Consulente del lavoro

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Sirmorabito
00lunedì 4 aprile 2016 20:59
Pareri
Buonasera Colleghi!

Mi piacerebbe sapere se qualcuno di voi ha intrapreso o intende intraprendere la carriera di Consulente del Lavoro.

Per chi non conoscesse questa figura professionale vi riporto una breve descrizione:

"Il consulente del lavoro è una professione dalle crescenti opportunità alla luce delle numerose riforme del mercato del lavoro e normativa di riferimento, che generano frequenti dubbi interpretativi. Come libero professionista, aiuta le aziende soprattutto PMI a gestire a norma di legge: risorse umane; contabilità; versamento dei tributi; previdenza; contatti con INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate e così via. Per questo, le sue competenze e formazione devono spaziare tra varie discipline (amministrazione, contabilità, diritto, assicurazione, previdenza, etc.)."
fonte: www.pmi.it
Link completo: www.pmi.it/economia/lavoro/approfondimenti/102234/come-diventare-consule...

Cosa ne pensate?
Qualcuno di voi è riuscito nell'ardua (impossibile?) impresa di fare il periodo di praticantato pur avendo già una occupazione?

Personalmente credo sia un ottimo modo di sfruttare la triennale L-14!

Attendo i Vostri pareri!

[SM=g1944685]


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-1 esame!!! Diritto UE!!
ANTOL14
20martedì 5 aprile 2016 09:03
Buongiorno a te e a tutti i giuristi marconiani!
Mi chiamo Antonella, frequento il forum attivamente dal 2011, da quando cioè mi sono reiscritta all'università per concludere un percorso iniziato dopo il liceo, ma che "per diventare consulente del lavoro", avevo interrotto....mi sono laureata nel 2014 e fra 2 settimane conseguiro' il diploma di master in consulenza del lavoro (ci tenevo troppo a concludere il percorso accademico , come Dio comanda!)

Inizialmente era così, bastava il diploma e la pratica di 24 mesi per poter accedere all'esame di stato, che io ho superato al primo tentativo. Ora esercito ormai da oltre 12 anni.

Da qualche anno necessita la laurea triennale per poter accedere alla professione, previo praticantato di 18 mesi, di cui 6 , mi pare di aver capito, si possono già effettuare prima della laurea.

Chiedetemi pure tutto quello che vi incuriosisce....sono a disposizione!
Davide
00martedì 5 aprile 2016 20:01
Grazie della disponibilità, Antonella. [SM=g2481245]
UniMarconcino
00martedì 5 aprile 2016 23:45
Grazie Antonella, prospettiva molto interessante visto che sono laureato in scienze giuridiche, anche se penso di non avere abbastanza esperienza per iniziare serenamente quel percorso.
Una domanda: l'accesso mi è chiaro, ma si lavora? Tu eserciti da oltre 12 anni, conosci persone abilitate ma che non si sono inserite nel mondo del lavoro?
ANTOL14
00mercoledì 6 aprile 2016 20:26
Tutte le persone che conosco e che si sono abilitate, per la maggior parte sono "figli d'arte", ossia i genitori, zii e quant'altro erano già in possesso di studi professionali.
Per quelli come me, pochi a dire la verità, che hanno azzardato di mettersi in proprio, hanno trovato uno spazio, come collaboratori, associati e simili...ma ai tempi delle vacche grasse: ora è un po' piu' difficoltoso, ma se ti fai apprezzare nel periodo del praticantato, sono certa che si può trovare uno spazio.
Sirmorabito
00mercoledì 6 aprile 2016 21:06
Ciao Antonella, quale può essere indicativamente l'investimento da sostenere per avviare uno studio in proprio?
Al di là dei costi fissi (affitti, utenze etc etc...) per iniziare l'attività saranno necessari software gestionali specifici immagino... Incidono molto?
Conviene collaborare con uno studio?

Ultima domanda...magari sciocca...che differenza c'è tra una semplice collaborazione ad essere associato?

Grazie!

ANTOL14
00giovedì 7 aprile 2016 09:02
Dici bene, ci sono i costi fissi, come l 'affitto e le utenze, poi l'acquisto dell'arredamento , il pc, stampante laser, telefono, etc, e infine il software gestionale che per una postazione costa sulle 3000 e. annui circa.

In molti dicono che non è molto esoso tenere in piedi uno studio, d'altronde si lavora con la carta e l'inchiostro....

La differenza tra l'essere un collaboratore o un associato sta nel fatto che il collaboratore percepisce un compenso fisso in base agli accordi, invece l'associato, oltre al compenso potrebbe percepire una ripartizione degli utili, se ce ne sono stati.

Iuzzolino
00venerdì 8 aprile 2016 02:23
Ma la triennale dev'essere per forza giuridica?
ANTOL14
00venerdì 8 aprile 2016 09:43
Mi pare che la laurea debba essere tra giuridica, economica e scienze politiche... nei bandi vengono indicate le classi specifiche....
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