Esperti, abbronzatura totale impossibile

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Davide
00giovedì 5 agosto 2010 11:16
E' inutile indossare costumi sempre più striminziti e passare ore e ore al sole

E' inutile indossare costumi sempre più striminziti e passare ore e ore al sole, un'abbronzatura integrale è impossibile. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Experimental Dermatology, secondo cui la zona dei glutei 'si difende' dai raggi solari con una pelle più spessa che le impedisce di scurirsi. Per mettere alla prova questa teoria i ricercatori dell'università di Edimburgo hanno sottoposto 100 volontari a sei cicli di lampade solari, confrontando dopo una settimana l'abbronzatura raggiunta dalla schiena e dai glutei, e verificando che in tutti i soggetti studiati la schiena era sempre molto più abbronzata.
Secondo i ricercatori questo è dovuto al maggiore spessore della pelle nelle parti più basse, un meccanismo di difesa dal sole che comunque non evita i potenziali danni dovuti alla troppa esposizione: "Anche se ci attaccassimo a uno spiedo girevole non otterremmo un'abbronzatura uniforme - spiega Jonathan Rees, autore dello studio - ma questo non vuol dire che le parti che non si abbronzano non vadano protette adeguatamente". Oltre a deludere le aspettative di molti di quelli che si stanno riversando sulle spiagge in questi giorni, lo studio ha un risvolto 'serio': "Abbiamo dimostrato che parti differenti del corpo rispondono diversamente ai raggi Uv - continua l'esperto - questo potrebbe essere uno dei motivi per cui il melanoma compare in quantità differente a seconda della parte del corpo in cui si manifesta".daco vieta topless e perizoma.

www.ansa.it
UniMarconcino
00giovedì 5 agosto 2010 19:23
Gli esperti non hanno mai passato più di 8 ore sotto il sole in una giornata con piccole pause da 20 minuti.
Davide
00sabato 7 agosto 2010 13:08
Sei nero come il tuo avatar?
UniMarconcino
00martedì 10 agosto 2010 22:02
Ah ah ah esatto Davide, esatto.
Iuzzolino
00mercoledì 11 agosto 2010 00:04
Non ho mai usato la crema solare in vita mia.
D'estate divento un pezzo di carbone. [SM=g1944682]
alevalery
00sabato 14 agosto 2010 13:32
Vi odio, d'accordo? Vi odio! [SM=g1944682]
Davide
00lunedì 16 agosto 2010 00:18
Secondo me ti sei abbronzata davvero bene questo giro.
Iuzzolino
00lunedì 16 agosto 2010 13:18
Re:
alevalery, 14/08/2010 13.32:

Vi odio, d'accordo? Vi odio! [SM=g1944682]



La tua ira accresce la mia autostima. [SM=g1944682]
alevalery
00lunedì 16 agosto 2010 14:16
[SM=g1944698]
Davide
00lunedì 23 agosto 2010 22:08
Non ti conviene fare rissa con Iuzzo. [SM=g1944682]
Iuzzolino
00mercoledì 1 settembre 2010 23:21
Come vi è andata la tintarella quest'anno?
Io sono stramegabbronzato.
Davide
00giovedì 2 settembre 2010 20:07
Sono stato due volte in piscina.
That's all.
alevalery
00sabato 4 settembre 2010 14:18
Io sono color latte macchiato con poco caffè [SM=g1944682]
UniMarconcino
00mercoledì 8 settembre 2010 11:33
Re:
Iuzzolino, 01/09/2010 23.21:

Come vi è andata la tintarella quest'anno?
Io sono stramegabbronzato.



Abbrozatura che arriverà sì e no all'esame. [SM=g1944682]
alevalery
00mercoledì 8 settembre 2010 12:28
Questo ti rende un po' meno odiosodal mio punto di vista [SM=g1944682]
maripos@!
00mercoledì 8 settembre 2010 14:31
Io sono ancora nerissima [SM=g1944850] [SM=g1944682]
UniMarconcino
00mercoledì 8 settembre 2010 18:16
Foto, foto, foto! [SM=g1944682]
maripos@!
00mercoledì 8 settembre 2010 19:59
Eccomi...

Image and video hosting by TinyPic
alevalery
00mercoledì 8 settembre 2010 22:12
La mia vendetta sarà tremenda! [SM=g1944711]
maripos@!
00giovedì 9 settembre 2010 08:26
Spero che non mi spunti fuori dal computer all'improvviso!
I fantasmini BIANCHI mi fanno paura.... [SM=g1944682] [SM=g1944841]
alevalery
00giovedì 9 settembre 2010 12:19
Vendetta tremenda vendetta! [SM=g1944795]
alevalery
00sabato 11 settembre 2010 14:51
«Drogati» di abbronzatura. Gli Usa scoprono una nuova malattia


MILANO - Drogati di abbronzatura, o tanoressici. Dopo le sigarette e il cibo spazzatura, negli Stati Uniti è scattata una nuova sfida di sanità pubblica. Quella della prevenzione dei tumori della pelle, melanoma per primo (50.000 morti all'anno in tutto il mondo), non più indotti dal sole ma dall'abbronzatura compulsiva, artificiale, mantenuta tutto l'anno grazie ai tanning salons (i centri specializzati o solarium). Circa 30 milioni di americani, il 10 per cento della popolazione, li frequentano. Un adolescente su quattro. Addirittura d'estate, addirittura mentre si è in vacanza al mare. Ogni giorno il lettino abbronzante viene utilizzato almeno un milione di volte. E un terzo delle adolescenti americane a 19 anni avrebbe già fatto minimo tre lampade. I giornali, anche quelli liceali, sono pieni di pubblicità di tanning salons.
Dermatologi e psichiatri sono in allarme, da quando nel 2005-2006 furono scoperti, e studiati, i primi bronzeo-dipendenti. Oggi sarebbero circa sei milioni i «malati» nei soli Stati Uniti. Di quale patologia? I tabloid, prima dei medici, l'hanno chiamata tanorexia, tanoressia in italiano. In realtà, sarebbe più corretto tanimia (fame di abbronzatura): esagerata compulsione ad esporsi agli ultravioletti «freddi», quelli da lampada. Se l'anoressico non si vede mai abbastanza magro, il tanoressico ritiene di non essere mai sufficientemente abbronzato. Fino alla dipendenza. E alla crisi di astinenza (tanning addiction) in assenza di «bagni» abbronzanti: nausea, vomito, febbricola, dolori. Insomma, come quando si disintossica chi fa uso di sostanze oppiacee. Una dipendenza che si manifesta sfidando tumori (il 75% di rischio in più a partire dai 35 anni in chi abusa dei lettini) e la certezza di rughe precoci. Al contrario, è ancora esigua nel mondo la schiera dei visi pallidi, dei sempre protetti dagli ultravioletti, dei cultori di una carnagione che ricorda lontane nobiltà, anche mediterranee, in cui il pallore caratterizzava l'aristocrazia femminile e l'abbronzatura quella maschile. Questa si è moda emergente, ricerca di bellezza salutista. L'abbronzatura artificiale, invece, non sembra proprio sinonimo di salute.

Come si comporta un tanoressico? D'estate tende a prolungare l'esposizione al sole per oltre 6 ore (anche in quelle più a rischio: 11-18) aggiungendovi anche un po' di lampada, a cui ricorre poi durante tutto il resto dell'anno. Un tanoressico su 3, inoltre, considera esagerati gli allarmi lanciati dagli esperti. E uno su 4 ritiene che l'esposizione alle lampade non costituisca rischi. Il 20% di questi ultravioletti-dipendenti accetta l'aumento delle rughe, il 17% anche rischi maggiori. Negli Stati Uniti, la battaglia ai centri per l'abbronzatura artificiale è partita: da luglio c'è una tassa-salute (del 10% per ogni trattamento), un disegno di legge è in discussione al Congresso per regole più rigide e divieti a tutela della salute (non più di 20 minuti di esposizione e lettini vietati fino ai 18 anni, come richiede l'Oms). Anche l'Agenzia federale del farmaco (Fda) sta per esprimere un parere definitivo sulla sicurezza di queste apparecchiature. Ci sarebbe correlazione tra l'esposizione agli Uv artificiali e la maggiore frequenza di melanomi e carcinomi cutanei. Già nel 2006 l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva classificato i lettini abbronzanti come carcinogeni di tipo I. Ed ecco, sull'ultimo New England Journal of Medicine (6 settembre), una possibile spiegazione della dipendenza correlata alla maggiore produzione di melanina.

Una forte e ripetuta irradiazione con ultravioletti da lampade artificiali (in prevalenza di tipo A, detti freddi rispetto agli Uv di tipo B, più naturali e detti caldi), può danneggiare il Dna dei cheratinociti (le cellule che producono cheratina) e aumentare di molto il numero dei melanociti (le cellule che producono melanina) e di beta-endorfine. Ormoni morfino-simili che agiscono sull'umore, sul senso di soddisfazione: la loro mancanza, o riduzione, provoca un senso di privazione. «Ecco perché si crea la dipendenza», dice Andrea Peracino, della Fondazione Giovanni Lorenzini. E in Italia? Matteo Cagnoni, direttore dell'Istituto di ricerca di dermatologia globale a Ravenna, è uno dei primo studiosi della tanoressia. Ha commissionato una ricerca su 4 mila persone, scoprendo che questa «malattia» riguarda circa il 20% degli italiani tra i 25 e i 54 anni, in leggera prevalenza donne, e soprattutto al Nord.

Mario Pappagallo


Fonte: corriere.it
Davide
00sabato 11 settembre 2010 16:24
Si può essere drogati e basta?
alevalery
00martedì 14 settembre 2010 12:20
Oramai no [SM=g1944682]
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