Proposta della Regione Toscana: chi compie illeciti amministrativi potrà scegliere se pagare la sanzione pecuniaria o, in alternativa, svolgere lavori socialmente utili (per 20 euro l'ora). Tu cosa faresti?
«Concilia o ramazza?»: l'automobilista appena sorpreso a fare un'infrazione potrebbe trovarsi presto a dover rispondere a questa domanda del vigile contestatore. O almeno così potrebbe succedere in Toscana, dove il vicepresidente della Regione ha deciso di dare ai trasgressori un'alternativa alla classica multa. Se la sua proposta verrà prossimamente approvata dal Consiglio, chi verrà pizzicato a infrangere il codice, ma anche a commettere altri tipi di illeciti amministrativi, potrà scegliere liberamente se aprire il portafogli o rimboccarsi le maniche.
Nel secondo caso, al reo sarà data la possibilità di scegliere se dipingere la cancellata di una scuola, aiutare gli anziani, rifare i letti negli ospedali, assistere i disabili, ramazzare i giardini pubblici e molto altro in cambio dell'abbuono di 20 euro della evitata contravvenzione per ogni ora lavorata. Uno "stipendio" niente male - a quelle condizioni in un mese di lavoro si raggranellerebbero circa 3.800 euro -, che secondo il giurista dell'Università di Pisa Giovannangelo De Francesco aiuterebbe anche a «superare le iscriminazioni tra ricchi e poveri perché una stessa multa pecuniaria ha una valenza diversa tra persone che hanno redditi diversi».
Peccato solo che chi ha i soldi, ammesso che non abbia anche i mezzi e le conoscenze per fare ricorso e vincerlo, pagherà e si toglierà il pensiero; chi non ne ha si troverà a spazzare i marciapiedi con, oltre al danno della "pena", pure la beffa della pubblica riprovazione. Per equità, e per il bene delle associazioni, sempre a corto di volontari, non avrebbe allora più senso rendere obbligatorio "espiare la colpa" almeno in parte con servizi socialmente utili?
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