Carabiniere scopre figlia morta

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salvatore @
00sabato 27 settembre 2014 00:06
Un doppio dramma per una famiglia nel veronese, da una parte una giovane che muore in un incidente stradale, dall’altra il padre, carabiniere, che si reca sul posto per i rilievi e si trova davanti il corpo della figlia. È ancora notte quando Eleonora Cipriani, 26 anni, di Bussolengo, è alla guida della propria auto. A bordo c’è anche un’amica. Un malore o forse un colpo di sonno e il viaggio si trasforma in tragedia. L’auto sbanda e va a schiantarsi contro un guardrail che sventra l’abitacolo uccidendo all’istante Eleonora. L’amica resta illesa. È quest’ultima a chiamare il 118. Quando il personale sanitario arriva sul posto non può che constatare il decesso della conducente. Poco dopo arriva la pattuglia dei carabinieri per i rilievi del caso. Al comando c’è il maresciallo Nicola Cipriani, comandante della stazione di Pescantina: è il padre di Eleonora. Gli basta un attimo per capire. Il corpo della giovane viene rimosso e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria mentre i rilievi – con il dramma vissuto anche dai colleghi del maresciallo – proseguono e il mezzo viene rimosso. Dai primi accertamenti sembra che la vettura non viaggiasse a velocità sostenuta. Non è la prima volta che un genitore si trova in simili circostanze. Il 13 novembre del 2004, solo per ricordarne alcune, un vigile urbano scoprì che era il figlio 20enne la vittima di un incidente stradale occorso mentre era in sella a uno scooter in via Tuscolana a Roma. Anche il vigile era stato mandato per i rilievi di rito. Il 16 ottobre 2013 è ancora un padre che, in coda per un incidente, si avvicina ai mezzi coinvolti e scopre che tra le vittime c’è il figlio 35enne, scontratosi, a bordo del suo scooter contro un’auto Il 22 aprile di quest’anno un’infermiera di Vallo di Lucania ha visto arrivare il figlio 22enne in ospedale in condizioni disperate. Anche lui era rimasto vittima di un incidente d’auto che lo aveva sfigurato al punto da non consentirne l’ immediata identificazione.

ilsecoloditalia.it
Iuzzolino
00sabato 27 settembre 2014 04:27
Sono di Verona, non dico dell'età della ragazza ma stessa generazione, non la conosco ma so che in provincia ci sono tantissime stradine lunghe dove la gente corre e spesso capita il frontale, ho sentito al TG che stava pure andando piano per cui è stato quasi sicuramente un colpo di sonno. Cmq l'amica passato il momento di shock dovrebbe dire tutto ciò che è successo e non trattenersi per salvare la memoria della ragazza, una cazzata purtroppo può capitare a tutti e ve lo dice uno che si è salvato per miracolo dopo un coma etilico.
Sul carabiniere solita trovata melodrammatica dei giornalai, ovviamente dispiace ma con la morte della ragazza non c'azzecca niente.
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