Nel capoluogo emiliano Massimo Bugani arriva al 10%
I loro voti saranno determinanti al ballottaggio di Milano
Il dato più clamoroso è quello di Bologna, con Massimo Bugani che riesce a portare a casa il 10% dei consensi. Ma per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, questa tornata di elezioni amministrative ha riservato più di una soddisfazione. A Torino il candidato grillino Vittorio Bertola ha conquistato - con circa il 60% delle sezioni scrutinate - il 5.04% dei consensi superando anche il candidato del Terzo Polo, Alberto Musy, fermo al 4,79%. A Milano il Movimento non è andato oltre il 3,4%, scontando forse la giovanissima età del candidato Matteo Calise, ma tutto considerato si tratta comunque di un risultato notevole che pone i grillini davanti a molte liste e partiti di lungo corso.
DETERMINANTI A MILANO - Anzi: paradossalmente quello di Milano rischia di essere il risultato che alla fine conterà di più, perché i voti intercettati dal Movimento sono ininfluenti a Torino e Bologna, dove il candidato di centrosinistra ha vinto già al primo turno, ma possono risultare particolarmente pesanti nel capoluogo lombardo dove il centrodestra al ballottaggio cercherà di mobilitare tutte le sue truppe e di aggregare tutto il possibile consenso attorno a Letizia Moratti. Difficile che vi sia un endorsement ufficiale, considerato che da tempo Beppe Grillo prende di mira la sinistra dicendo che «ormai è morta» e anche sul suo blog - dove è stato pubblicato un post non firmato da Grillo dal titolo «Nè di qua né di là. Sopra e avanti!» - i commenti dei supporter vanno in questa direzione. Ma le scelte degli elettori che in prima battuta hanno indirizzato i loro consensi su Calise potrebbero, quelle sì, rivelarsi decisive tanto quanto quelle degli elettori terzopolisti, anche senza indicazioni di voto ufficiali.
«IL TERZO POLO SIAMO NOI» - A Bologna, in ogni caso , pur senza che sia determinante, l'exploit è di quelli che fanno discutere e il 9,5% (oscillante verso il dieci) di Bugani è un risultato di quelli che farebbero gola a tanti esponenti politici di primo piano, in primis quelli del raggruppamento Fli-Udc-Api. «Siamo noi il terzo polo» si è lasciato scappare Bugani commentando i risultati. «Ci proponiamo contro chi fa politica nei salotti- ha rivendicato Bugani-. Il futuro non è più destra o sinistra. Noi vediamo la politica come servizio civile e la risposta sta arrivando». Il ballottaggio a Bologna sembra ormai scongiurato, ma il candidato grillino ha spiegato che in ogni caso «non abbiamo nessun pregiudizio». E ancora: «Bisogna valutare in che modo il Pd cerca il dialogo. Ha cominciato dicendo che siamo qualunquisti, demagoghi e urlatori, poi è arrivato a dire che abbiamo punti in comune. Noi costringeremo i partiti a modificare il loro modo di far politica, allontanandosi ai soldi. Potevano già farlo, ma non l'hanno fatto ciecamente».
GLI AMMICCAMENTI DI BERSANI - Dal canto suo, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani non ha mancato di rivolgere un appello dai toni paternalistici, affermando che «non si può restare per sempre nell'infanzia» e che «è ora di scegliere», ben sapendo che quei voti sono collocati a una distanza minore, dal suo schieramento, di quelli del Terzo polo. Anche a Napoli per il centrosinistra sarà necessario trattare col candidato del 5 stelle Roberto Fico, che non ha ottenuto un risultato clamoroso come i colleghi delle altre città (fermandosi attorno a quota 1,5 per cento), ma che potrebbe risultare determinante per il tentativo di «rimonta» del centrosinistra sul candidato Pdl, Gianni Lettieri.
Al. S.
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