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Il problema del diritto in Italia è veramente Francesco Bellomo?

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2020 18:20
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09/07/2019 17:51

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14/07/2019 14:44

Tantissima carne al fuoco in poche righe, bravo Davide.
Dunque, secondo me che Bellomo si sia macchiato di alcuni reati non ci piove, però è diventato anche il capro espiatorio di un sistema che non funziona.
Se il CSM è corrotto, la professione forense è inflazionata e l'esame di avvocato non è meritocratico e non fa tirare fuori conoscenze giuridiche se non all'orale e poco, stiamo davvero camminando sulle ceneri di un sistema morto da almeno 20 anni.
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21/07/2019 13:40

Secondo me (ma bisogna vedere come andrà l'iter legale) Bellomo ha fatto dei reati anche gravi, ciò non toglie che il diritto in Italia non funziona a livello amministrativo e a volte non solo.
I Tribunali non hanno personale, gli iter sono costosi e lunghi, è tutto ad appannaggio di grandi avvocatoni ed espertoni anziani del settore.
Siamo un paese morente.
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21/07/2019 22:48

Re:
S@yaka, 14/07/2019 14.44:

Tantissima carne al fuoco in poche righe, bravo Davide.



Direi troppa.
Per fare un esempio, nel penultimo esame di avvocato hanno trovato delle buste con dentro più elaborati.
La Procura che ha indagato non ha più fatto sapere niente, ma anche un bambino avrebbe capito che in alcune Corti d'Appello probabilmente gli scritti vengono falsati.
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25/07/2019 14:36

Il problema della giustizia in Italia è che dietro a chi ancora oggi si sente l'erede dei padri fondatori del diritto dai tempi dell'antica Roma, fatto salvo il contributo del buon Cesare Beccaria, la giustizia, a tutt'oggi, non viene amministrata bensì somministrata per grazia del sommo pontifex moderno ovvero il magistrato che tutto può e a cui nulla può esser contestato. I casi che hai citato ne sono un chiaro esempio, a prescindere dalle vicende processuali. Il diritto, in Italia, è divenuto purtroppo uno strumento da piegare e plasmare a piacimento in base alle finalità perseguite da questo o da quell'INTERPRETE. Non v'è materia del diritto ch'io abbia studiato ove non si faccia menzione all'opera dell'interprete e ciò è aberrante.

La dice lunga la famosa legge Vassalli 117/1988 sulla responsabilità civile dei magistrati, volutamente disattesa con ogni pretesto (mi pare che siano solo 2 i casi di condanna !). Tale disciplina è stata infine modificata nel 2015 a seguito della sentenza del 24 novembre 2011 con la quale la Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ha condannato l'Italia per violazione degli obblighi di adeguamento dell'ordinamento interno al principio generale di responsabilità degli Stati membri dell'Unione europea, in caso di violazione del diritto dell'Unione da parte di uno dei propri organi giurisdizionali di ultimo grado.

Riporto un breve ma significativo stralcio da pag. 18 dell'opera del Beccaria, Dei Delitti:
Non v'è cosa piú pericolosa di quell'assioma comune che bisogna consultare lo spirito della legge. Questo è un argine rotto al torrente delle opinioni. Questa verità, che sembra un paradosso alle menti volgari, piú percosse da un piccol disordine presente che dalle funeste ma rimote conseguenze che nascono da un falso principio radicato in una nazione, mi sembra dimostrata. Le nostre cognizioni e tutte le nostre idee hanno una reciproca connessione; quanto piú sono complicate, tanto piú numerose sono le strade che ad esse arrivano e partono. Ciascun uomo ha il suo punto di vista, ciascun uomo in differenti tempi ne ha un diverso. Lo spirito della legge sarebbe dunque il risultato di una buona o cattiva logica di un giudice, di una facile o malsana digestione, dipenderebbe dalla violenza delle sue passioni, dalla debolezza di chi soffre, dalle relazioni del giudice coll'offeso e da tutte quelle minime forze che cangiano le apparenze di ogni oggetto nell'animo fluttuante dell'uomo. Quindi veggiamo la sorte di un cittadino cambiarsi spesse volte nel passaggio che fa a diversi tribunali, e le vite de' miserabili essere la vittima dei falsi raziocini o dell'attuale fermento degli umori d'un giudice, che prende per legittima interpetrazione il vago risultato di tutta quella confusa serie di nozioni che gli muove la mente. Quindi veggiamo gli stessi delitti dallo stesso tribunale puniti diversamente in diversi tempi, per aver consultato non la costante e fissa voce della legge, ma l'errante instabilità delle interpetrazioni.

Nulla di tutto ciò è tanto più vero ed attuale. Purtroppo...
[Modificato da BCarlo 25/07/2019 14:37]



" ... dove invece è la legge padrona dei magistrati e i magistrati suoi servitori, io vedo salvezza e ogni bene."
Platone, Leggi
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05/08/2019 21:06

Tutto vero sulla responsabilità civile dei magistrati.
Non concordo molto su Beccaria che è stato il primo buonista della storia e che ha contribuito ad alleggerire il diritto penale odierno.
Per intenderci quello dei 5 anni a Ciontoli.
Ecco, quello.
Se l'avesse spuntata la Scuola Positiva oggi ci sarebbero pene più adeguate e molti più cittadini rispettosi della legge e non certo i fenomeni della strage di Corinaldo e quelli che hanno menato per mesi l'anziano di Manduria.
Sinceramente non sono un grande fan di Beccaria, ma sono più un estimatore di Cesare Lombroso (per quante caz***e ha detto), Enrico Ferri e Raffaele Garofalo.
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10/08/2019 14:09

Iuzzolino, la storia del diritto in Italia è un processo lento e graduale in cui sono stati fusi i migliori istituti e le migliori sanzioni sulla base del sentimento popolare: Antonio Ciontoli ha fatto quello che ha fatto (o almeno così pare) e si è preso l'odio praticamente di tutti, ma non si può dimostrare il dolo oltre ogni ragionevole dubbio e quindi se l'omicidio è colposo non puoi tenere un uomo in carcere per circa 20 anni.
Un'altra cosa: non c'è mai stato uno scontro fra la Scuola Classica e la Scuola Positiva. Nel nostro codice penale sono state fuse e abbiamo preso il meglio sia dall'una che dall'altra, perchè, se "l'avesse spuntata" la seconda come dici tu, ora ad ogni urlata ci misurerebbero la scatola cranica con la frenologia. [SM=g1944682]
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13/09/2019 14:11

Re:
Iuzzolino, 05/08/2019 21.06:

Tutto vero sulla responsabilità civile dei magistrati.
Non concordo molto su Beccaria che è stato il primo buonista della storia e che ha contribuito ad alleggerire il diritto penale odierno.
Per intenderci quello dei 5 anni a Ciontoli.
Ecco, quello.
Se l'avesse spuntata la Scuola Positiva oggi ci sarebbero pene più adeguate e molti più cittadini rispettosi della legge e non certo i fenomeni della strage di Corinaldo e quelli che hanno menato per mesi l'anziano di Manduria.
Sinceramente non sono un grande fan di Beccaria, ma sono più un estimatore di Cesare Lombroso (per quante caz***e ha detto), Enrico Ferri e Raffaele Garofalo.



Il "buonismo" del Beccaria, se proprio con tale termine a lui ci si vuole riferire, non può essere quello con il quale leggiamo la realtà odierna, ma bisogna contestualizzarlo alla sua epoca, a quel '700 dove si praticava la tortura come strumento lecito per arrivare alla confessione. Fu un rivoluzionario per quei tempi in cui la giustizia aveva ben poco di "umano".

I suoi meriti, per quanto mi riguarda, consistono nell'aver colto il problema cardine del diritto: l'interpretazione ossia dall'attività dell'interpretazione e quindi manipolabile, malleabile, prona ad ogni giustificazione opportunamente addotta.
Il suo secondo merito, sempre a parer mio, sta nel fatto che non è tanto la severità della pena prevista dall'ordinamento, quanto casomai la certezza della sua applicazione che funge da deterrente.

Da come l'ho letto io, tutto si potrebbe dire del Beccaria tranne che buonista, casomai uno che ha introdotto i principi di umanità e di dignità anche nei confronti del reo o dell'indagato e la certezza ineludibile della pena.

Oggi il fatto che ogni tribunale, ed ogni magistrato al suo interno, possa "interpretare" la norma come meglio ritiene opportuno, fa diventare il termine DIRITTO un OSSIMORO. Non pretendo una certezza granitica del diritto, ma sapere che una condotta vietata a Viterbo lo è parimenti anche a Molfetta, Abbiategrasso, Moncalieri e Gioia Tauro è come chiedere la luna 😨



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19/11/2020 18:20

Ehm... beh?
Chessidiceva?

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