L'ha molestata per tre anni, distruggendole la vita, prima di essere scoperto e arrestato. Una studentessa universitaria londinese ha anche pensato al suicidio prima di capire che il suo stalker era il fidanzato. Ruth Jeffery è stata infatti bombardata con foto e video sessualmente espliciti e ha subito l'umiliazione di vedere pubblicate sul web sue foto in cui era nuda, distribuite ai suoi parenti, al padre e ad amici via mail. Il ragazzo, Shane Webber, usava infatti l'identità della ragazza, tramite account falsi, per molestarla. Quando la polizia ha finalmente scoperto l'identità del suo stalker la 22enne era disgustata.
Il suo ragazzo contattava gli amici della ragazza, con la sua identità, fingendo che lei fosse attratta da loro. La tortura subita ha portato la ragazza all’utilizzo di antidepressivi. Webber ha anche dato ad un uomo l’indirizzo dell’alloggio universitario della ragazza che se l’è poi trovato davanti. Le foto di Ruth nuda sono finite su diversi siti hard, costringendola a chiedere che venissero tolte.
Ruth conobbe Webber a 12 anni e iniziò con lui una breve storia. Nel 2007 i due sono poi tornati insieme, Ruth ha continuato gli studi, mentre Webber ha lasciato la scuola a 14 anni, rimanendo disoccupato. La ragazza ha iniziato a bloccare tutti gli account messanger del molestatore, ma le richieste diventavano sempre più frequenti. Ruth ha iniziato a soffrire di stress, a non riuscire a studiare, a ipotizzare il suicidio. Ruth aveva paura di uscire di casa, di mandare un messaggio di posta elettronica e di essere seguita, tanto da sviluppare sintomi da disordini ossessivo-compulsivi, fino a smettere di mangiare. Una volta smascherato, Webber ha giurato di non essere colpevole e ha accusato un suo amico, che è stato arrestato per indagini. Poi però la verità è venuta a galla lasciando tutti senza parole.
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