Iscritti all’Università da genitori e nonni, è quello che succede sempre più spesso agli studenti italiani. A lanciare l’allarme una mini-inchiesta del Corriere della Sera che parte dalla denuncia degli atenei milanesi di una situazione sempre più chiara: più della metà dei contatti e delle domande per l’iscrizione sono portati avanti dai parenti dello studente.
Genitori in fila in segreteria, genitori attaccati al telefono, genitori agli incontri d’orientamento a consultare guide e valutare aree disciplinari e sbocchi professionali. E qualche volta addirittura nonni. Questa la situazione messa in luce dagli uffici dedicati all’orientamento e alle immatricolazioni secondo quanto riportato dal Corriere, almeno a Milano.
Succede così alla Bicocca, alla Cattolica, alla Statale, al Politecnico. Una situazione – quella degli studenti iscritti all’Università dai genitori – che gli atenei stanno cercando di arginare per vari motivi. Primo fra tutti il fatto che questo meccanismo alimenta la passività e l’inerzia di molti studenti universitari, che continuano così a non esporsi in prima persona, a non prendere in mano le fila del proprio percorso, tendendo sempre a farsi proteggere da mamma e papà. Sono poi gli stessi che non fanno domande a lezione, che non si interessano, che lasciano scegliere ai parenti cosa è meglio studiare piuttosto che chiedersi qual è il corso di studi che fa al caso loro. I futuri bamboccioni, ipotizza qualcuno, quelli che finiranno fuoricorso e per anni continueranno a chiedere i soldi alla famiglia.
Il secondo motivo è sicuramente l’ansia e la eccessiva preoccupazione che genitori e nonni esprimono con le dettagliate e continue domande alle segreterie. Spesso domande fuori contesto e “telefonate fiume”, relative più che all’iscrizione alla carriera futura dei figli, alle scelte di vita. Un vero cruccio per gli addetti ai lavori.
Per questo, hanno dichiarato responsabili di orientamento e rettori, alcune università si stanno armando di pazienza per pensare a strumenti capaci di limitare questa ondata di parenti che fanno da scudo ai figli e vogliono sapere tutto su voti, crediti, esami e prospettive. Sono stati per esempio predisposti degli incontri d’orientamento dedicati ai genitori, e poi è sempre più frequente il passaggio dalla carta agli archivi telematici consultabili online dal solo studente tramite l’apposita password.
Claudia Bruno
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