Perché il vecchio ordinamento è più interessante del nuovo?

La Marconi si è dovuta conformare alle direttive del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, questo lo sappiamo tutti.
Però provate a dare un'occhiata e mi darete ragione.
Fa storia a parte la facoltà di scienze e tecnologie applicate.

www.unimarconi.it/uni/v20/indexa2.php?id=24

Giurisprudenza

Vecchio ordinamento

Scienze giuridiche (indirizzo internazionale, amministrativo, consulente del lavoro e sicurezza e ordine pubblico)

Nuovo ordinamento

Scienze dei servizi giuridici

Lettere

Vecchio ordinamento

Lingua e cultura italiana (indirizzo didattico, musica, arte e spettacolo e traduzione e interpretariato)

Nuovo ordinamento

Lettere (indirizzo moderno e classico)

Scienze della formazione

Vecchio ordinamento

Scienze dell'educazione e della formazione (indirizzo educazione degli adulti e formazione continua, educatore professionale, educatore dell'infanzia, formazione e sviluppo delle risorse umane, didattica di sostegno -handicap e disagio-, educativo-sportivo e motorio)

Nuovo ordinamento

Scienze dell'Educazione e della Formazione

Scienze Politiche

Vecchio ordinamento

Scienze del servizio sociale
Scienze politiche e delle relazioni internazionali
Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace

Nuovo ordinamento

Scienze politiche e delle relazioni internazionali
Scienze del servizio sociale

Non ho menzionato scienze della P.A. per giurisprudenza e lingue per lettere perché a mio avviso non sono corsi di laurea comparabili ai vecchi.

Personalmente penso che fosse molto più interessante il vecchio ordinamento in quanto dava più possibilità e sbocchi. A me per esempio sarebbe interessato l'indirizzo Consulente del lavoro perchè era più spendibile sia all'esterno sia rimanendo nella Pubblica Amministrazione (eventuale carriera come dirigente, ufficio del personale etc).
L'indirizzo Scienze dei servizi giuridici che sono costretta a fare adesso quasi quasi non mi serve a niente.
Faccio un'infarinatura di diritto che mi consentirà di .... continuare a fare quello che già faccio tutti i giorni. Non potrò acquisire nessuna specializzazione particolare che mi consenta un cambio di carriera, non potrò conseguire una laurea in giurisprudenza magistrale se non integrando con non so quante materie dopo i tre anni ... ODDIO ma che sto studiando a fare?

Dimenticavo... l'indirizzo Scienze della Pubblica Amministrazione personalmente lo trovo inutile.
Forse se vuoi diventare Tronchetto Provolone come diceva qualcuno qualche tempo fa, ma mi sembrano tutte materie astratte e scollegate dalla realtà lavorativa del povero cristo impiegato pubblico che è alla ricerca di qualcosa di più pratico e immediatamente spendibile per l'avanzamento di carriera.
Certo che uno che ha 19 anni mica si iscrive a quella facoltà. Saranno tutti già impegati della P.A. che mirano all'avanzamento professionale, ma io non ci vedo materie interessanti nè utili al lavoro quotidiano.

La vedo dura per il passaggio scienze dei servizi giuridici-P.A./giurisprudenza. Anzi se devo essere sincero sono quasi incompatibili. E' già difficile per scienze giuridiche, figuriamoci coi vostri corsi dove non ci sono i processuali, non c'è penale e non ci sono materie fondamentali come commerciale (mi riferisco a scienze della P.A.).
Al ministero sono stati dei furboni: se vuoi laurearti in giurisprudenza devi fare 5 anni come minimo.
E se passi dalle nuove triennali ancora meglio perchè passano più di 5 anni fra riconoscimenti, pause di immatricolazione e integrazioni.

Mariposa, se vuoi puntare in alto perché non fai direttamente giurisprudenza?
Troppo tempo?

In realtà sono in un mare di confusione...
Se dovessi seguire la passione farei Lingue e Letterature Straniere moderne. Ho fatto il linguistico, ho fatto un anno di università ai tempi della quadriennale, ho dato una sola materia (lingua e lett.francese) prendendo 29 e ho fatto il solo scritto della seconda materia (inglese) prendendo un voto alto, poi dovevo fare l'orale di inglese e sono andata in crisi. Mi sono ritirata perchè non avevo una lira, la famiglia non mi sosteneva e avevo scelto una città a 1200 Km da casa, era luglio, volevo andare al mare e mi ero rotta le scatole di dover affrontare sempre mille problemi e pensieri... Ero pure dimagrita 10 Kg (unica cosa positiva, in fin dei conti).
Ma vent'anni dopo la passione non serve più a niente. Che faccio cambio mestiere e a 40 anni mi metto a fare l'insegnante, la guida turistica etc?
La vita ha fatto altre scelte per me (non sono neanche tanto sicura che le scelte le abbia fatte io, mi è proprio capitato così)
Per anni ho fatto prima la ragioniera in una ditta senza aver mai studiato ragioneria e mi piaceva fare contabilità e bilancio, imparata sul campo, poi ho cominciato a fare concorsi pubblici e ho lavorato in diversi enti imparando sempre sul campo però sono rimasta fondamentalmente ... ignorante.
Non ho nessun titolo a parte il diploma e sono ferma lì sempre nello stesso ruolo da anni.
Economia e giurisprudenza nella esperienza pratica mi piacciono e riesco perfettamente, ma a livello teorico mi annoiano da morire, non so spiergarmi perchè, le materie me le devo sciroppare proprio tipo medicina. Non ti dico che fatica sto facendo a "leggere", non studiare, "leggere" storia del pensiero giuridico.
Ovviamente con le materie umanistiche non era così difficile.

Cinque anni sono troppi. Se esistesse ancora la vecchia quadriennale forse ci farei un pensierino, ma considera che se inizio adesso una quinquennale con l'età che ho tra un pò vado in pensione prima di laurearmi

Ti capisco... anch'io ho fatto il linguistico (facendo il passaggio da "corrispondente in lingue estere" al terzo anno).
Anch'io faccio molta fatica ma alla fine penso che in qualsiasi materia bisogna farsi il mazzo... quindi tanto vale farselo in giurisprudenza che non è affatto male.

Dubito che lingue sia una passeggiata.
Nel migliore dei casi devi impararti a memoria i libri in russo.
Gli sbocchi possono sembrare buoni ma devi saperti muovere.
Parere personale: non ne vale la pena, roba da ragazzi di 20 anni per un futuro assai incerto.

Infatti non ci penso proprio a fare lingue.
Appartiene a un'altra vita....

Sono andata a guardarmi il piano di studi della Laurea Triennale in Scienze dei Servizi giuridici dell'Università Statale di Milano e l'ho comparato con quello della Marconi.
Innanzituto la Statale offre due indirizzi, di cui uno studiato apposta per me (operatore giudiziario e operatore giuridico d'impresa)mentre la Marconi ha fatto questo unico corso generico dove non c'è dentro assolutamente niente di civile e penale, nè le procedure.

Anche a voler caratterizzare il corso alla Marconi, le materie a scelta libera sono solo due e quindi non si riesce a metterci dentro tutta la materia penale e civile per renderlo più permeabile con la laurea magistrale.

Ho scoperto che sono stata un pò idiota a scegliere come materia iniziale Storia del Pensiero Giuridico perchè esiste solo alla Marconi e non è permeabile con nessun altro corso di laurea in altre università.
Avrei dovuto iniziare con una materia standard tipo economia politica o diritto costituzionale, mannaggia!
Ci sto facendo un pensierino sulla Statale... che ne dite?

Dico che le "telematiche" private si differenziano dalle statali e dalle private per la loro didattica e se sei lavoratrice sono migliori.
Per esempio in questi giorni sto seguendo le ultime lezioni di processuale penale facendo le x e scrivendo alcuni appunti a fianco del testo (ho trascritto tutto fino al processo, poi non ho retto!).
Ti giuro che se non ci fosse il professore che spiega capirei il 20% del libro.
La statale è un'università seria che prepara bene, ma i lavoratori non vengono seguiti.
Prova a informarti per corsi serali (alcune università li fanno) ma a quel punto ti dovresti fare 3 volte il mazzo di quanto faresti alla Marconi.
Se scienze dei servizi giuridici ti sta stretta passa a giurisprudenza.
All'università per problemi e per altro ho perso più di 5 anni... cosa vuoi che siano 2 in più?
Io sono a scienze giuridiche ma punto a giurisprudenza.
Se sei in ballo tanto vale puntare in alto... sempre se ci sono le possibilità.

Utile informazione sulla Università Statale di Milano. Sto seguendo un corso professionale (per 2 mesi, tutti i venerdì pomeriggio) e mi è caduto l'occhio su alcuni volantini affissi alle bacheche scritto dagli studenti lavoratori i quali lamentano una scarsa attenzione ai loro bisogni, sollecitando l'università ad assumere iniziative di sostegno e di facilitazione in loro favore. Quindi, cara maripos@, che non ti venga in mente di fare la c.....a di iscriverti alla statale! Non perché non sia una buona università, ma perché, come vedi, è troppo ancorata al modello d' insegnamento tradizionale, per cui se non ti vedono in aula sei "fuori" dal giro! Insomma, non hai alcuna agevolazione e, proprio perché non frequenti, ti riempiono solo di libri da studiare per l'esame (4-5) con l'unico (sotteso) scopo di scoraggiarti!. Contro-prova ne sia che un ragazzo mio conoscente, giovanissimo e iscritto al 1° anno di giurisprudenza-frequentante- in una sola settimana ha preparato Diritto Privato I (io ci ho messo (circa 4 mesi)! Piuttosto, se proprio vuoi cambiare, vedi la Bicocca che ha attivato corsi on-line (anche giurisprudenza).

Privato in una settimana?!?!?

Ottimo Gas, grazie per aver raccontato la tua esperienza.
Se molti di noi sono Marconi è perché hanno una situazione particolare.
Per come la vedo io cambiare e buttarsi nella mischia di una statale equivarrebbe a un suicidio.
La Marconi avrà le sue difficoltà (nei limiti dell'umano) ma ci coccola anche tanto.
Senza l'E-learning io non riuscirei nemmeno a capire mezza pagina di alcuni libri.

Aggiornamento. In questi giorni ho avuto modo di confrontarmi con una ricercatrice di diritto penale della Statale di MI (che conosco personalmente) e mi ha detto che alla Statale i baroni sono contrari ai corsi telematici. Peò si stanno lamentando perché la loro università sta perdendo un sacco di studenti e da qualche anno stanno registrando una forte diminuzione delle immatricolazioni. Ovviamente gli ho fatto presente che è una politica suicidiaria perché il futuro dell'istruzione universitaria è da un'altra parte! Lei era d'accordo con me (gli ho parlato della Marconi ma anche delle altre uni pubbliche che stanno attivando corsi a distanza!) e lei era, in fondo, d'accordo con me! ma d'altra parte i baroni sono quelli che comandano!

Già ma... questi studenti dove vanno?
La Marconi non riesce più a immatricolare come prima (l'abbiamo visto dalla relazione del Ministero).

Mmmm.... UniSU? E-Campus? Camerino? Ovunque purché sembri più facile.

Sììì... Camerinooo!

Penso che qualcuno sia transitato alla Bicocca, altri 8magari studenti lavoratori) potrebbero aver abbandonato gli studi!

Mi sfugge il motivo della fuga in Bicocca che è un'università statale, piena di gente, posizionata un po' troppo "fuori" e da quanto si dice piuttosto difficile.
Che attiri il fattore-campus?