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Leggende urbane universitarie

Ultimo Aggiornamento: 03/03/2019 18:24
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29/12/2010 15:15

Alcune leggende tendono a circolare in particolari territori circoscritti, come il posto di lavoro, luoghi di aggregazione, una specifica zona geografica. Anche se con l’avvento dei media i confini si sono fatti sempre meno rigidi, e le storie nate in uno specifico contesto sociale tendono a esondare al di là di esso, continuano ad esistere dei luoghi privilegiati di circolazione, nei quali le storie sono accomunate da alcune caratteristiche che le portano a costituire un genere specifico. E’ il caso delle Leggende Universitarie. L’università infatti è un microcosmo in cui le voci e il “si dice” sono tenuti in gran considerazione. Qui le storie come moneta di scambio sociale raggiungono un valore molto elevato.
Un’importante differenza fra queste storie e le leggende contemporanee con più ampio margine di diffusione riguarda la funzione svolta dalle narrazioni. In generale si possono individuare due grandi famiglie di funzioni:

* espressione delle angosce dei bisogni, delle paure, dei conflitti, che trovano in una forma apparentemente “leggera” la possibilità di essere elaborati ;
* funzioni sociali (costituzione del gruppo, conferma dell’identità, scambio di valori e visioni del mondo).

Nella maggior parte delle leggende extra-universitarie ritroveremo entrambe le funzioni, di volta in volta miscelate fra loro in proporzioni diverse. Al contrario, nelle storie che circolano in facoltà, la componente sociale risulta quasi sempre prevalente, e l’espressione dell’angoscia presenta toni meno drammatici. Il tipo di sentimento veicolato dalle leggende è l’inquietudine provata in un mondo spesso considerato arbitrario, con il quale il giovane studente entra in contatto cercando di trovare il suo posto(1).
Durante una ricerca svolta nel mese di aprile 2004 presso l’Università degli Studi di Padova, abbiamo rilevato la manifestazione di questo sentimento sotto forma di sospetto, in un primo momento durante la raccolta delle leggende, e in un secondo tempo nei contenuti emersi da un workshop che ha rappresentato la seconda parte della ricerca. Riteniamo valga la pena soffermarsi su due aspetti.

In primo luogo la logica del sospetto emerge con notevole salienza nelle interazioni avute con i soggetti dell’intervista. Spesso vengono richieste al ricercatore rassicurazioni sul destino dei dati raccolti, e non è infrequente il rifiuto del questionario per paura di ritorsioni da parte dei docenti. Il contenuto delle leggende giustifica in parte il timore, trattandosi per lo più di storie che riguardano il comportamento dei professori (quando non di vere e proprie denunce di ingiustizia), ma la garanzia data sull’anonimato ai soggetti dovrebbe compensare le loro preoccupazioni.
Nonostante questo la resistenza incontrata è stata significativa. Riteniamo questa osservazione coerente con i contenuti emersi dai questionari e dal workshop. Nel momento della somministrazione il ricercatore rappresenta infatti l’istituzione, ed è proprio il rapporto con essa a risultare permeato da inquietudini e timori, espresse tanto a livello fantasmatico (attraverso le leggende raccontate) quanto nell’interazione quotidiana. Sarebbe interessante capire, vista l’universalità dei contenuti delle Leggende Universitarie, se queste storie su docenti dispotici non rappresentino un ultimo retaggio dell’adolescenziale rifiuto e sfida all’autorità, in un ulteriore tentativo dei giovani studenti di trovare la propria posizione nel mondo.

Se il ricercatore rappresenta l’istituzione, il box di raccolta dei questionari sembra avere un effetto opposto. La “Buca delle Leggende”, posta in luoghi molto frequentati, si è rivelata un potenziale strumento di “confessione”. Al suo interno sono stati trovati diversi foglietti anonimi che parlavano di “fatti” della facoltà, a volte pubblici, a volte privati, che ci hanno suggerito un desiderio di comunicazione opposto a quello frequentemente rilevato durante la fase di somministrazione.

Durante il gruppo di discussione del workshop è emerso con chiarezza come l’essere a conoscenza delle storie che circolano sia un espediente per controllare l’inquietudine, e per avere le informazioni che permettano di prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare i pericoli legati alla burocrazia e all’atteggiamento di alcuni docenti.

I contenuti delle storie raccontate tradizionalmente nelle università possono essere raggruppati in quattro generi (Brunvand J.H., 1987):

* Storie che parlano dell’eccentricità dei professori, come la leggenda riportata da Brunvand sul professore acrobata: “l’ennesima volta che si è sentito chiedere dopo la lezione se il giorno dopo avrebbe dato un’esercitazione a sorpresa, un professore dell’università del Missisippi ha risposto ridendo: “Un’esercitazione a sorpresa? Per darla domani, dovrei prima entare in aula passando da quella lunetta”. Un sospiro di sollievo ha percorso la classe. Ma il giorno dopo, quando gli studenti erano già nell’aula, si è sentito un rumore strano fuori dalla porta. La lunetta ha cominciato a scricchiolare e in alto è comparso il professore con un sorriso sarcastico e il testo di una lunga esercitazione stretto in mano” (Brunvand J.H., Leggende metropolitane. Storie incredibili raccontate come vere, Costa & Nolan, Genova, 1986).
* Racconti su strategie e trucchi messi in atto dagli studenti nella vita universitaria. Vediamo un esempio riportato ancora da Brunvand che riguarda un esame: “Questo studente arriva all’ultimo compito con un’ottima media. Ci sono due domande scritte a cui deve rispondere: della prima non sa niente, mentre è fortunato per quanto riguarda la seconda. Riempie allora il primo dei protocolli predisposti per il compito con qualsiasi cosa gli venga in mente; scrive poi “II” sulla prima pagina del secondo protocollo e lo inizia con quella che è in apparenza l’ultima frase della risposta alla prima domanda. Poi sulla seconda pagina di questo protocollo scrive “2” per indicare la risposta alla seconda domanda e fa un bellissimo tema, consegnando poi solo il secondo protocollo. Qualche giorno dopo riceve un biglietto dal professore che gli dice che ha terminato l’anno con un’ottima votazione e si scusa per aver perso il primo protocollo” (Brunvand J.H., 1986).
* Superstizioni e atteggiamenti magici per assicurarsi una buona carriera universitaria; di solito i rituali sono legati in maniera molto stretta con il territorio, e precisamente con gli elementi architettonici che maggiormente lo simboleggiano. Per esempio a Torino le superstizioni sono legati alla Mole Antonelliana e a Bologna alla Torre degli Asinelli.
* Storie horror che si svolgono nei campus.


Le leggende da noi raccolte rientrano in questi quattro generi.
Un altro elemento importante è la percezione del potere e della sua gestione. Denuncia o espressione di un disagio ha preso la forma da un lato di storie che parlano di abusi, di soprusi e violenze, ma anche di strategie di sopravvivenza, di adattamento a un mondo apparentemente ostile nel quale appaiono vie di fuga, possibili percorsi nella ricerca dell’identità.. Accanto a questi generi incontriamo numerose storie divertenti in cui il docente si burla dello studente, a volte seguite da una risposta di quest’ultimo che ribalta i due ruoli.
Un’ultima caratteristica che vogliamo sottolineare è l’atteggiamento che gli studenti assumono nei confronti delle voci circolanti in università. Trattate come vere e proprie informazioni che spesso anticipano o contraddicono quelle ufficiali, i racconti fra studenti influenzano notevolmente il loro comportamento, arrivando a determinare la scelta dei professori, degli esami e a volte della facoltà.

NOTE
(1) Una situazione differente la ritroviamo negli Stati Uniti. Nei Campus universitari si sviluppa infatti un genere horror, spesso sfruttato in molti film, per il quale valgono tutte le caratteristiche delle leggende contemporanee.

www.leggendemetropolitane.net

- 1 -

Lui si presenta all'esame di Economia Aziendale, si siede, si fa il segno della croce. La prof lo guarda e gli dice: "Se ne vada, lei e' un cafone, io sono musulmana".

- 2 -

PREMESSA: formula cinematica della caduta dei gravi: -1/2 g t^2 : il segno di questa formula dipende dal sistema di riferimento che si sceglie : se si non si e' coerenti lanciando un oggetto esso può andare anche verso l'alto... Prof. - Mi scriva l'equazione della caduta dei gravi . L'allievo sbaglia il segno nel suo sistema di riferimento... Il prof. lancia il libretto dalla finestra ed esclama: "Ora lo recuperi al piano di sopra e torni il mese prossimo!"

Si tratta per caso del (tristemente) noto professor Candoni? Conosco almeno due tizi che sostengono di aver subito simile trattamento da tale persona… lascio a voi le conclusioni

Sentita a: Politecnico di Milano, Fisica I, prof. Quartapelle Ing. a Firenze, esame di Elettrotecnica, prof. Antonino Liberatore

- 3 -

Appello di diritto costituzionale; si presenta una figona in miniminigonna e supertruccata. Il professore dopo averla squadrata le offre una sigaretta.

La sventurata accetta e cosa si sente rispondere? "Vada via troia fumante!!" (non penso che il prof. si volesse riferire al noto incendio di Ilio ad opera dei greci!!!!).

Accaduta a: Genova

Prof. CANDONI BRUNO insegna fisica al POLITECNICO DI MILANO

Napoli

Roma (vedi sotto)

Roma, Torvergata

Varianti:

Esame di lingua latina, ed e' la ragazza a chiedere di potersi accendere una sigaretta. Alche' il prof. fa tradurre dall'Eneide: “addio Troia fumante”, e la sbatte fuori.

La donna fuma *DURANTE* l'esame per calmarsi, senza risultato.

[Roma, imprecisata l'uni]

Da quanto ne so io questa e' successa veramente anni fa a Roma: Una ragazza in minigonna e con una sigaretta si appresta a fare l'esame con un famoso professore di latino (mi pare fosse Paratore). Questi nel vederla le dice "Ti saluterò con le stesse parole con cui Enea salutò la sua patria in fiamme: Vale, Troia fumans! " e la manda via.

[Torvergata, Roma]

"Signorina, le faccio una sola domanda, se la sa le metto 30 altrimenti deve ritornare: cosa disse Enea scappando dalla sua città in fiamme?"

Lei non sapendolo si alza e fa per andarsene, poi si volta e chiede: "Ma cosa disse?"

Il professore indicandola disse "Ecce Troia fumans"

- 4 -

Mandando via un ragazzo un prof. gli da 10000 lire e gli consiglia di andare a puttane. Dopo pochi minuti il ragazzo torna con 2000 lire e dice al prof.:

“sua moglie mi ha fatto lo sconto”.

Accaduta a: Roma (La Sapienza)

Poli di Milano, prof. di Fisica

Genova, facolta' di Medicina

Variante:

Esame di anatomia, scena muta sugli organi genitali femminili.

Prof. sadico: " Guardi, le do 20000 lire, lei stasera tardi va nella zona del porto e vedrà quante signorine le spiegano volentieri queste cose..."

Lo studente incassa (in tutti i sensi) e torna all'appello successivo.

Conquistato un soffertissimo 18 e firmato lo statino lo studente mette 10 sacchi in mano all'incredulo professore, commentando: "Sua moglie prende di meno."

Accaduta a: Genova, facolta' di Medicina

- 5 -

E quella dell'esame di Fisica in cui il prof. lancia un mazzo di chiavi e chiede allo studente : Che tipo di moto e' questo ?

E lo studente (rilanciando al prof. le chiavi): Lo stesso di questo.

- 6 -

Professore : "Mi faccia il ciclo di Carnot"

Studente :

Professore : "Hmmm... bene... ne faccia un altro, vicino"

Studente :
Professore : "Bene... unisca i centri dei due cicli con una retta "

Studente :

Professore : "Molto bene... ora prenda il suo biciclo di Carnot e se ne

vada !"

- 7 -

come quella dell'esame di Geometria in cui la prof. che dopo varie domande a cui lo studente non ha risposto dice:

- Mi disegni una retta sulla lavagna -

Lo studente comincia ma poi si interrompe e la prof. :

- Continui e non si fermi -

E lo studente :

- Ma prof. la lavagna e' finita -

E la prof. di rimando:

Continua lungo tutte e 4 le lavagne... continua cosi' lungo il muro fino alla porta... esci e continua cosi' fino a casa...

Sentita a: Cagliari, Ing. Elettronica, prof. SERPI all'esame di Fisica II Roma (La Sapienza)

prof. Villaggio (fratello del noto attore, docente alquanto BASTARDO di "Scienza delle Costruzioni" a Pisa)

Non e' finita ... lo studente se ne va, continuando a disegnare col gesso sul muro ... tutti pensano sia un gesto di stizza ... ma dopo qualche minuto, si sente bussare dall'altra porta dell'aula (quella opposta

all'uscita dello studente) ... tutti ammutoliscono ... la porta si apre, ed entra lo studente di prima, ancora col gesso attaccato al muro (l'edificio della facoltà aveva una pianta circolare) ... disegna la linea finche' non si ricollega a quella da lui incominciata sulla lavagna ... e blatera qualcosa del tipo "C'é chi dice che estendendo una retta all'infinito si ripieghi su se stessa formando un cerchio ...". Il prof. l'ha promosso!!!!

- 8 -

Quella dell'esame di anatomia, Prof. Oliva, in cui chiede allo studente: "che forma hanno i testicoli?"

Risposta: "I testicoli hanno forma di Oliva"

- 9 -

Il professore fa accomodare una ragazza e comincia con le domande.

Alla prima incertezza di questa, il tipo le chiede quante finestre ha il palazzo della facoltà; la ragazza, piuttosto stizzita, gli risponde che non le sembra una domanda valida.

A questo punto la faccia del vecchio diventa di tutti i colori, e si mette ad urlare : "ma allora cosa ci viene a fare qui lei ? A pomiciare con i ragazzi ?", poi tira il libretto verso la porta e la caccia.

Due mesi dopo il professore e' stato messo a riposo.

Sentita a: Univerista' di Torino, facolta' di Giurispudenza

Vairante:

Un prof. di economia una volta chiese quante colonne vi erano nel porticato

dell'università. Lo studente ovviamente non seppe rispondere e gli fu detto:

vedo che lei non frequenta l'università, torni alla prossima sessione.

Qualcuno che doveva essere esaminato subito dopo corse fuori a contare le

colonne e, quando fu il suo turno e gli fu posta la fatale domanda rispose

con sicurezza quante colonne c'erano. E il prof.: e lei invece di studiare

passa il tempo a bighellonare per l'ateneo a contare le colonne ?

Torni alla prossima sessione.

- 10 -

Raccontata da due persone che all'epoca dei fatti (primi anni '90) erano assistenti di un docente alla facoltà di Biologia a Milano:

Professore: E' in grado di dirmi quale organo dei mammiferi riesce una volta eccitato a raggiungere dimensioni pari a sei volte le dimensioni dell'organo a riposo?

Studentessa (nota appartenente a C.L.): Non saprei

P: Non lo sa proprio? Ci pensi, non è difficile

S : Non mi viene in mente niente...

P: Pensi alla vita di tutti i giorni...

S : Be’...

P: Forza signorina si butti..

S: Il pene?

(scoppia un boato nell'aula)

P : Complimenti a lei e al suo fidanzato signorina, comunque l'organo e' la pupilla.

Accaduta a: Milano, Biologia (primi anni '90)

Genova, Medicina - Ospedale S.Martino, 1990 (circa)

C'e' anche chi la riporta come accaduta 30 anni fa !

Napoli

Variante:

Prof.: "qual e' quell'organo capace di aumentare le proprie dimensioni fino a piu' di 1/3 delle normali dimensioni in stato di riposo?"

Studentessa (arrossendo): "non lo so... forse... il pene?"

Prof.: "No, signorina, e' la vescica... complimenti comunque al suo ragazzo"

La ragazza dopo notevoli scene mute ottenne la materia con 21.

Facolta' di Biologia, Catania.

Esame di Anatomia Umana professoressa Marcello

Testimone: dott. M.A., all'epoca studente

- 11 -

Un noto professore di Analisi Matematica della facoltà di Ingegneria a Catania, durante una sessione di esami, stava per bocciare uno studente, dopo che quest'ultimo aveva fatto quasi scena muta.

Vedendosi ormai spacciato lo studente chiese quasi piagnucolando :

"Professore, la prego, mi dia almeno un 18 volante...".

Il prof., sorpreso, rifletté un minuto, poi prese il libretto dello studente, verbalizzò l'esame con voto 18 e poi... lanciò il libretto fuori dalla finestra dal terzo piano!! (...18 volante!)

Sentita a: Catania, Ingegneria, esame di Analisi Matematica

Napoli, prof. Tesauro di Costituzionale

E' una leggenda vecchia, nel senso che la raccontavano, almeno 10 anni fa, i vecchi alle matricole.

Spesso i vecchi riferivano di averla sentita da altri che, addirittura, hanno fatto parte delle squadre di recuperatori

Firenze, Economia e commercio

La conoscevo anche io, pare sia accaduto a Firenze, Economia e commercio, quando il professore ha detto "oggi è una bella giornata, che ne direbbe se le dessi un diciotto in giardino ?"

Vairanti:

Un professore di anatomia umana della facoltà di medicina di Milano, finito l'esame, si fa consegnare il libretto dello studente, dopodiché lo scaglia dalla finestra del terzo piano dell'Università. rivoltosi allo studente, gli dice: se lei va a prendere il libretto e me lo riporta su le do' 18!

Milano, Medicina

Un prof. di economia alla fine dell'esame il chiede allo studente : 27 dentro o 30 fuori ? Lo studente sbigottito risponde naturalmente : 30! E il prof. dopo avere firmato il libretto con 30 lo getta fuori dalla finestra per strada.

- 12 -

Lo studente si siede lo studente davanti alla commissione esaminatrice, il prof. lo guarda con sufficienza e poi dice all'assistente : portate una balla di fieno per l'asino... e lo studente : e per me un caffè, grazie !

(prontezza di spirito che gli ha procurato un buon voto)

- 13 -

A Bologna si dice che a un professore di Analisi gli abbiano bruciato la macchina (con il cane dentro) dopo che aveva promosso solo 10 persone su 400 all'esame…

Sentitaa anche io, ad Ingegneria, realtiva all'emerito prof. Obrecht

Bingo!!!!! Il grande Obrecht quello che usava tutte e due le mani per scrivere alla lavagna per fare prima... a sinistra la formula a destra il testo e ovviamente la spiegazione orale di tutto nello stesso tempo...

- 14 -

In un testo goliardico pubblicato negli anni '60 era riportato il seguente episodio avvenuto a Firenze ad un esame di Chimica Inorganica:

Prof. : "Il carbonato di calcio e' solubile in acqua?"

Stud.: (con sicumera) "Si'"

Prof : "Allora torni quando il Ponte vecchio si sara' sciolto"

- 15 -

C'è un professore di non so quale materia (anatomia forse..) che si diverte a mettere in imbarazzo le studentesse. A una ragazza chiede:- " Cos'è quella cosa che lei ha e io no... che lei sa usare bene e io no... da cui trae piacere e io no...". La ragazza :- " Il cervello..."

sentita a: Medicina a Novara

Giurisprudenza a Napoli

- 16 -

Un prof. di Meccanica Razionale che durante un esame, lancia in aria un bombolone (Si era fatto portare la colazione) e chiede al candidato di esaminarne il moto...

sentita a : Bologna

- 17 -

Un ragazzo, a conclusione dell'esame di Fisica1 e con il voto registrato saluta, dalla porta, il prof con il classico gesto dell'ombrello.

L'anno dopo lo stesso prof insegna Fisica2...
Sentita a: Bologna

- 18 -

Si narra che il Prof. Paolo Silvestroni, autore del famoso testo di Chimica Generale, avesse l'abitudine di usare, durante le lezioni, un intercalare piuttosto volgare.

Un giorno le ragazze che seguivano il suo corso si misero d'accordo: alla prima parolaccia si sarebbero alzate per uscire in blocco dall'aula; i ragazzi, saputa la cosa, spifferarono tutto al Prof. Silvestroni entra in aula e fa: "Ho visto fuori della porta un elefante con un cazzo così lungo!"

Le ragazze, come da accordo, si alzano e vanno verso la porta quando lui urla: "…non correte! E' già andato via!"

- 19 -

Esame di Fisica: Il ragazzo interrogato afferma, in stato confusionale, che l'accelerazione di gravita' vale 9,81 cm al secondo quadro (Invece che 9,81 m/s^2).

Il prof.: " Monti sul tavolo"

Il ragazzo: "Come?"

Il prof.: "Monti sul tavolo, prego"

Il ragazzo emozionato e intontito dalla pressione da esame monta sul tavolo

davanti a una 40ina di persone che seguono l'orale.

il prof.: "Salti!"

Il ragazzo salta giù dal tavolo.

Il professore fa uno scatto come fosse stato colto da sorpresa "Ma come? Già e' atterrato?"

- 20 -

"Mi dica che cosa e' il matrimonio"

"Il matrimonio e' un contratto che..."

"No"

"Il matrimonio e' un contratto che"

"Noo!"

"Ma professore, si: il matrimonio e' un contratto che..."

"NO! Il matrimonio e' IL contratto che... Ci vuole precisione. Torni al

prossimo appello…"

Lo studente è perplesso…

Il professore, guardandolo in faccia: “Ha capito o no l’errore che ha fatto?”

Lo studente: "Si, penso di sì: ho capito che lei non è uno stronzo: lei è LO stronzo"

- 21 -

Esame di Citologia:

Mi dica giovanotto qualcosa del tessuto vaginale:

<>

Mi scusi ma ne è sicuro?

<>

Non ricorda neppure un proverbio che ho citato al riguardo?

<>

La devo bocciare, ma si ricordi: DOVE PASSA IL TRENO NON CRESCE L'ERBA

sentita a: Parma, Facolta' di Medicina e Chirurgia

- 22 -

Facolta' di Ingegneria

Su un muro sta scritto:

Il mondo si divide in due: quelli che scopano e gli ingegneri!!!

(penso che sia all'ingresso di Milano)

- 23 -

Facoltà di Scienze MM.FF.NN.

Un laureando modello riesce per caso a individuare un composto dalle inusitate qualità di resistenza al calore e alla trazione.

Il relatore gli consiglia di non continuare comunque in quella direzione perché nella Chimica e' facile trovarsi di fronte a composti che sembrano la panacea di tutti i mali e si rivelano bufale continue.

Sei mesi dopo la laurea il relatore riceve la laurea ad Honorem per la scoperta di un composto dalle inusitate qualità di resistenza al calore e alla trazione. Da quando è direttore di dipartimento segue con cura i risultati di ogni ricerca e più volte ha intralciato il lavoro dei laureandi.

sentita a : dipartimento di Chimica di Parma

- 24 -

Il prof. alcolizzato congeda uno studente con 28 e si accascia sulla cattedra, appisolandosi. Un altro studente che deve sostenere l'esame non osa svegliarlo ed attende. Il prof., destandosi, vede lo studente davanti a se e dice "Ehmm, le va bene 28?" "mmm, si lo accetto", firma e se ne va…

- 25 -

Si racconta che durante una lezione di chimica un professore sia entrato in laboratorio con in mano un barattolo pieno di piscio dicendo: "Due buone qualità per un chimico sono ingegno e concentrazione. L'ingegno vi potrebbe far scoprire che un metodo semplice per scoprire la presenza di zuccheri nelle urine è assaggiarle" Detto questo mette un dito nel piscio e poi lo lecca. "Qualcuno vuole provare?"

Uno studente che non crede che quello sia piscio ci mette dentro il dito e lo lecca, sentendo che era proprio piscio.

Al che il professore continua: "La concentrazione invece vi potrebbe far scoprire che ho immerso il medio e ho leccato l'indice…"

Nota: questa e' stata usata anche in un film…

Ok, niente panico, ma il film era "L'ospedale piu' pazzo del mondo" e la scena era con il prof un po' strano e alcolista che sta facendo lezione il laboratorio. Il giochino del piscio e' lo stesso, ma uno studente più furbo si accorge del trucco, cambia il dito e gli spara una gran diagnosi. Il prof. assaggia davvero e dice "..per me sa' di piscio..."

- 26 -

All'inizio di una lezione sulle reazioni chimiche, il professore entra in laboratorio con due provette, un bicchiere e un pezzo di carne. Il professore fa gocciolare la prima sostanza sulla carne e si forma un buco.

Poi fa la stessa cosa con l'altra sostanza e sulla carne si forma un altro buco. Poi mischia le due sostanze nel bicchiere e beve il contenuto del bicchiere. Non succede niente. Il professore poi spiega che quelle sostanze erano acido cloridrico e soda caustica, che a contatto tra di loro hanno formato... dell'acqua salata!

- 27 -

Il prof mostra un bottone della camicia:

P: "cos'è?"

r. "un bene accessorio"

P: "posso venderglielo, staccandolo dalla camicia?"

r. ...NON L'HO MAI SAPUTO! penso che gli stessi professori discordino sul punto

- 28 -

Esame di fisica.

Il professore e' noto per le sue domande terribili sui flussi.

Prof: "Immagini di trovarsi su un treno che viaggia a velocità costante, d'estate, senza l'aria condizionata, alle due del pomeriggio. Il finestrino e' chiuso e c'è un caldo da scoppiare. Che cosa fa?"

Stud: "Mi levo la maglia"

Prof: "Si', ma c'è ancora caldo. Che cosa fa?"

Stud: "Mi levo i pantaloni"

Prof: "Ma c'è ancora caldo. Che cosa fa?"

Stud: "Mi levo anche le mutande, ma quel cazzo di finestrino non glielo apro neanche morto!"

- 29 -

Facoltà di matematica; il figlio di un professore deve sostenere l'esame di fisica con un collega del padre. L'esito sembra quasi scontato, ma… incredibile: il giovane non sa una benemerita mazza. Una domanda dopo l'altra e il professore, davanti a testimoni, non sa proprio che fare per dare quella promozione promessa. Alla fine ricorre a domande da terza media per far dare al ragazzo almeno una risposta:

Prof> Allora prendiamo in considerazione un asse e poggiamolo su un...?

Stud> ...

Prof> FULCRO, naturalmente. Abbiamo così una...?

Stud> ...

Prof> LEVA, come ben sai! Allora, se io metto un CARICO ad una estremità della leva, che succede?

lo studente ormai scazzato per quel trattamento sfacciatamente di favore:

Stud> ci metto la briscola...

Prof> MA ALLORA IO TI BOCCIO!!!!!!

Stud> va be', allora ci vado liscio.

- 30 -

Appello di Diritto Privato. Una tipa fa un'interrogazione più che perfetta e il prof. (il più stronzo di tutti, a sentire le voci) congratulandosi con lei le dice che darle 30 e lode è poco... allora si sfila il Rolex e le dice di accettarlo per ricordo. Lei, dopo lunghi tentennamenti, si lascia convincere, prende l'orologio e porge il libretto, sentendosi dire: "Signorina, lei ha accettato la donazione di un bene di valore non modico:

dovrebbe sapere che ci vuole il contratto scritto. Si ripresenti al prossimo appello".

Qui (qui dove ?? NdR) la attribuiscono a Zeno Zenchovich...

VARIANTE:

il prof si toglie l'orologio e lo porge allo studente:

P: "cosa ho fatto ?"

r. una donazione (ma non ci arriva mai nessuno)

P: "se le dico di andare con 28, siamo a posto così?"

r. no, perché l'orologio e' un rolex da 10 milioni, e non si possono fare

donazioni di così alto valore senza un atto pubblico.

- 31 -

Analisi I

Il prof: Scriva: seno di epsilon per v di a in d(a)

Lo studente: sen(e)v(a)d(a)

- 32 -

Professore: Se questa e' una domanda Lei mi risponda

Studente, dopo averci pensato un attimo: Se questa e' una risposta LEI MI

VALUTI.

Accaduta a: Torino, Facolta' di Lettere e Filosofia

- 33 -

Esame di Filosofia Antica:

Il prof. chiede allo studente di esporre le confutazioni degli argomenti di Zenone che negano l'esistenza del movimento.

Lo studente si alza dalla sedia, si mette a camminare, si ferma e dice: "Ecco: ho confutato Zenone".

Il prof. gli dice: "Bene, continui a confutarlo".

Lo studente riprende a camminare. Il prof.: "Lo confuti vicino alla porta." Lo studente va verso la porta. il prof.: "Ora lo confuti nel corridoio." Lo studente esce nel corridoio. "Ecco, ora vada pure a confutarlo a casa sua!" gli grida alla fine il professore.

Secondo un'altra versione, il prof., invece, a quello stesso

studente, ha messo 30 e lode.

fonte: keroppi

- 34 -

Il docente consegna allo studente una lampadina e gli domanda "Quanto consuma?"

Lo studente legge le scritte sulla lampadina e dice "60 Watt" Il docente: "No, in mano sua non consuma un bel niente, ritorni la prossima volta"

Sentita a: Torino, Politecnico. Un Docente di Elettronica.

- 35 -

Appello nominale del prof., abbondano i nomi fasulli:

- Efisio Porcu

- Gialuigi Cossi

- Vasco Rossi ....risate generali

- Pippo Baudo....risate generali

- Orso bruno

- Giovanna d'Arco… e no ragazzi anche Giovanna D'arco no, per favore!!!!

Si alza una vocina di una studentessa:

- Presente!

Sentita a: Economia e Commercio

Variante:

A me hanno raccontato che a Pavia (non mi ricordo che facoltà) un prof. abbia fatto l'appello un giorno in cui i nomi fasulli erano maggiori di quellie effettivamente iscritti e, stanco di chiamare i vari Kevin Costner, Roberto Baggio, Ugo Fantozzi eccetera abbia mandato tutti a casa, dicendo di presentarsi quando fosse passata la voglia di scherzare.

- 36 -

Esame di Idraulica.

Tocca ad una giovane e bella studentessa, che viene chiamata dal professore alla lavagna. Lui le da' un gesso in mano, quindi dice: "Bene, signorina, dunque, vediamo un po'... Ecco, si', mi faccia una pompa!".

L'aula e' esplosa in quasi un minuto d'orologio di applausi e grida varie.

fonte: Andrea `Zuse' Balestrero - zuse@_ANTISPAM_dist.unige.it

Università di Genova

- 37 -

Un ragazzo alla nona volta che provava il suddetto esame si presenta la mattina degli orali tutto fradicio per via della pioggia che cadeva incessantemente da due giorni. Viene chiamato dal Prof. Si avvicina alla cattedra e si siede. Il Prof. gli rivolge alcune domande al quale il ragazzo risponde più o meno bene, quindi gli fa l'ultima domanda. Il ragazzo sbaglia completamente argomento. Cerca di riprendersi, ma il Prof. non fa nulla per farlo sentire a suo agio. Ormai e' completamente nel pallone. Dopo vari tentennamenti interviene il Prof., il quale si ricorda che non è la prima volta in cui il giovane sventurato sta provando l'esame e tenendo conto anche delle prime risposte gli dice: "Si accontenta di un diciotto bagnato o vuole tornare la prossima volta?"

Il ragazzo non sta più nella pelle, è riuscito a prendere un diciotto. Non gli pare vero e infatti risponde tutto contento: "Diciotto va benissimo grazie."

Il Prof. gli fa firmare lo statino, quindi si fa passare il libretto e vi segna la data dell'esame, il voto e la sua firma. Quindi si reca verso la finestra. La apre e getta il libretto dal quarto piano, sotto un pioggia

torrenziale.

Poi guarda il ragazzo e gli dice: "Ora vai a prenderti il diciotto bagnato."

Sentita a: Uni di Cagliari, prof. SERPI, esame di Fisica II, Ing. Elettronica prof. Villaggio (fratello del noto attore, docente alquanto BASTARDO di "Scienza delle Costruzioni" a Pisa)

- 38 -

Gira voce che durante un esame orale ad ingegneria a Pisa (non faccio il nome del prof. perché non sono ancora laureato) sia entrata nell'aula la moglie del docente urlandogli: "TI HO DETTO CHE DEVI SMETTERLA DI ANDARE A TROIE!"... esame rimandato a data da destinarsi.

- 39 -

Durante il corso di economia aziendale sempre a ing. dell'anno acc. 97/98 dei tizi si sono presi la briga di fare per tutto il semestre la firma di freq. di tale PINA BELLATO che il prof. ha ripetutamente chiamato a squarciagola durante l'appello all'esame...(provate a chiamare prima cognome e poi nome e ricordate che Pisa è in Toscana!)

- 40 -

Questa non e' una leggenda, ma viene direttamente dal dipartimento di fisica di Firenze, vista da me in tutte le sue varie puntate successive.

Inizio dei corsi del primo anno: il professor Bini (rigorosamente esistente, si può controllare) dà una presentazione generale del suo corso, che e' di sperimentazioni di fisica I, e poi invita la gente a

comunicargli la suddivisione dei gruppi per frequentare il laboratorio.

Tale laboratorio contiene il materiale per una decina di esperienze diverse, e l'idea di base e' fare due o tre grosse "mandrie" di una trentina di persone, che vadano in laboratorio in giorni della settimana

diversi, e all'interno di queste, coppie o gruppetti di tre che ogni volta si dedichino a un esperimento nuovo, in modo che in una decina di settimane tutti hanno fatto tutti gli esperimenti previsti. Chi ha già

il compagno o i compagni di gruppo, può iscriversi già in blocco, chi è solo si segna da solo, e saranno i professori a fare gli abbinamenti a caso. Bene, un paio di buontemponi, amici per la pelle dal liceo e

abituati a lavorare insieme, vogliono restare a lavorare in due, e, per evitare che il prof. inserisca come terzo membro del gruppo uno degli sconosciuti che si sono iscritti senza compagni, fingono di aver fatto un gruppo di tre aggiungendo ai loro due nomi un terzo, quello di "Mirko Ceconi", ovviamente inesistente. La cosa colpisce la fantasia studentesca, e tre o quattro nomi fasulli si aggiungono alla lista generale. Dopo due o tre giorni, la burla degenera, e sul foglio cominciano a comparire, prima i nomi di Enrico fermi, Maria Curie, Wolfgang Pauli, eccetera, poi si passa a roba molto simile a quella già nota a questo newsgroup, del tipo "Culetto Rosa", "Remo La Barca", "Guido La Moto", "Lampa Dina", "Lampa Dario" "Nara Bocchi" (che e' una variante di Pina Bellato... :) per finire con un mitologico "Gesualdo Antani". la settimana successiva, il professore ritira il foglio e compone i gruppi definitivi, depennando ovviamente quelli insensati, ma non quelli fasulli ma credibili. La cosa grave e' che un fiorentino non si sia accorto che "Antani" fosse uno scherzo!!! Il risultato e' che compare in bacheca una lista "ufficiale", in cui sono scomparsi i nomi dei fisici illustri, e quelli manifestamente osceni, ma alcuni degli altri sono rimasti tranquillamente. Mirko Ceconi se lo tennero zitti e buoni, perche' appunto era servito a figurare per formare il gruppo, poi se non avrebbe mai frequentato, cavoli suoi... ma dopo due giorni comparve sulla stessa bacheca una lettera indignata, in cui Maria Curie,

Enrico Fermi e Wolfgang Pauli protestavano perche' a Gesualdo Antani veniva permesso di usare il laboratorio e a loro no! PS: Mirko Ceconi, in particolare, divento' una tradizione, e fu iscritto ai corsi di laboratorio di fisica I ogni volta, per i successivi tre o quattro anni...

- 41 -

Questa girava a Milano un po' di anni fa in più facoltà (biologia, veterinaria, agraria).

Durante un esame di zoologia il professore richiedeva che l'esaminando riconoscesse diversi animali osservando solo le zampe degli stessi, l'ennesimo studente mandato via, viene richiamato dal prof. quando si trova già sulla porta dell'aula :

Mi scusi lei si chiama...?

(tirandosi su l'orlo dei pantaloni) Me lo dica lei professore (indicando le gambe).

Questa e` una parafrasi della scena di uno dei film d'oro del cinema taliano, vale a dire "Vieni avanti, Cretino!" con Lino Banfi, l'anno credo sia l'81. Nel film Banfi deve riconoscere gli uccelli dalla coda.

- 42 -

Filosofia:

Prof. [mostrando un mazzo di chiavi]: Dunque, giovanotto, mi dimostri che queste sono mie...

Giov [preso malissimo]: ehm, sì, quindi, ehm...

Prof.: Allora, che aspettiamo?

Giov: Io, dunq.. Aristotele.. ehm

Prof: Se ne vada e torni al prossimo appello.

Giov [mentre si alza si porta via le chiavi]: arrivederci!

Prof: Ma cosa fa?! Dove va con le mie chiavi?!!

Giov: Ah, ecco dimostrato che sono sue!!

Prof: Promosso.

- 43 -

Allora, credo si svolga all'Uni. di Lecce: un tizio si presenta per la decima o quindicesima volta per cercare di passare un esame con una professoressa sulla sedia a rotelle e molto, molto cattiva.

La detta prof., riconosciuto l'allievo, gli fa domande impossibili, con conseguente non superamento dell'esame, ed alla fine gli dice: "Giovanotto, lei questo esame non lo farà mai!"

ed il giovane risponde: "Può darsi, ma lei non farà mai questo!!!"

alzandosi e mettendosi a saltare.

- 44 -

Apparentemente un semplice cognome, Messinetti evoca invece, per gli sfortunati iscritti alla facoltà di Giurisprudenza di Firenze che con tale professore hanno dovuto sostenere l'esame di diritto civile o

privato, gli incubi peggiori.

Narrasi nei meandri di tale facoltà che il soggetto in questione fu trasferito al nostro ateneo da Roma, dove, per i ben noti comportamenti abituali (dalle molestie sessuali al delirio dottrinal-giurisprudenziale passando per la più completa ignoranza e incompetenza) fu atteso da un gruppo di studenti ignoti e massacrato di bastonate.

Dicesi anche che proprio per evitare il ripetersi di simili circostanze i suoi 2 fedeli assistenti ogni giorno lo scortano come guardie del corpo fino alla stazione aspettando che il treno sul quale egli sale, sia partito.

Infine circola voce che per la ben nota ignoranza molte altre facoltà di legge non riconoscano l'esame con lui sostenuto in caso di trasferimento.

leggenda o realtà?

La fonte non è chiara: ci sono decine di siti che hanno pubblicato questo testo.
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29/12/2010 15:25

Nopn ho letto tutto:

Appello di diritto costituzionale; si presenta una figona in miniminigonna e supertruccata. Il professore dopo averla squadrata le offre una sigaretta.

La sventurata accetta e cosa si sente rispondere? "Vada via troia fumante!!" (non penso che il prof. si volesse riferire al noto incendio di Ilio ad opera dei greci!!!!).


Questa è più vecchia del cucco. Ce la raccontavamo in prima liceo tra noi studentesse.
Considera che adesso ho 100 anni e quanto tempo è passato dalla prima liceo... [SM=g1944682] [SM=g1944682]
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29/12/2010 18:02

....e ora passiamo alla Marconi!

esame di diritto amministrativo, una ragazza è in palese difficoltà e il prof cerca di aiutarla chiedendole il significato del verbo ottemperare (la domanda era sul giudizio di ottemperanza).
La ragazza è sempre più in crisi....il prof sbotta e le dice: "lei per sedersi di fronte a me dovrebbe conoscere il lessico giuridico, io non le chiedo tanto....ma almeno l'italiano lo sa?"
La ragazza scoppia a piangere, si alza e va via....RESPINTA
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29/12/2010 18:24

Roma. Università Omissis (pubblica importante). Diritto Privato. Prof (Omissis).

- Il professore si toglie l'orologio e lo consegna allo studente. Lo studente non pronuncia parola. Silenzio totale per qualche minuto.
Lo studente viene bocciato.

Stesso posto, stesso esame, probabilmente stesso prof.
- Prof: Cosa vede fuori la finestra?
Lo studente si affaccia e dice: la facoltà di mineralogia.
Il prof lo boccia.

Per non parlare di un prof zoppo al quale viene attribuita la gambizzazione ad un fidanzato di una studentessa che dopo l'ennesima bocciatura, lo gambizza.

Roma. Università privata Omissis (importante...).
Al termine di una sessione di esame.
Studentessa: posso chiedere la tesi con lei?
Il prof è titubante.
Studentessa: le giuro che leggerò tutto il libro...
[Modificato da Renton. 29/12/2010 18:25]





in claris non fit interpretatio
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29/12/2010 19:31

Per chi non sapesse a chi o a cosa fanno riferimento Moreno e Renton.
In ordine: il mitico Corsetti, La Sapienza, omissis, omissis e la LUISS (quest'ultima è scandalosa).
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Post: 2.529
Sesso: Femminile
02/01/2011 12:34

Le ho lette praticamente tutte e mi pare di notare che i libretti vengono lanciati dalle finestre solo a studenti maschi... Forse perché le studentesse femmine vengono ridicolizzate in tutte le leggende metropolitane tranne quella del cervello e quindi vengono mandate a casa alla prima domanda? Curioso il fatto che quando invece capita a studenti maschi se la cavano con una battuta di spirito e vengono magicamente promossi.
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Post: 23.709
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02/01/2011 21:54

Ottime osservazioni.
In pratica la ragazza di turno è quasi sempre scema... maschilismo a go go.
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Post: 2.529
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08/01/2011 14:28

La cosa bella è che quando vado in biblioteca l'80% delle persone che ci studiano sono ragazze, del restante 20% maschile almeno il 5% ha la testa appoggiata sul tavolo e dorme [SM=g1944682]
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Post: 23.709
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08/01/2011 15:18

Ho notato la stessa cosa nelle mie visite in Cattolica. [SM=g1944682]
Non avete dei giovani molto promettenti, sai? [SM=g1944841]
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25/12/2018 22:35

Re:
Renton., 12/29/2010 6:24 PM:

Roma. Università Omissis (pubblica importante). Diritto Privato. Prof (Omissis).

- Il professore si toglie l'orologio e lo consegna allo studente. Lo studente non pronuncia parola. Silenzio totale per qualche minuto.
Lo studente viene bocciato.

Stesso posto, stesso esame, probabilmente stesso prof.
- Prof: Cosa vede fuori la finestra?
Lo studente si affaccia e dice: la facoltà di mineralogia.
Il prof lo boccia.



Scusa ma dov'è il problema?
Donazione di bene mobile e di valore modico quindi senza atto pubblico e bene immobile posseduto o detenuto dall'ateneo, a meno che non l'abbia acquistato dal Comune.
Capisco che il docente sia stato rude (e anche pieno di sè, tanto per cambiare), ma il ragazzo non è stato molto sveglio.
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17/01/2019 22:40

Questa è sboronaggine però. [SM=g1944682]
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25/02/2019 16:51

Iuzzolino, in realtà sono concetti molto elementari.
Ci credo che il professore abbia mandato via lo studente.
Aggiungo: averne di docenti così! Ti insegnano a vedere il diritto e a ragionarci su, non solo a studiarlo.
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26/02/2019 14:56

Sayaka, sarò molto diretto: secondo me adesso sostieni questo perché sei laureata e tirocinante avvocatessa, se fossi stata studentessa l'avresti mandato sicuramente a quel paese. [SM=g1944682]
Diciamocelo, suvvia. [SM=g1944782]
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26/02/2019 22:59

Sboronaggine al cubo. Uno studente si prepara per un esame magari per dei mesi e tu prof lo mandi a casa perché, essendo magari stressato e in ansia, lui non riesce a cogliere al volo un'immagine di questo genere? Maddai. Chiarisco: ho frequentato l'ateneo di Padova alla fine degli Anni Ottanta e cose del genere succedevano eccome. A un esame di amministrativo mi ricordo bocciature in serie (praticamente appello annullato) perché il prof si era impuntato su un quesito di commerciale, che molti candidati non avevano neppure ancora sostenuto. Guarda caso, però, i prof che ancora si ricordano e si studiano (Francesco Gentile, Livio Paladin, Alberto Burdese...), benché severi, sceneggiatine del genere non le facevano, e quasi sempre concedevano anche una seconda domanda dopo una scena muta. I mediocri invece, quelli sì, s'inventavano stupidate del genere pur di bocciare.
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27/02/2019 01:23

Non per giustificare S@yaka, io sono più per il rimanere umani ed empatici, però, almeno in ambito del diritto, è perfettamente normale trovare docenti "pescecani", proprio perché avvocati o comunque tecnici da aule dei tribunali o della politica.
Non sempre siamo in grado di capirlo, ma a volte qualche pagaiata sul c[SM=g1944798]o fa meglio di quanto si possa immaginare.
Una nota a margine: ma quante bufale erano state scritte nell'articolo originario? Incredibile rileggerlo a distanza di 9 anni. [SM=g1944682]
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02/03/2019 01:54

Re:
Davide, 2/27/2019 1:23 AM:

Non sempre siamo in grado di capirlo, ma a volte qualche pagaiata sul c[SM=g1944798]o fa meglio di quanto si possa immaginare.



E' proprio quello il punto, ma immagino che non tutti gli over 30 possano arrivarci.
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Post: 133
Età: 17
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02/03/2019 23:27

Veramente gli over 30 nella vita hanno preso molte più pagaiate degli altri, non fosse altro che per un fatto anagrafico... Il punto è che i docenti ridicoli, da episodi leggendari, appunto, oltre a fare del male alla loro università, le pagaiate le meriterebbero molto più dei loro sfortunati studenti. Quarant'anni fa di queste cose neanche si discuteva. Adesso che ci sono un po' meno baroni, le università fanno i conti con la qualità dei servizi erogati e con la soddisfazione degli utenti e quindi cominciano a cacciare i docenti che se lo meritano. Certi episodi menzionati sopra sono chiaramente degli Anni 70-80: oggi finirebbero quanto meno sul tavolo del rettore se non davanti al Tar. Non sto parlando di chi viene cacciato ad un esame perché è giusto così, e, da mai bocciato e laureato col massimo dei voti (sia pure dopo una carriera interrotta varie volte e una divaricazione progressiva tra tipo di studio e tipo di lavoro), non è certo questa la tipologia di studente che difendo. Ma se volete convincermi che in fondo è giusto o c'è del buono o comunque fa bene essere bocciati agli esami anche se uno non se lo merita, per un lazzo del prof, perché il docente ha deciso di fare lo str., perché comunque è un'esperienza che aiuta, perché bisogna capire che il mondo è ingiusto o, peggio, che i docenti devono trattarti male perché ti vedono come un possibile concorrente futuro, forse vi manca ancora un pezzo di vita per capirne di più. Le delusioni ingiuste non fortificano, fanno incazzare e basta. Ne riparleremo quando sarete molto over e traccerete un personale bilancio.
[Modificato da Korandax 02/03/2019 23:49]
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Post: 23.709
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02/03/2019 23:52

Per quanto mi riguarda io sono abbondantemente over 30. [SM=g1944742]
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Post: 133
Età: 17
Sesso: Maschile
02/03/2019 23:53

E io fra un anno sarò over 50. 😄
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Post: 970
Città: TRENTO
Età: 33
Sesso: Femminile
03/03/2019 00:01

Tornerò qui fra qualche anno, promesso. [SM=g1944682]
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