identificazione della sadica adolescente.
Alla fine la mobilitazione del web ha portato i suoi frutti: l’adolescente, residente a Bugojno, Bosnia-Erzegovina, è stata rintracciata.
L’identità della minorenne non è stata ancora resa nota - negli ultimi giorni ha ricevuto centinaia di minacce di morte da tutto il mondo - ma le autorità locali hanno comunicato che la sua famiglia sarà costretta a pagare una multa di 5 mila euro per trattamento crudele di animali.
Nessuna punizione, almeno da parte della Legge, per la sadica adolescente.
Questo il video incriminato, la cui visione E’ SCONSIGLIATA A CHI SI IMPRESSIONA FACILMENTE.


www.crimeblog.it
alevalery
00martedì 7 settembre 2010 17:44
Non credo che lo guarderò... [SM=g1944727]
UniMarconcino
00mercoledì 8 settembre 2010 11:31
Sembra che getti dei pelouches.
Si sentono dei guaiti.
Comunque pare che i cuccioli siano stati salvati da una signora anziana del posto.
alevalery
00mercoledì 8 settembre 2010 12:30
Incaprettato e torturato - Rignano Flaminio (FR)
GEAPRESS - Incaprettato, come i cani di alcuni pastori nel passato rinvenuti, ed i più famosi morti di mafia. A Remì, meticcio color miele di piccola taglia, gli avevano stretto una corda nella zampa posteriore destra ed al collo.

Il cane, sfinito dalla mortale posizione, man mano che si rilassava di fatto si strozzava. La sua odissea però ha avuto una fine non prevista da chi aveva escogitato il crudele meccanismo di tortura. Remì è stato notato da un signore di Rignano Flaminio (FR) che è riuscito a togliergli la corda dal collo.

La storia a questo punto si è ancor di più incredibilmente prolungata. Remì, infatti, si è rintanato nel magazzino del signore, ed è rimasto lì per una settimana con la corda stretta alla zampa. Usciva solo di notte per i bisogni. Di giorno, invece, rimaneva nascosto terrorizzato nel magazzino, pur bevendo e mangiando quanto gli passava il signore il quale ha pure provveduto a somministrargli dell'antibiotico.

Domenica pomeriggio arriva la svolta. L'incredibile storia viene raccontata a Monica Iacomini, che da anni si prodiga per i randagi di Rignano Flaminio ed altri centri della provincia. Monica si attiva subito ed arriva alla casa del signore che comunque, pur a modo suo, ha salvato il cane da morte certa.

“Non riuscivo a credere ai miei occhi – ha dichiarato a Geapress Monica Iacomini – Come abbia fatto Remì a resistere per tutto questo tempo è un mistero. Non vi dico quando, dal veterinario, si è riusciti a togliere la corda che gli stringeva la zampa. Una ferita profonda. C'erano pure le larve delle mosche”.

Su chi abbia potuto fare una cosa del genere Monica non ha molti dubbi. “Solo un atto di sadismo. Abbiamo saputo in passato di alcuni cani maremmani dei pastori ai quali non servivano più, ma non è sicuramente il caso di Remì. Forse – ha aggiunto Monica – il crudele scherzo di qualcuno, mi auguro che non siano ragazzini. Non vi dico la tenerezza che faceva il cagnetto. Con quella ferita, eppure in un certo senso ci aiutava. Ci basta intanto che non gli manchi la fame.”

Ogni tre ore presso la clinica veterinaria ove Monica lo ha ricoverato, Remì viene sottoposto a lavaggio e disinfezione della ferita. I veterinari stanno facendo di tutto per salvargli la zampa. Il cagnetto è molto dimagrito, ma per fortuna l'appetito non gli è passato. Speriamo bene.


Geapress

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