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Sacchetti di plastica addio, scatta il divieto

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2011 20:23
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01/01/2011 18:17

Dal primo gennaio niente più buste di plastica per la spesa: non potranno più essere prodotte o messe in commercio. Solo contenitori biodegradabili, ma supermercati e negozi potranno smaltire le scorte.

E' dal 2007 che si cerca di bandire il famigerato sacchetto, il 2010 era stato l'anno prescelto, poi una proroga di un anno alla scadenza ed ecco che oggi si dice addio alle classiche buste di plastica per fare la spesa. Il problema è principalmente ambientale, un sacchetto di plastica resta nell'ambiente per molto tempo e inquina aria, mari, fiumi e boschi. Si è calcolato che ogni italiano, neonati compresi, consumi circa 300 sacchetti di plastica l'anno per un totale di 20 miliardi all'anno.

Contrari alla decisione i produttori delle buste di plastiche, l'Unionplast, che raggruppa le aziende del comparto ribatte che il divieto non sia nemmeno previsto da una direttiva europea. ''Il sacchetto di plastica non è un problema per l'ambiente - afferma il direttore dell'associazione che aderisce a Confindustria, Enrico Chialchia - perchè può essere riutilizzabile". L'Unionplast lancia anche l'allarme occupazionale per il comparto, che ha un fatturato medio di 800 milioni l'euro e 4 mila dipendenti. Legambiente dal canto suo risponde che le aziende sono state avvertire da tempo sul divieto scattato dal 2011. ''E' fondamentale - sostiene il responsabile scientifico, Stefano Ciafani - che i ministri Romani e Prestigiacomo abbiano detto che la scadenza non sara' prorogata. La norma transitoria servira' a smaltire le scorte''.

A parlare, invece, di situazione un ''po' confusa'' è la Federdistribuzione, l'associazione che raggruppa la maggioranza delle imprese della Grande distribuzione organizzata, disponibile a partecipare a tavoli ministeriali ''per individuare i principi attuativi che possano rendere concretamente praticabile la norma''. ''Parlare di gradualità - sostiene - è fondamentale perche' oltre a dover consentire l'esaurimento delle scorte, occorre sapere che le quantita' attualmente prodotte di sacchetti ecologici non sono sufficienti per gestire un passaggio in una data unica: occorre dare il tempo ai produttori di adeguare le produzioni ai nuovi standard''.

www.ilcapoluogo.com
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02/01/2011 08:08

Da ecologista sono molto soddisfatta di questa decisione.
Qui da noi; ma penso un po'ovunque, la grande distribuzione gia'da un anno ha eliminato i sacchetti di plastica per sostiuirli con biodegradabili, di carta o riutilizzabili.
Io uso molto i riutilizzabili. D'altra parte e solo una questione di abitudine. Ricordo mia nonna quando andava a fare la spesa non usciva mai senza la busta.
Purtroppo è la nostra società che negli ultimi decenni ci ha culturalmente forgiati sull'usa e getta indiscriminato.Dobbiamo tornare un po' indietro e abituarci al riutilizzo e al riciclaggio se vogliamo fare respirare un po il nostro pianeta.
A me ad esempio piacerebbe che si cominciasse ad eliminare il packeging esagerato dei giocattoli. Avete mai provato ad aprirne uno?
Un bambino senza l'aiuto di un audulto non ne è in grado. Plastiche temosaldate, fili di ferro ingarbugliati! E poi tutto deve finire in discarica!Non sarebbe meglio un bel sacchetto di carta con un fiocco sopra? [SM=g1944780]
[Modificato da kattina66 02/01/2011 08:13]



Iscritta II anno Scienze dei Servizi Giuridici L 14
Esami superati: Teoria generale del diritto - Storia del pensiero giuridico - Economia Politica - Diritto Privato - Diritto Costituzionale - Istituzioni di diritto Pubblico - Diritto Commerciale - Informatica giuridica - Scienza delle finanze - Diritto Tributario - Diritto del lavoro - Sociologia del lavoro - Diritto Bancario - Diritto dell'Unione Europea - Diritto dell'Economia - Diritto amministrativo - Economia del territorio e dell'ambiente (esame a scelta libera)- Economia degli Intermediari Finanziari
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02/01/2011 12:14

Alleluja! [SM=g1944835]
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02/01/2011 22:41

La cosa "bella" è che la plastica biodegradabile ottenuta dal mais è vecchia come il cucco.
La usavano per delle penne 15 anni fa.
Proprio vero che ci si attiva solo quando se ne ha più bisogno: se aspettavano un altro po' non si poteva nemmeno nuotare nei mari. [SM=g1944682]
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Post: 23.709
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20/03/2011 20:23

Sacchetti biodegradabili, Codacons contro: "Sono più piccoli e i costi sono raddoppiati"

Secondo l'associazione è questo l'effetto del provvedimento che obbliga all'utilizzo delle buste 'amiche' dell'ambiente: una colossale fregatura per i consumatori italiani, sono mediamente più piccoli del 30% e a un prezzo che varia tra i 9 e i 10 centesimi contro i 5-6 del passato.


Buste più piccole e costi raddoppiati per i consumatori. E' l'effetto del provvedimento che ha introdotto l'obbligo dei sacchetti biodegradabili, ottimo per l'ambiente, che si è trasformato - stando alle migliaia di segnalazioni ricevute dal Codacons - in una colossale fregatura per i consumatori italiani. In base ad una indagine pubblicata oggi sul blog www.carlorienzi.it, infatti, emerge come le nuove buste della spesa siano mediamente più piccole del 30% rispetto ai vecchi sacchetti di plastica, e il loro costo si sia quasi raddoppiato, passando da una media di 5-6 centesimi di euro ad un prezzo che varia tra i 9 e i 10 centesimi di euro cadauna.

Non solo: gli utenti denunciano come le nuove buste siano anche poco resistenti, ed emanino un odore sgradevole. Ma il blog del presidente Codacons www.carlorienzi.it fornisce anche dei numeri interessanti: in Italia si utilizzano mediamente 20 miliardi di buste all'anno, ossia 300 sacchetti a cittadino. Ciò equivale - considerando i prezzi medi sopra citati - ad una spesa procapite che se nel 2010 era pari a 15/18 euro annui, a partire da quest'anno sarà pari a 27/30 euro su base annua, ossia un rincaro compreso tra il 66% e l'80%. Un business che da solo vale la bellezza di 2 miliardi di euro all'anno!!

Se poi consideriamo che le buste sono più piccole e meno resistenti - si legge ancora - la spesa annua a cittadino arriverà a quota 50 euro.

Da qui nasce l'iniziativa lanciata dal Codacons attraverso il blog www.carlorienzi.it "boicottiamo le buste della spesa": si tratta di rincari inaccettabili e ingiusti, considerato che i sacchetti della spesa che riportano il marchio del supermercato dovrebbero essere gratuiti per i consumatori - si legge sul blog - Di qui l'invito a tutti i cittadini a boicottare le buste della spesa, portandosi direttamente da casa sportine, sacchetti di tela, borse e qualsiasi altro involucro capace di contenere la nostra spesa, così da evitare di regalare soldi alla grande distribuzione, difendere l'ambiente e ottenere a fine anno un risparmio non indifferente, costringendo al tempo stesso i supermercati a rivedere la loro folle politica.

www.adnkronos.com
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