Le aporie del CNOP
Un interessantissimo articolo che, a mio parere, mette bene in evidenza quanto vi sia di capzioso, di pretestuoso, di arretratezza ed inadeguatezza intellettuale e culturale sull'affido condiviso.
Stando a quanto si legge dall'articolo, l'apoteosi dell'assurdo è rappresentata dal fatto che il Consoglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi, ha citato uno studio scientifico per avvalorare la sua tesi che, sebbene essere in netto contrasto con quella espressa alcuni prima, lo studio scientifico citato direbbe l'esatto contrario! Fermo restando che è sempre lecito cambiare la propria opinione sebbene sarebbe opportuno indicarne anche le motivazioni che hanno portato a ciò, è tuttavia inaccettabile stravolgere, alterare, manipolare, piegare uno studio scientifico unicamente per avvalorare le proprie tesi.
Sempre leggendo tale articolo, la dr.ssa Linda Nielsen (autrice dello studio scientifico) ha pubblicamente sconfessato gli autori di tale mistificazione, esigendone una pronta rettifca. Ha dell'incredibile ma sembrerebbe che sia accaduto.
Leggendo quest'articolo del prof. Marino Maglietta, che per chi non lo sapesse è colui che negli anni 80/90 ha dato il via alla legge 54/2006 sull'affidamento condiviso (quasi 20 anni di gestazione per vederne la luce n.d.r.), si evince chiaramente che attorno alla delicatissima questione dell'affido condiviso, le persone, le professionalità, gli enti e vari componenti della società civile e politica, sono pronti a tutto pur di portare a casa ciò che essi considerano un loro bottino di guerra: il minore vittima passiva del contezioso legale che non ha mai fine.
Attenzione ladies & gentlemen, perchè se questa materia può non riguardare il singolo studente della facoltà di giurisprudenza, riguarda senz'altro tutti noi come società in quanto il presente ed il futuro sarà senz'altro caratterizzato da figli che crescono con i genitori che non vivono più insieme e quindi tutti in balia della prassi di questo o quel tribunale, dove se la legge è uguale per tutti, diversa ne è la sua applicazione a seconda degli umori degli operatori giuridici coinvolti.
" ... dove invece è la legge padrona dei magistrati e i magistrati suoi servitori, io vedo salvezza e ogni bene."
Platone, Leggi