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Il problema dell'hikikomori

Ultimo Aggiornamento: 08/10/2020 23:26
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30/06/2019 13:49

Al pc dalla mattina alla sera

Tutti sanno che c’è, ma nessuno lo vede. Ruben è uno dei tanti «hikikomori» di periferia che non escono mai di casa. Mai significa mai. Ruben si è rinchiuso nella sua cameretta alcuni anni fa. Suo padre se n’è andato da molto tempo. La sorella, non appena ha potuto, si è fidanzata ed è andata a convivere. Lui è rimasto solo con la mamma, nell’alloggio popolare affidato alla famiglia quasi priva di reddito. Ha smesso di studiare, non ha mai cercato un lavoro. «Stava al computer dal mattino alla sera, e quando la madre gli diceva che doveva smettere, a volte le alzava le mani», dice una vicina in lacrime.

Ennesimo litigio

Sabato pomeriggio, poco prima delle 16, l’ennesimo litigio. La mamma di Ruben ha cercato di staccare il figlio dal computer, non ci è riuscita a parole. Ha preso la tastiera dalla scrivania e l’ha afferrata. Ruben ha preso la rincorsa e si è lanciato dal balcone. Ha fatto un volo di cinque piani. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia e il 118, che ha constatato che il giovane era ancora vivo. Ora Ruben è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Cto. Intubato, ha politraumi multipli: faccia, cranio, vertebre. La prognosi è riservata.

Articolo completo (Corriere.it)

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03/07/2019 20:47

Questo é un grosso problema che qui da noi colpisce soprattutto in età preadolescenziale. Lavorando con i ragazzini delle scuole medie vedo questa triste realtà quotidianamente: appena possono hanno il cellulare tra le mani per giocare, spesso comunicano attraverso il gioco stesso, senza nemmeno guardarsi in faccia. Nei momenti di svago, dopo 6 ore passate a scuola seduti, invece di stare all'aria aperta a ridere e divertirsi, stanno ancora seduti, chinati sullo schermo del cellulare e per avere la loro attenzione devi chiamarli almeno due o tre volte.
Questo é ciò che io vedo ogni giorno.
Se costretti a interrompere una partita, spesso ti guardano con occhi di fuoco, come se avessi tolto loro aria dai polmoni e se perdono una partita, arrivano a chiamare i genitori per farsi venire a prendere perché non sanno come gestire la frustrazione della sconfitta.
La situazione é veramente allarmante!
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05/07/2019 01:06

Flavia, quello che tu hai visto è il rovescio della medaglia, cioè gli effetti dei cellulari e dei videogiochi sulle menti dei ragazzini (e ripeto per chi si sente offeso: ragazzini, cioè individui non maturi).
L'altro lato della medaglia sono i Twitchcon, cioè questi congressi mostruosi dove gli streamer vengono indottrinati su che prodotti far vedere ai giovani e come tenerli incollati il più possibile ai cellulari.
Chi c'è dietro?
Le case videoludiche che adesso premono addirittura per entrare alle Olimpiadi con gli esport.

"Benvenuto nella tua desertica nuova realtà" (Morpheus)

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05/07/2019 08:54

Assurdo... veramente assurdo!
Non conoscevo l'esistenza di questi congressi, farò qualche ricerca per saperne di più.
Per quanto riguarda gli effetti che questi videogiochi hanno sui ragazzi, potrei fare una spiegazione infinita di ciò che vedo e sento ogni giorno.
Mi é capitato di fermarmi un attimo a guardarli e chiedermi dove cavolo siamo finiti?! Che tristezza [SM=g1944846]
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08/07/2019 13:57

Beh... piano, dai. [SM=g1944725]
I Twitchcon non sono una setta segreta: sono aperti un po' a tutti e in particolare agli streamer.
Ormai anche le più grandi testate giornalistiche dedicano molto spazio ai videogiochi, come il TGcom che ha una sezione interamente dedicata al tema:

www.tgcom24.mediaset.it/mastergame

E qual è la prima notizia? Questa. [SM=g1944682]

www.tgcom24.mediaset.it/mastergame/news/usa-padre-ritira-il-figlio-dal-liceo-per-farlo-diventare-un-campione-di-fortnite-l-ho-allevato-per-questo-_3218933-20190...

La cosa tragicomica è che Fortnite non durerà un altro anno. [SM=g2481269]
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08/07/2019 21:34

Credo basti dire che il "gaming disorder" é stato riconosciuto dall'OMS come malattia.
L'utilizzo dei videogiochi non é più solo svago, hobby o passatempo, ma sta prendendo una piega sempre più pericolosa che ha ffetti devastanti a livello psicologico, emotivo e relazionale.
Se poi pensiamo che chi usa maggiormente questi videogiochi sono giovani che stanno vivendo una delle fasi più delicate della vita a livello evolutivo, forse é il caso di prendere seri provvedimenti.
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09/07/2019 00:12

Che provvedimenti consiglieresti?
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14/07/2019 14:39

Re:
Davide, 7/8/2019 1:57 PM:

Beh... piano, dai. [SM=g1944725]
I Twitchcon non sono una setta segreta: sono aperti un po' a tutti e in particolare agli streamer.



E?
Anche fossero aperti come dici, l'attività principale è quella: indottrinare gli streamer per tenere attaccati i ragazzi ai cellulari e far comprare videogiochi.
La comunità di Twitch si è staccata da YouTube proprio per quello: le case videoludiche pagano profumatamente gli influencer e hanno abbandonato YT perchè lì c'è anche un minimo di cultura e di controinformazione.
Sul fatto che i videogiochi siano dannosi poi si potrebbe discutere all'infinito. Per me non lo sono, ma la realtà è quella: sono una perdita di tempo.
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14/07/2019 19:58

I videogiochi in sé non sono pericolosi, lo diventano nel momento in cui vengono utilizzati senza un limite.
Davide, é una bella domanda quella che mi fai perché io non conosco questo mondo, non ne so proprio nulla e non so come funziona quindi per potermi esprimere a riguardo dovrei conoscere bene ciò di cui si parla.
La riflessione che mi sento di fare riguarda l'educazione in famiglia... molti genitori non danno limiti di tempo ai figli da passare davanti al pc e invece secondo me é necessario farlo, inoltre gli effetti del troppo tempo trascorso a giocare, in alcuni preadolescenti (parlo di questa fascia d'età perché ci lavoro) si nota; io sono convinta che anche i genitori si accorgano che gli unici interessi dei figli sono il cellulare e i videogiochi, ma si nascondono dietro alla frase "sono tutti così".
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21/07/2019 13:46

Re:
..Flavia.., 08/07/2019 21.34:

Credo basti dire che il "gaming disorder" é stato riconosciuto dall'OMS come malattia.



Abbiamo anche pubblicato la notizia 2 anni fa.

unimarconi.freeforumzone.com/d/11465659/OMS-potrebbe-inserire-dipendenza-videogame-in-lista-malattie/discussi...

..Flavia.., 14/07/2019 19.58:

La riflessione che mi sento di fare riguarda l'educazione in famiglia... molti genitori non danno limiti di tempo ai figli da passare davanti al pc e invece secondo me é necessario farlo, inoltre gli effetti del troppo tempo trascorso a giocare, in alcuni preadolescenti (parlo di questa fascia d'età perché ci lavoro) si nota; io sono convinta che anche i genitori si accorgano che gli unici interessi dei figli sono il cellulare e i videogiochi, ma si nascondono dietro alla frase "sono tutti così".



Posso chiederti cosa si nota nei preadolescenti?
Come padre è un problema che mi tocca particolarmente e mi interesserebbe sapere cosa ne pensi.
Io avrei intenzione di dare alle mie figlie lo smartphone "a tempo" e niente uso dopo le 9, cosa ne pensi?
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21/07/2019 13:53

Re:
S@yaka, 05/07/2019 01.06:

"Benvenuto nella tua desertica nuova realtà" (Morpheus)



Addirittura la citazione di Matrix. [SM=g1944682]
Sayaka, stai demonizzando il mercato, la società è così: i videogiochi piacciono? La gente ha soldi da spendere? Spennali soprattutto coi videogiochi nei cellulari, punto.
Ho un amico che si è trovato la carta di credito prosciugata perchè il figlio aveva speso 100 euro a Pokemon Go per fare il figo con gli amici. [SM=g2481052]
Ormai quasi tutti i giochi più importanti sono gratis con gli shop, basta un minimo di pubblicità e diventi ricco.
Che ti piaccia o no è un mercato in aumento al contrario di quello legale, a cui appartieni, che è morente.
Sta a noi porre i limiti del caso.
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24/07/2019 21:04

Re: Re:
Iuzzolino, 21/07/2019 13.46:



Posso chiederti cosa si nota nei preadolescenti?
Come padre è un problema che mi tocca particolarmente e mi interesserebbe sapere cosa ne pensi.
Io avrei intenzione di dare alle mie figlie lo smartphone "a tempo" e niente uso dopo le 9, cosa ne pensi?



Ciao Iuzzolino,
non so l'età delle tue figlie, ma se si tratta di preadolescenti, sono assolutamente d'accordo con lo stabilire dei tempi e dei momenti di utilizzo del cellulare; inoltre fai loro capire che non è uno strumento che possono usare per "evadere" dal controllo genitoriale, anzi, se puoi ogni tanto controllalo perché io su alcuni cellulari ho visto foto e messaggi che mi hanno fatta rimanere di stucco. Purtroppo whatsapp viene molto utilizzato per prendere in giro e/o escludere compagni considerati "impopolari" o "sfigati" (ho utilizzato termini sentiti da loro direttamente) e ho letto cattiverie da non sottovalutare, pensando all'età di chi le scrive e alle conseguenze nella persona presa di mira.
Per quanto riguarda invece ciò che ho osservato negli anni a fronte di un sempre maggiore utilizzo di cellulari e videogiochi, posso dirti in primis difficoltà a livello relazionale, scarsa capacità di comunicare, poca creatività in giochi e/o attività espressive e conseguenze a livello emotivo (scatti di nervosismo e rabbia se viene interrotta una partita; delusione esagerata in caso di partita persa, purtroppo tanto da arrivare a farsi andare a prendere dai genitori a una festa di compleanno a causa dell'ingestibile delusione per la sconfitta subita).
Quando giocano è come se tutto ciò che hanno intorno svanisse, "entrano" nel videogioco e più tempo hanno a disposizione per poter giocare, più difficile sarà poi staccarli.
Evito di dilungarmi per non annoiare chi legge, ma avrei mille altre cose da poter dire a riguardo, soprattutto perché ho sotto agli occhi quotidianamente i ragazzi e i loro cellulari.

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29/07/2019 00:17

Non ti preoccupare, Flavia, non annoi nessuno... anzi! I tuoi pareri sono sempre molto interessanti e preziosi. [SM=g2481244]
E di questo cosa mi dite? [SM=g1944682]

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05/08/2019 21:10

Re:
Davide, 7/29/2019 12:17 AM:

E di questo cosa mi dite? [SM=g1944682]



Che ha dei problemi di postura e che dovrebbe fare un pò di esercizio fisico.
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05/08/2019 21:25

Mah... ho letto un paio di articoli ma non mi sbilancio.
Ha detto che con i soldi vinti porterà la fidanzata a fare un bel viaggio. Sarei curiosa di sapere dove... giusto per vedere se come meta del viaggio sceglierà un posto collegabile ai videogiochi oppure se "staccherà la mente".
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10/08/2019 14:29

Re: Re:
Iuzzolino, 7/21/2019 1:53 PM:

Addirittura la citazione di Matrix. [SM=g1944682]
Sayaka, stai demonizzando il mercato, la società è così: i videogiochi piacciono? La gente ha soldi da spendere? Spennali soprattutto coi videogiochi nei cellulari, punto.
Ho un amico che si è trovato la carta di credito prosciugata perchè il figlio aveva speso 100 euro a Pokemon Go per fare il figo con gli amici. [SM=g2481052]
Ormai quasi tutti i giochi più importanti sono gratis con gli shop, basta un minimo di pubblicità e diventi ricco.
Che ti piaccia o no è un mercato in aumento al contrario di quello legale, a cui appartieni, che è morente.
Sta a noi porre i limiti del caso.



Scusami Iuzzolino, ma se "il mercato legale è morente" come dici tu cosa ci fai in un forum sulla giurisprudenza, sui processi e sul diritto del web e internazionale? 😄
E chi credi che curi gli aspetti legali di queste nuove aziende videoludiche, definendo il loro assetto giuridico e i contratti coi loro dipendenti? 😅

..Flavia.., 24/07/2019 21.04:

Per quanto riguarda invece ciò che ho osservato negli anni a fronte di un sempre maggiore utilizzo di cellulari e videogiochi, posso dirti in primis difficoltà a livello relazionale, scarsa capacità di comunicare, poca creatività in giochi e/o attività espressive e conseguenze a livello emotivo (scatti di nervosismo e rabbia se viene interrotta una partita; delusione esagerata in caso di partita persa, purtroppo tanto da arrivare a farsi andare a prendere dai genitori a una festa di compleanno a causa dell'ingestibile delusione per la sconfitta subita).



Ho notato anch'io un preoccupante aumento dell'agressività, soprattutto fra i più giovani, però a mio avviso bisogna fare distinzione.
Non sono una dottoressa in psicologia come te, ho qualche rudimento di criminologia, ma secondo me i bambini avendo meno filtri a volte ci sembrano veramente fuori di testa: io ho visto mio nipote passare dal riso a urlare contro tutto e tutti in 3 secondi dopo che si era fatto male da solo.
In questo caso secondo me è normale che un bambino sia aggressivo, perchè i bambini tendono a non reprimersi, nel caso dei videogiochi probabilmente l'aggressività deriva dal fatto che c'è una competizione e quindi quando ci sarà un vincente ci sarà automaticamente un perdente e nessuno vuole essere un perdente.
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20/08/2019 12:13

Che poi detto da uno che è capace di sfondarsi male se becca il gioco giusto...non so come la gente faccia a sfondarsi male a Fortnite.
Di sicuro l'essere Free to Play (detto in altro modo: gratis, con solo vestiti, esultanze a pagamento, ma sono contenuti superflui) e girare su dei tostapane aiuta, ma diamine ci sono tonnellate di F2P o giochi più vecchi che costano uno sputo da potere giocare.




Wake the F**k up Samurai
We've got a city to burn
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26/08/2019 21:23

Credo che le generazioni dopo la nostra, che sicuramente vivranno un'altra recessione, ci porranno delle domande, ad esempio come faceva Moriba a guadagnare 100 milioni al Barcellona a 16 anni e come faceva una persona a diventare milionaria con Fortnite.
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08/10/2020 22:51

Sono molto d'accordo con te, Sayaka.
E non mi stupisce che il tuo post sia passato inosservato.
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Post: 23.709
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08/10/2020 22:54



Sì, "chiuso in casa" finché te lo puoi permettere! [SM=g1944686]
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