Gelmini su Medicina e Giurisprudenza: "Troppi anni prima dell’accesso alla professione"

Continua la riforma dell’Università voluta dal Governo di Silvio Berlusconi e il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, annuncia di voler ridurre di un anno il percorso di studi delle facoltà di Medicina e di Giurisprudenza, per rendere più rapido l’accesso dei giovani alle libere professioni.

Il Ministro Gelmini, dopo aver rivoluzionato la Scuola superiore, si sta ora concentrando sull’università e, in un’intervista a Il Giornale, ha spiegato: “Abbiamo aperto un tavolo con il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, proprio allo scopo di valutare una abbreviazione degli anni di studio della Facoltà di Medicina. Ora sono sei anni per la laurea, poi quattro o cinque di specializzazione, poi il dottorato. Non si finisce mai. L’obiettivo sarebbe quello di accorciare almeno di un anno”.

Anche per quanto riguarda la facoltà di giurisprudenza, secondo Mariastella Gelmini, sono troppi gli anni necessari per iniziare a praticare la libera professione e, quindi, ha dichiarato: “stiamo valutando la possibilità di anticipare il tirocinio all’ultimo anno prima della laurea in modo che dopo il diploma occorra soltanto un anno di pratica”.

Ma il Ministro dell’Istruzione ha precisato che non è ancora stata accantonata l’idea di abolire il valore legale del titolo di studi!


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Qualcuno le ha detto che il dottorato non è obbligatorio e nel caso si può fare al posto della specializzazione?

Bella l'idea del tirocinio al quinto anno!
Permetterebbe di inserirsi nel mondo del lavoro più velocemente, anche perché nei primi tempi, se tutto va bene, come avvocato guadagni 300 euro al mese.

Io ritengo difficilmente fattibile il tirocinio in corso di studi e di esami.
Tutte le mattine in aula udienza a inseguire il cancelliere per farsi fare le benedette "attestazioni di presenza" necessarie per ottenere la certificazione del Consiglio dell'ordine degli avvocati per la pratica forense e poi i pomeriggi in studio a scrivere memorie difensive?
E quando ti rimane il tempo di studiare?

Invece di ammettere che hanno sbagliato ad escludere la triennale come titolo preparatorio alla professione studiano l'ennesima riforma del cappero che non serve a niente.
Ormai ho la nausea di questi ministri privi di idee e di contenuti....

Secondo me sarebbe utile inserire un tot di ore obbligatorie di tirocinio per le procedure, ma se alla fine ci si riduce a portare i fascicoli agli avvocatoni e a preparare il caffè tanto vale evitare.

Beh, in realtà i praticanti vengono in Cancelleria a depositare istanze, reperire informazioni sui fascicoli, sostituiscono in tutto e per tutto l'avvocato e seguono religiosamente tutte le udienze.
Spesso scrivono loro le memorie difensive, penali e civili.
Non si limitano al portare il caffè e i fascicoli.
All'avvocato fanno guadagnare un sacco di soldi (accesso in cancelleria minimo 50 euro), loro non pigliano un penny e noi li trattiamo a calci nel sedere perchè li ODIAMO per la pedanteria.
PS: ho sbagliato il termine ma non mi ricordo più come si dice in una sola parola "chiedere insistentemente e ripetutamente sempre la stessa cosa e sempre sullo stesso fascicolo tutti i santi giorni scassando continuamente le balle in cancelleria"

E' una vita dura, è una dura vita.

Gelmini e riforma universitaria: modifiche in corso

Due le novità su cui sta lavorando il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini: laurea in Medicina accorciata di “almeno un anno” e il tirocinio di Giurisprudenza anticipato all’ultimo anno di università. Queste le principali modifiche che verranno apportate all’attuale sistema universitario.

La Gelmini spiega: “abbiamo aperto un tavolo con il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, proprio allo scopo di valutare una abbreviazione degli anni di studio per la facoltà di Medicina. Ora sono sei anni per la laurea, poi quattro o cinque di specializzazione e poi ancora il dottorato: non si finisce mai”. Ridotti gli anni anche per Giurisprudenza dove passano “troppi anni prima dell’accesso alla professione”.

Il ministro ha precisato, inoltre, che persiste la volontà di abolire il valore legale del titolo di studio, impegno presente nel programma elettorale 2008 del Pdl e ribadito anche nel piano per l’occupazione giovanile elaborato con il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, insieme con altre misure per contrastare la disoccupazione dei giovani, come il rilancio dell’istruzione tecnico-professionale e dei contratti di apprendistato.

Luca Bellinello

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